La nuova indagine di HP Wolf Security mette in evidenza come il crimine informatico sia potenziato dall’utilizzo di kit malware di tipo plug and play che consentono di portare a segno attacchi dannosi in modo molto più semplice. Ad oggi, infatti, solo una minima parte dei cybercriminali (intorno al 2-3%) è davvero esperta di codifica. Anche gli hacker alle prime armi, come evidenzia il report di HP Wolf Security, rappresentano una minaccia.
Un report di HP Wolf Security conferma i pericoli degli hacker amatoriali
HP Wolf Security ha pubblicato il nuovo report The Evolution of Cybercrime: Why the Dark Web is Supercharging the Threat Landscape and How to Fight Back che va ad analizzare il mondo dei cybercriminali e del dark web.
Secondo i dati emersi, il 77% dei marketplace cybercriminali richiede una licenza di vendita che può arrivare a costare fino a 3 mila dollari e l’85% utilizza sistemi di pagamento a garanzia. L’indagine conferma come più di tre quarti (76%) del malware e il 91% degli exploit sono venduti a meno di 10 dollari.
Sono disponibili spesso prodotti in bundle e anche kit di malware plug and play. Non mancano tutorial e servizi di mentoring per aiutare i cybercriminali alle prime armi a portare a segno gli attacchi. L’indagine di Wolf Security, quindi, conferma come anche chi non è esperto di codifica può accedere a strumenti informatici pericolosi.
Per tutti i dettagli sul report è possibile dare un’occhiata alla versione integrale disponibile online.
- Steinberg, Joseph (Autore)
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API