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La bufala della settimana: David Sassoli e il vaccino anti Covid

La diffusione delle fake news non conosce limiti di buon gusto

Per chi ha gli strumenti (e la volontà) di intercettare e sbugiardare le fake news, ogni bufala appare inopportuna e fastidiosa, specie se ha come oggetto la pandemia da Coronavirus e la campagna vaccinale.

Come abbiamo fatto notare più di una volta in questa rubrica, poi, pare che la mancanza di argomenti stia portando i no vax a confezionare bufale di qualità sempre più bassa.

Ma quando l’assoluta assenza di ritegno e di buon gusto vanno a colpire un personaggio unanimemente riconosciuto come esempio di sobrietà, equilibrio e misura, allora l’ascolto di certe notizie risulta davvero intollerabile. E c’è da chiedersi, a prescindere dai sempre più straordinari approdi della tecnologia (che proprio una testata come la nostra è sempre pronta a celebrare), quando mai sarà auspicabile un futuro in cui l’umanità sappia davvero uscire dalla barbarie.

Questa lunga ma doverosa premessa per dire che una frangia dei no vax non ha saputo arrestarsi nemmeno davanti alla morte di David Sassoli, ex presidente del Parlamento Europeo, avvenuta lo scorso 11 gennaio. Scopriamo cosa è successo.

La morte di David Sassoli

La notizia ha fatto il giro del mondo. E per molti di noi italiani, essendo stata diramata nottetempo, ha causato un triste risveglio. David Sassoli è deceduto, per una grave forma di mieloma di cui soffriva da anni, alle ore 1:15 dell’11 gennaio.

Unanime il cordoglio della politica, che ne ha ricordato la levatura di politico e lo stile sobrio, insolito per un personaggio pubblico della sua statura. Al punto che molti hanno sottolineato come Sassoli avrebbe potuto essere il degno successore di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, ruolo prossimo al rinnovo.

David Sassoli

David Sassoli e il vaccino anti Covid: la bufala

David Sassoli soffriva da tempo di un tumore maligno delle cellule del sistema immunitario che producono anticorpi per neutralizzare le infezioni. Al punto che già nel 2011 era stato necessario un trapianto di staminali ematopoietiche.

Ma i no vax, con la loro inguaribile tendenza a diffondere false notizie, non badano alle verità documentate: la loro sola verità corrisponde alla produzione e distribuzione delle bufale più altisonanti e clamorose.

E così, già poche ore dopo la scomparsa di David Sassoli, sono circolate le prime voci secondo cui la causa della morte sarebbe stata da addebitare a una reazione al vaccino contro il Covid.

Da lì a riempire il social il passo, come sempre, è breve. E così si sono potuti leggere – purtroppo in grande quantità – post e tweet più o meno insinuanti, quando non decisamente espliciti. Che avrebbero messo in correlazione la morte di David Sassoli con la somministrazione del vaccino contro il Coronavirus. Alcuni si sono spinti più anche in là, dichiarandosi felici della scomparsa di un politico che avrebbe caldeggiato l’introduzione del green pass. In certi casi, addirittura, si sono letti sfottò e insulti.

La mole dei post in salsa no vax è stata tale da aver reso necessario l’intervento dello staff di David Sassoli, che ha negato ogni correlazione tra la morte dell’ex presidente del Parlamento Europeo e il vaccino anti Covid.

Le reazioni

Tra i primi personaggi pubblici a reagire a un diluvio di frasi inaccettabili è stato, su Twitter, Enrico Mentana. Che prima, in risposta a un cinguettio dal tono ignobile, ha invitato la Polizia postale a identificare l’estensore del tweet. E poi, dal suo profilo, ha così commentato: “Non ho mai visto tanta cattiveria ferina e ribalda. Gioiscono per la morte delle persone con lo stesso entusiasmo dei tifosi per un gol e quale sia la causa del decesso lo addebitano al vaccino, ribaltando il suo accertato ruolo salvifico. Con ciò fuorviano gli sprovveduti che li ascoltano, e davvero ne mettono a rischio la vita. E per di più azzerano lo spazio per un serio controllo critico, in mezzo a quella infrequentabile compagnia di avvoltoi”.

Praticamente, un vademecum in pillola sul meccanismo delle fake news (e, implicitamente, su come difendersi da esse).

Non solo social

Ma oltre alle frasi fuori misura di molti cittadini comuni, ci si sono messi anche personaggi politici.

L’ex ideologo del M5S Paolo Becchi, ad esempio, riferendosi a David Sassoli su Twitter ha scritto: “Ma è morto in seguito alla terza dose? Non c’è nessuna correlazione? Non rendete pubblica neppure l’autopsia? O non la fate neppure? Costringete la gente a vaccinarsi e a morire. State costruendo una tirannia sanitaria mai esistita prima”. Pare che, quanto meno, in un secondo momento Becchi si sia scusato.

E Francesca Donato, eurodeputata fuoriuscita dalla Lega, nella trasmissione Di Martedì, condotta su La7 da Giovanni Floris, in un videocollegamento si è prodotta in un ambiguo ricordo di David Sassoli. In cui ha chiesto di fare chiarezza sulle cause della scomparsa di Sassoli. Pronta la reazione di Floris, che ha interrotto il collegamento, ricordando all’eurodeputata (non nuova a uscite infelici sulla pandemia) e a tutti gli spettatori la patologia di cui soffriva il presidente del Parlamento Europeo.

Le indagini

Sembra che Enrico Mentana sia stato ascoltato. I carabinieri del Comando provinciale di Roma e la Polizia postale hanno avviato accertamenti per risalire agli autori delle frasi ingiuriose e delle fake news che hanno popolato i social dopo la morte di Sassoli.

Sassoli che era già stato preso di mira dai no vax dopo il suo ricovero avvenuto a settembre per una polmonite causata dal batterio della salmonella. Ma l’ex giornalista Rai, con lo stile che lo ha contraddistinto sino all’ultimo, non ha mai risposto alle insinuazioni.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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