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Meta smentisce le dimissioni di Mark Zuckerberg

Tutto è nato da un articolo di The Leak

La bufera che si è scatenata su Twitter da quando Elon Musk ne ha preso le redini, sta distogliendo l’attenzione dagli altri giganti del comparto tech.

È vero, con i suoi modi reboanti sembra che Musk stia facendo il possibile per rendere complicato il futuro dei social dei cinguettii. Ha licenziato vertici, la metà dei dipendenti e l’80% dei lavoratori esterni a contratto. E, come se non bastasse, ha imposto un severo ultimatum a chi è rimasto in azienda. Ha riattivato l’account del discusso Donald Trump. E, per invitare l’ex presidente a tornare a twittare, ha ignorato il diritto d’autore, beccandosi la sgridata (e forse una denuncia) da parte del fumettista Milo Manara.

Ma, dicevamo, come stanno gli altri social? Non tutti benissimo, come già avevamo evidenziato in alcuni recenti articoli. Amazon ha congelato le assunzioni e Meta dal 9 novembre ha iniziato a licenziare: resteranno a casa ben 11.000 persone, pari al 13% del totale dei dipendenti.

Ma nelle scorse ore un’altra clamorosa notizia che riguarda l’azienda con sede a Menlo Park ha tenuto banco: nientemeno che le possibili dimissioni di Mark Zuckerberg.

Com’è nata la notizia, e quanto c’è di vero?

Meta

La notizia delle dimissioni di Zuckerberg

Nel pomeriggio di martedì 22 novembre, precisamente alle ore 16.44, l’analista Walter Bloomberg ha rilanciato su Twitter un’indiscrezione contenuta in un articolo di The Leak. Secondo cui le dimissioni di Zuckerberg sarebbero imminenti: il Ceo di Meta lascerebbe l’azienda nel 2023.

The Leak, si legge nella home page, “riporta le fughe di notizie che si verificano nel mondo politico, tecnologico, dei giochi, della musica e del cinema. Segnala qualsiasi fuga di notizie di cui dovremmo essere a conoscenza”.

Inutile aggiungere che l’articolo di The Leak e la sua condivisione da parte di Walter Bloomberg hanno reso immediatamente virale lo scoop.

La smentita dell’azienda

Talmente rapida e capillare è stata la diffusione della notizia delle prossime dimissioni di Zuckerberg, che lo stesso Meta è dovuto intervenire con una smentita. Arrivata, peraltro, in tempi record: alle ore 17.18, mezz’ora dopo il tweet.

Dunque, nessuna dimissione sarebbe in vista. Ma, aggiungiamo noi, i portavoce dell’azienda come avrebbero potuto dire altrimenti, e confermare una simile news? Che terremoto avrebbe provocato in una società, come vedremo, che già non si trova certo nel suo periodo di massimo splendore?

D’altro canto, The Leak sembra sicura dell’attendibilità della fonte che avrebbe rivelato lo scoop. Con una certa ironia, si è limitata a modificare il titolo dell’articolo, e ad aggiungere il seguente capoverso: “A causa della risposta ufficiale di Meta, in cui si afferma che le informazioni trapelate sono false, ho deciso di cambiare il titolo da ‘Mark Zuckerberg si dimetterà il prossimo anno’ a ‘Secondo una fuga di notizia Mark Zuckerberg si dimetterà il prossimo anno’”.

Nessuna dimissione? Forse. Ma…

Non ci è dato di sapere l’attendibilità della fonte che avrebbe fornito una simile notizia a The Leak.

Di certo, un avvicendamento ai vertici di Meta non sarebbe nulla di eclatante. Non solo perché un cambio al timone di aziende di simili dimensioni è fisiologico dopo un certo numero di anni. Ma, nel caso specifico dell’azienda di Menlo Park, non è un mistero che le cose non stiano andando bene.

Il maxi licenziamento, il primo nei 18 anni di guida da parte di Zuckerberg, è solo uno dei segnali.

Poi ci sono i mega investimenti nel metaverso, che per ora non hanno portato i risultati desiderati. Anche se, secondo l’informatore di The Leak, non ci sarebbe il metaverso alle origini delle ipotetiche prossime dimissioni di Zuckerberg. Né viceversa le dimissioni avrebbero conseguenze sul metaverso. Leggiamo infatti nell’articolo: “Secondo la nostra fonte interna non influirà sul Metaverso, il progetto multimiliardario di Mark, che ha trascinato con sé Meta poiché la società ha registrato un significativo calo dei profitti all’inizio di quest’anno.”

Metaverso
  • Ball, Matthew (Autore)

In calo le azioni di Meta. E gli azionisti sono scontenti

Che le cose non vadano a gonfie vele in casa Meta lo dice anche la Borsa.

Le azioni della società sono diminuite del 23% dalla fine di ottobre. E hanno fatto segnare un preoccupante -60% nel corso del 2022.

Di recente sono stati diffusi numeri secondo cui i profitti del terzo trimestre erano diminuiti del 49% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E le previsioni non sono ottimistiche nemmeno per il quarto trimestre.

Anche gli azionisti storcono il naso. Tra loro c’è Altimer Capital, il cui amministratore delegato, Brad Gerstner, ha scritto una lettera aperta a Mark Zuckerberg. Nella quale, senza troppe perifrasi, gli ha fatto sapere che l’azienda “ha perso la fiducia degli investitori”.

Gerstner ha suggerito, per il rilancio di Meta, il taglio delle spese di capitale e un tetto annuale di 5 miliardi per gli investimenti nel metaverso e in Reality Labs.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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