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Immuni: ecco chi ha scaricato l’app di tracciamento

La recente crescita dei contagi ha riportato in prima pagina l’app Immuni, lanciata con scarso successo nei mesi scorsi e caratterizzata da un vero e proprio boom dei download in queste settimane. Un’indagine di ProntoPro ha evidenziato quali sono le categorie professionali che hanno scelto di scaricare in misura significativa Immuni sui propri smartphone.

L’indagine di ProntoPro su Immuni

Il portale ProntoPro.it ha raccolto le risposte di oltre 2.000 tra clienti e professionisti in più di 500 categorie di servizi in merito all’utilizzo di Immuni. Circa il 53% degli intervistati afferma di aver già scaricato l’app Immuni. Tra chi non ha ancora scaricato l’app, inoltre, 1 su 3 dichiara che è pronto ad effettuare il download se i casi continueranno ad aumentare.

Da notare che nella fascia tra 25 e 34 anni la percentuale di persone che hanno scaricato Immuni sale al 59% (+6 punti percentuale rispetto alla media nazionale). Nella fascia tra i 35 ed i 44 anni, invece, si registra una piccola preponderanza di no. Dai 45 anni, invece, si torna a sostenere l’app. Solo un giovane su quattro tra i 18 e i 24 anni ha scaricato Immuni.

Alcune categorie professionali, inoltre, si mostrano più previdenti ed hanno scelto di scaricare Immuni con una percentuale superiore alla media. Ecco i dettagli:

Le ragioni del no

La scelta di non scaricare l’applicazione è legata a diversi fattori. L’indagine di ProntoPro evidenzia come il 35% degli utenti abbia deciso di non scaricare l’app per paura di possibili violazioni della privacy. Da notare, invece, che un utente su tre ritiene inutile l’utilizzo dell’applicazione di tracciamento. Il 26% ritiene che l’app non sia supportata dal proprio telefono cellulare mentre il 4% sottolinea di avere poca fiducia nel modo in cui le persone la utilizzerebbero.

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