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Tesla: tutti i segreti della creatura di Elon Musk | Auto for Dummies

Come il genio di Nikola Tesla si è imbattuto in una delle aziende più rivoluzionarie della storia

Con il passare del tempo, tutti iniziano ad avere una certa familiarità con i veicoli elettrici e le loro caratteristiche. Tra le varie peculiarità, alcuni nomi notevoli richiamano inevitabilmente l’ecosistema automotive elettrico: Tesla ed Elon Musk. Oggi, Auto for Dummies vi trascina nella fantastica storia di questa compagnia con un focus particolare sul suo front man Mr. Musk e le caratteristiche dei modelli fin’ora prodotti.

Fondazione, ingresso di Elon Musk e Tesla Roadster

Era il 1° luglio 2003 quando due scienziati di nome Martin Eberhard e Marc Tarpenning fondavano Tesla Motors. Questa rivoluzionaria compagnia si affermava sul mercato degli EV subito dopo il ritiro da parte di General Motors del suo modello elettrico EV1. Un’opportunità più unica che rara sfruttata brillantemente da Elon Musk, entrato a far parte della compagnia nel 2004 come investitore principale.

Elon Reeve Musk era già noto al mondo per alcune brillanti invenzioni come Paypal(1999) e Zip2(1995), una compagnia di software web. Grazie ai cospicui finanziamenti, Tesla riuscì a produrre già nel 2008 il suo primo modello: Tesla Roadster. Questo veicolo, completamente elettrico e basato sul telaio della Lotus Elise, era capace di percorrere ben 340 Km con una singola carica; un risultato eccezionale considerando il primato nell’utilizzare batterie agli ioni di litio in un’automobile di produzione.

Con una velocità massima di 200 Km/h ed una bruciante accelerazione da 0 a 100 Km/h in 3,9 secondi, caratteristica tipica della propulsione elettrica, Tesla Roadster è stata un’efficace apripista tecnologico anche grazie all’accattivante design del modello di derivazione (Lotus Elise). Già dopo quattro anni Tesla Roadster ha vendeva oltre 2.250 esemplari in 31 paesi. Nel frattempo Elon Musk, divenuto CEO dell’azienda(2008), presentava la prima berlina completamente elettrica: Tesla Model S.

Tesla Model S e partnership Toyota

Nel 2010 Tesla inizia a far davvero gola al mercato; è il caso della partnership con Toyota che, con un investimento complessivo di quasi 100 milioni di dollari (di cui 50 direttamente alla compagnia), entra a far parte della knowledge tecnologica di Tesla.

Ho percepito possibilità infinite per quanto riguarda tecnologia e dedizione alla manifattura di Tesla”, afferma il presidente di TMC (Toyota Motor Corporation) Akio Toyota – in riferimento all’articolo apparso sul blog di Tesla. “Grazie a questa partnership, lavorando assieme in un business come Tesla, Toyota avrebbe da imparare tanto dalle peculiarità di Tesla”.

Tornando al neo modello Tesla Model S, questa berlina elettrica a 5 porte è riuscita a diventare un’icona di design, ammiraglia della compagnia, in grado rendere totalmente distinguibile il brand già a partire dall’estetica. Nella versione Performance, la batteria da 85 Kwh è in grado di garantire circa 500 Km di autonomia; un grande traguardo capace di colmare il gap con le classiche autovetture a combustione interna. Oltre al comparto batterie, troviamo un propulsore da 500 CV di potenza in grado di spingere la Model S a 250 Km/h (limitati elettronicamente). Niente da invidiare in termini di prestazioni alle europee, ed americane, più sportive.

La crisi e il debutto della Tesla Model X

Con l’avvento della nuova decade, le novità in Tesla sono davvero tantissime. Nel 2012, in contemporanea alle prime consegne della Model S, troviamo la presentazione di Tesla Model X. Questo crossover SUV di nuova concezione era già nei progetti della compagnia ma, al fine di raggiungere l’obiettivo di produzione di 20.000 Model S, l’immissione sul mercato venne rimandata alla fine del 2014.

Tuttavia, le prime vetture vennero consegnate ai clienti non prima di metà 2015 probabilmente anche a causa del bilancio molto negativo della compagnia nei due anni precedenti. Pensate che Elon Musk fu intenzionato a vendere la sua creatura a Google per oltre 6 miliardi di dollari. Grazie ad un momento positivo, Musk ritirò l’offerta.

La più “abbondante” Model X nel frattempo iniziava ad affermarsi con un pacco batterie aggiornato a 100 Kwh con un’autonomia di 523 Km (versione performance). Con le dimensioni (5 metri in lunghezza e 2 metri in larghezza) cresce anche il peso complessivo. Il pacco batterie unito a tutto il corpo vettura raggiunge le 2,5 tonnellate.

Nonostante la dieta non sia il punto forte di questo modello, la crescente moda dei SUV ed i soli 3,6 secondi di accelerazione da 0 a 100 Km/h hanno contribuito al successo di questo modello ancora in produzione. Nel frattempo Model S raggiungeva le 100.000 unità vendute poco prima della presentazione nel marzo 2016 della Tesla Model 3.

Con la Model 3, Tesla super Ford e General Motors

Il successo di Tesla è tale da ricevere oltre 325.000 prenotazioni la settimana successiva alla presentazione del nuovo modello. Cavalcando la cresta dell’onda, nel 2017 Tesla riesce a superare per capitalizzazione i due colossi americani Ford e General Motors. Elon Musk ci aveva visto bene nel lontano 2003: investimenti ed investitori azzeccati con un tempismo perfetto.

La stessa Model 3, nata con i presupposti di essere un modello più accessibile dal punto di vista economico, è riuscita a raggiungere una capacità produttiva di 500.000 modelli nel giro di un anno nonostante gli esperti del settore si dimostrarono estremamente dubbiosi. Tali critiche si rivelarono in parte fondate: la produzione ad alto regime dei tre modelli Tesla porto a diversi colli di bottiglia.

Elon Musk, sempre più fiducioso, ci mise poco a finanziare la compagnia con altri 2 miliardi di dollari iniziando la terza fase del suo progetto: nome in codice “Tesla Master Plan”. All’alba del 2019 abbiamo così un modello “economico” in grado di essere acquistato per circa 35.000 $.

Tesla Roadster 2 (2020) e futuro della compagnia

Scandali azionari a parte, Tesla continua ad essere una compagnia di successo e la lungimiranza di creare un mercato automotive elettrico accessibile è davvero meritevole. Quasi tutti apprezzano le doti tecnologiche dei veicoli Tesla ma tanti altri reputano questa tecnologia ancora precoce. Essendo una realtà nata da poco, come potevano essere i primi pannelli fotovoltaici, l’investimento iniziale necessità del cosiddetto payback-time: il tempo necessario affinchè i guadagni inizino a ripagare l’investimento. Tutto ciò è possibile, oltre grazie agli investimenti nella compagnia, alzando gli utili delle vendite; in altre parole alzando il prezzo finale.

LEGGI ANCHE: Tesla, con il prossimo update saranno modificabili il clacson… e non solo

Il piano di Elon Musk aveva previsto anche questo ed solo oggi iniziamo ad apprezzare acquisti più accessibili al pubblico. Non ci rimane che aspettare le novità del genio di Musk; tra le ultime l’annuncio (novembre 2017) della nuova Tesla Roadster 2. Questa coupé in configurazione 2+2 debutterà su mercato nel 2020. Le novità tecnologiche sono davvero tantissime: dalla ricarica superveloce in corrente continua da 350 KW alla batteria da 200 Kwh, Tesla Roadster 2 si preannuncia un punto di svolta epocale.

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Federico Marino

Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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