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Alla scoperta di Indiecinema, la piattaforma italiana di film (davvero) indipendenti

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Tutto nasce dal nostro amore per Aki Kaurismäki. Il grande regista finlandese, in un’intervista, ha citato L’Atalante tra i suoi film preferiti. E così ci siamo subito messi alla ricerca della pellicola diretta da Jean Vigo nel 1934, e ci siamo imbattuti in Indiecinema, uno dei pochi luoghi virtuali in cui la si può vedere in streaming.

Sbirciando un po’ sul sito ufficiale, abbiamo scoperto che Indiecinema è un’interessantissima piattaforma italiana, nel cui catalogo sono compresi in larga percentuale film indipendenti da tutto il mondo, a cui si somma una buona scelta di notevoli film di culto: denominatore comune degli uni e degli altri, la qualità.

Abbiamo allora rintracciato il fondatore della piattaforma Indiecinema, il regista Fabio Del Greco, che ci ha raccontato qualcosa in più sulla sua creatura.

La piattaforma Indiecinema: cos’è, perché è nata

Indiecinema nasce, potremmo dire, come reazione al monopolio della grande distribuzione, che sembra ormai avere assorbito l’attenzione della quasi totalità dei fruitori di cinema.

Del Greco ripete spesso una parola, ipnosi, su cui torneremo. Ipnosi per cui, appunto, si è portati (anche perché sapientemente pilotati) a consumare solo prodotti mainstream, con buona pace di chi ancora lavora al cinema d’arte. E si ritrova ai margini di un processo distributivo che premia le solite confezioni milionarie e, salvo rare e nobili eccezioni, sempre più standardizzate.

E così, ecco che la piattaforma Indiecinema prende il via proprio per dare visibilità a opere cinematografiche indipendenti, messe a punto quasi sempre con un budget ridotto ma non per questo qualitativamente di basso livello. Spesso, tiene a dire Fabio Del Greco, è semmai fuori dalle grandi logiche commerciali che gli impulsi dei cineasti sono più genuini e meno mediati. Dal punto di vista compositivo, poi, le nuove tecnologie digitali permettono ormai risultati tecnici quasi paragonabili a quelli delle grandi produzioni.

Quando nasce Indiecinema

Con questa spinta, l’idea prende forma nel 2019, e si concretizza il primo gennaio del 2020, quando nasce ufficialmente la piattaforma Indiecinema.

Niente distribuzioni hollywoodiane, niente grandi film italiani con ingenti sovvenzioni e importanti patrocini. Ma solo la volontà, Del Greco usa più volte questa espressione, di proporre cinema d’arte.

Indiecinema è una piccola piattaforma che dovrà sgomitare, siccome coabita con colossi dello streaming il cui palinsesto offre quasi solo produzioni reboanti, che però rischiano di assomigliarsi nella forma e nei contenuti.

Il catalogo della piattaforma Indiecinema

Del Greco ci ha sciorinato un dato: ogni anno vengono prodotti circa 7.000 film, di cui appena 1.500 girano nei grandi circuiti ufficiali.

Indiecinema dà spazio a una porzione dei restanti 5.500, ossia i film indipendenti. La speranza è che l’alta qualità dell’offerta sarà capace di distogliere dall’ipnosi che induce la maggior parte dei fruitori di cinema (esclusi pochi temerari cinefili) a seguire quasi esclusivamente la programmazione imposta dal mercato.

Per farlo, la piattaforma Indiecinema a oggi ha un catalogo di oltre 400 titoli, di cui circa il 70% è composto da pellicole indipendenti, e il 30% da film di culto, per creare un filo ideale che unisca il cinema d’arte di ieri a quello di oggi.

Non solo film indipendenti italiani

Fabio Del Greco ci spiega che il numero di film indipendenti di registi che provengono da tutto il mondo è in continua crescita. Anche perché la piattaforma Indiecinema, che ha un sito anche in lingua inglese, attinge sempre di più al bacino dei cineasti indipendenti statunitensi.

Un film indipendente, aggiunge Del Greco, è spesso anche sinonimo di sperimentazione formale. Indiecinema ospita ad esempio ibridi che mescolano il documentario con la finzione. In questo senso è stato citato Appennino di Emiliano Dante, girato nei giorni del terremoto de L’Aquila, con il regista-attore nella parte di se stesso.

Indiecinema Film Festival

Diretto dal critico cinematografico Stefano Coccia, ogni anno dal 2020 si tiene l’Indiecinema Film Festival, che seleziona una quarantina di film indipendenti da tutto il mondo, per esplorare nuovi contenuti e nuove forme di linguaggio cinematografico.

Si tratta di una sacca di resistenza alla stampa ufficiale, che in un circolo vizioso tende a dare ampia visibilità a progetti milionari, ma anche a festival nati come indipendenti e che oggi ospitano pellicole di registi perfettamente inseriti nel circuito commerciale mainstream.

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