Con l’inizio del mese di novembre entra in vigore in UE il Digital Markets Act, nuovo pacchetto di norme che potrebbe costringere Apple a rivedere i suoi servizi. Con il Digital Markets Act, infatti, le aziende che forniscono servizi digitali vengono identificate come “gatekeeper” e saranno tenute a rispettare determinati obblighi.
Il Digital Markets Act potrebbe costringere Apple a cambiare i suoi servizi
Per i gatekeeper come Apple, il Digital Markets Act introduce una serie di obblighi. La casa di Cupertino sarà costretta a garantire la possibilità per l’utente finale di disinstallare facilmente le applicazioni preinstallate o modificare le impostazioni predefinite dei sistemi operativi, degli assistenti virtuali e dei browser web.
Da notare che Apple, in qualità di gatekeeper, sarà obbligata a consentire l’installazione di applicazioni e app store di terze parti all’interno dei propri sistemi operativi. Gli sviluppatori, inoltre, potranno beneficiare dell’interoperabilità con i servizi dei gatekeeper e potranno utilizzare servizi di pagamento di terze parti.
Tramite il Digital Markets Act, quindi, nel corso del prossimo futuro, in UE, dovrebbero cambiare completamente i meccanismi dell’App Store, di iMessage (utilizzato pochissimo dagli utenti europei), e di tanti altri servizi di Apple.
Le novità del nuovo quadro normativo diventeranno effettive da marzo 2024. Chi non rispetterà le norme dovrà fare i conti con una sanzione del 10% del fatturato mondiale totale annuo o del 20% in caso di ripetute violazioni.
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