Huawei e Oppo annunciano la firma di un accordo globale che concede reciprocamente diversi brevetti, fra cui gli ambitissimi brevetti per il 5G. Questa partnership permetterà di sfuttare tecnologie avanzate per entrare le aziende, accelerando lo sviluppo tecnologico.
Huawei e Oppo, accordo per i brevetti 5G e non solo
Due giganti tecnologici cinesi concedono reciprocamente l’accesso a brevetti essenziali per gli standard della telefonia cellulare. In particolare, risultano molto rilevanti le tecnologie depositate da Huawei per il 5G, una ricchezza enorme della società. Che ora potranno essere un vantaggio strategico per Oppo. Ma anche le novità tecnologiche di Oppo sono un fattore competitivo importante, e permetteranno a Huawei di crescere.
Alan Fan, Direttore del Dipartimento di proprietà intellettuale di Huawei, spiega: “Dopo più di 20 anni di costante innovazione, Huawei ha sviluppato numerosi portfolio di brevetti di elevato valore nel mercato globale, in ambiti come il 5G, il Wi-Fi e i codec audio/video“.
Fan continua: “Siamo lieti di aver siglato un accordo di concessione reciproca di licenze con OPPO. Il vicendevole riconoscimento fra imprese del valore della proprietà intellettuale rappresenta un passo importante verso la promozione di un ciclo positivo di innovazione e ricerca nell’ambito di standard di alto valore: investire, ottenere profitti dagli investimenti e successivamente reinvestire. Ciò consentirà al nostro settore di continuare a innovare e fornire prodotti e servizi più competitivi ai consumatori”.
Adler Feng, Responsabile capo della proprietà intellettuale di Oppo, spiega invece: “Siamo davvero entusiasti di aver stipulato con Huawei un accordo di concessione reciproca di licenze sui brevetti. Ciò rappresenta una chiara dimostrazione del fatto che le due società riconoscono il valore delle reciproche proprietà intellettuali e attribuiscono ad esse un enorme rispetto. È un accordo vantaggioso per entrambe le parti”.
Secondo Feng, “Come sempre, promuoveremo la creazione di un ecosistema della proprietà intellettuale sostenibile e sano, in cui le licenze delle proprietà intellettuali possano essere gestite attraverso negoziati amichevoli e il valore dei brevetti di ogni azienda goda di un elevato rispetto”.
