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El Conde: com’è il film di Pablo Larraín

El Conde arriverà il 15 settembre su Netflix.

Dopo la ghost story Spencer, struggente omaggio alla figura di Lady Diana, Pablo Larraín torna a Venezia con un altro biopic che sfrutta le dinamiche dell’horror, distribuito per l’occasione da Netflix. Stiamo parlando di El Conde, con cui il regista cileno affronta il più imponente scheletro nell’armadio della sua patria, già presente direttamente o indirettamente nei suoi precedenti lavori Post Mortem e No – I giorni dell’arcobaleno: La figura in questione è il dittatore Augusto Pinochet, salito al potere con il famigerato colpo di stato dell’11 settembre 1973 e protagonista di una lunga stagione di repressione e violazione delle libertà individuali.

Il biopic per Pablo Larraín non è mai una struttura piatta e convenzionale a cui aderire pigramente, ma è invece un terreno fertile su cui sperimentare e destrutturare, anche a costo di allontanarsi dal realismo e dalla storia. Lo abbiamo visto nel già citato Spencer, nell’algido Jackie e con ogni probabilità lo vedremo anche in Maria, prossimo lavoro del regista dedicato a Maria Callas e con protagonista Angelina Jolie. Grazie anche alla totale libertà artistica concessa da Netflix, con El Conde Pablo Larraín osa però ancora di più, mettendo Pinochet al centro di una spassosa e tagliente allegoria che trasforma il dittatore in un famelico vampiro, desideroso di mettere fine alla sua feroce immortalità dopo una caccia di sangue umano durata ben 250 anni.

Facciamo così la conoscenza dell’orfano Claude Pinoche (Jaime Vadell), che dopo aver attraversato secoli e rivoluzioni si trova in isolamento in Patagonia, seguito attentamente dalla moglie e dai figli, pronti a mettere le mani su un’ingente eredità.

El Conde: la satira vampiresca e grottesca di Pablo Larraín

El Conde
El Conde. Jaime Vadell in El Conde. Cr. Pablo Larrain / Netflix © 2023

Servendosi di un bianco e nero suggestivo e rarefatto, Pablo Larraín mette in scena una feroce satira su Pinochet e più in generale sul capitalismo, rappresentato da entità che si cibano letteralmente di carne e sangue umano, mantenendosi giovani, potenti e immortali. Si citano apertamente e liberamente pietre miliari del cinema vampiresco come Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau e Dracula di Tod Browning, ma anche La passione di Giovanna d’Arco di Carl Theodor Dreyer, ma Pablo Larraín non si accontenta di salire sulle spalle dei giganti, liberando il suo estro in un frullato di digressioni, strizzate d’occhio e puro divertissement che spaziano dalla Rivoluzione Francese alla leadership di Margaret Thatcher, con svolte in certi casi esilaranti.

I sostenitori del Larraín più misurato e ordinato potrebbero trovarsi spiazzati dalla narrazione anarchica e frastagliata di El Conde, che ricorda inevitabilmente quella di Bardo, la cronaca falsa di alcune verità di Alejandro González Iñárritu, altra produzione Netflix presentata proprio al Lido un anno fa. La carta bianca concessa a Netflix ad alcuni autori ha portato a pregevoli riflessioni autobiografiche come Roma di Alfonso Cuarón ed È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, ma anche a opere più sghembe come Bardo ed El Conde, dalle ottime premesse ma afflitte da un’atavica mancanza di controllo.

Le semplificazioni e le parentesi aperte e mai chiuse non devono però farci sottovalutare il nuovo lavoro di uno dei registi contemporanei più importanti, che grazie anche alla distanza concessa dalla sua allegoria vampiresca compie importanti riflessioni sulla storia del Novecento e sull’autoconservazione del potere, facendo al tempo stesso suonare più di un campanello d’allarme su un presente in cui l’estrema destra gode di rinnovata salute.

Estro e fantasia

El Conde. Paula Luchsinger as Teresita in El Conde. Cr. Pablo Larrain / Netflix © 2023

I 110 minuti di El Conde affascinano, divertono, sorprendono e talvolta respingono, come solo il grande cinema sa fare. Godiamoci dunque questo squilibrato viaggio fra l’horror e il noir, fra il thriller e la commedia grottesca, che fra una risata e un morso alla gola ci mette in guardia sui tanti metaforici vampiri che si celano fra noi, attraversando le epoche e sopravvivendo ai mutamenti politici e sociali.

El Conde arriverà il 15 settembre su Netflix.

Spencer
  • Spencer
  • Kristen Stewart, Timothy Spall, Jack Nielen (Attore)
  • Pablo Larraín (Direttore)

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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