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Amazon estende la moratoria sull’uso del suo software di riconoscimento facciale per la polizia

Il software Rekognition non potrà essere usato dalle forze dell'ordine "fino al prossimo avviso"

Amazon ha annunciato l’estensione della moratoria sull’uso del suo software di riconoscimento facciale, Rekognition, da parte della polizia. Dopo aver iniziato a lavorare con le forze dell’ordine americane due anni fa, l’azienda aveva sospeso i rapporti l’anno scorso. All’epoca alcuni commentatori avevano ipotizzato che la ragione fosse l’uso improprio della tecnologia per individuare i protestanti scesi in piazza dopo la morte di George Floyd.

Amazon sospende l’uso del software di riconoscimento facciale per la polizia

La notizia arriva senza ulteriori commenti da parte di Amazon. Invece di fare scadere la moratoria, hanno deciso di prolungarla fino a “nuovo avviso”. Una scelta condivisa da molte associazioni, fra cui spicca la ACLU (American Civil Liberties Union). Che commenta per bocca del vice direttore Nathan Wessler: “La tecnologia per il riconoscimento facciale alimenta l’eccessiva attenzione della polizia nei confronti delle comunità nere e latine. E ha già portato ad arresti errati e incarcerazioni non giustifiche di molti uomini afroamericani. Siamo lieti che Amazon estenda la sua moratoria all’uso della sua tecnologia da parte delle forze dell’ordine. Ora l’amministrazione Biden e i governi locali in tutta la nazione devono proteggere le comunità messe in pericolo da questa tecnologia. Bisogna cancellare l’utilizzo di questo sistema interamente, indipendentemente dalla azienda che lo vende”.

amazon rekognition riconoscimento facciale polizia-min

Il riconoscimento facciale ha moltissime applicazioni utili, può essere un metodo semplice per sbloccare lo smartphone oppure un modo per gestire gli accessi in azienda. E ancora moltissime altre possibilità. Ma sembra che la legislazione in materia dell’impiego da parte delle forze di polizia sia più indietro rispetto ai progressi tecnologici.

Gli algoritmi di riconoscimento facciale hanno più volte sbagliato nell’individuare un soggetto, portando ad arresti e fermi di polizia non giustificati. Inoltre resta il dubbio sul loro utilizzo da parte delle forze dell’ordine di un qualunque stato durante manifestazioni e proteste. Lo abbiamo visto sia l’anno scorso negli Stati Uniti che nelle proteste di Hong Kong.

Il confine sottile tra la sicurezza e il controllo autoritario non dovrebbe essere lasciato in mano alle decisioni di una compagnia. Il processo democratico è nato proprio per discutere di questioni moralmente e socialmente complicate come questa: la parola spetta quindi ai governi dei singoli Paesi. Nel frattempo, però, Amazon conferma la sua moratoria: Rekognition non sarà usato dalla polizia.

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Source
Engadget

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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