La News Corp ha dichiarato di essere stata vittima di un cyberattacco che ha colpito il Wall Street Journal, il New York Post, il Dow Jones ele sue operazioni di informazione nel Regno Unito. Oltre ad altre pubblicazioni e unità aziendali. Stando a quanto riferito, gli hacker hanno avuto accesso alle e-mail e ai documenti di alcuni dipendenti, inclusi i giornalisti. E da quanto dichiarato da un consulente della sicurezza informatica, la Cina potrebbe essere collegata all’attacco. E lo scopo dell’hackeraggio sarebbe stato quello di raccogliere informazioni a beneficio del Paese.
Wall Street Journal e altre testate vittime di un cyberattacco cinese
L’attacco alla News Corp sarebbe avvenuto lo scorso 20 Gennaio, ma la compagnia lo ha rivelato soltanto di recente, quando ha informato anche le forze dell’ordine. Secondo il The Journal, la società avrebbe già informato i dipendenti che la minaccia è stata contenuta. Da quanto riferito, non sembra che i sistemi contenenti dati finanziari e dei clienti siano stati compromessi. In ogni caso, non è la prima volta che la testata è bersaglio di un attacco informatico. La stessa testata ha affermato che gli hacker cinesi che mirano a tenere sotto controllo la copertura del paese hanno avuto accesso alla sua rete nel 2013 per curiosare tra i giornalisti.
E potrebbero essere proprio gli hacker cinesi ad essere i responsabili dell’attacco al Wall Street Journal e alle altre testate della News Corp. Il direttore dell’FBI Christopher Wray ha affermato che la Cina è dietro un “programma di hacking massiccio e sofisticato che è più grande di quelli di tutte le altre principali nazioni messe insieme“. Wray ha dichiarato che ci sono più di 2.000 indagini in corso legate a furti di tecnologia o di informazioni orchestrate dal governo cinese ai danni delle società statunitensi. In media, l’FBI apre due di queste indagini ogni giorno. Che il Wall Street Journal sia stata vittima di un cyberattacco, quindi, non ci stupisce poi troppo.