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Milano, brucia un palazzo di 16 piani in via Antonini

In fiamme un’intera facciata. Evacuate le famiglie, venti lievi intossicati ma nessun ferito

Un violento incendio è scoppiato a Milano nel pomeriggio di ieri, domenica 29 agosto.

A essere coinvolta è stata un’intera facciata dell’edificio situato al numero 32 di via Antonini. Si tratta di un palazzo di 16 piani, noto col nome di Torre dei Moro, dove vivono una settantina di famiglie.

I pompieri hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme. Una ventina di persone sono state medicate a causa di lievi intossicazioni ma fortunatamente non si conta nemmeno un ferito.

Ricostruiamo la dinamica dell’impressionante incendio che si è sviluppato in una zona residenziale della metropoli meneghina, e che non ha causato alcun danno alle persone.

L’incendio a Milano

È iniziato tutto ieri pomeriggio pochi minuti dopo le 17.30.

A dare il primo allarma pare sia stato un inquilino che abita di fronte al civico 32 di via Antonini, in zona Cermenate, meglio conosciuto come Torre dei Moro.

Ma è stata altrettanto provvidenziale la chat condominiale, che ha permesso la pronta evacuazione dell’edificio.

L’incendio a Milano è scoppiato in un palazzo residenziale abitato anche, al nono piano, da Mahmood, il cantautore che ha vinto l’ultimo festival di Sanremo.

Sul posto sono subito accorse decine di mezzi tra ambulanze e vetture dei vigili del fuoco. Anche una dozzina di automobili parcheggiate sotto l’edificio sono state coinvolte nell’incendio.

Il rogo si è sviluppato a partire dal sedicesimo piano, e poco per volta ha divorato tutta la facciata dello stabile.

pompiere

Tutti in salvo

Straordinario l’apporto dei vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte per spegnere l’incendio scoppiato a Milano. Ma anche per assicurarsi che nessuno degli abitanti dello stabile (dove vive una settantina di famiglie) fosse intrappolato all’interno.

Una ventina di persone hanno chiesto assistenza medica perché intossicati dal fumo, ma non si conta nemmeno un ferito, e vista l’entità dell’incendio lo si può considerare un esito eccezionalmente positivo.

Tuttavia, decine di persone sono adesso senza casa. Come è potuto accadere? Cosa ha provocato le fiamme che, dall’ultimo piano, sono rapidamente scese fino a devastare l’intera facciata di Torre dei Moro?

La dinamica dell’incendio

All’alba di oggi, lunedì 30 agosto, ha parlato Giuliano Santagata, comandante dei vigili del fuoco di Milano. Santagata ha detto: “La situazione attuale è che l’incendio formalmente ancora non è estinto completamente. Dentro la torre concretamente ci sarà ancora qualche focolaio che andrà verificato e spento.

Mai vista a Milano una cosa così. È probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustile”.

Le sue dichiarazioni contrasterebbero quelle di molti condomini, i quali affermano che la facciata dell’edificio sarebbe stata costruita con materiale ignifugo.

Ora sarà la magistratura a stabilire le cause dello spaventoso incendio avvenuto a Milano nel pomeriggio di ieri. È stato aperto un fascicolo per disastro colposo. Si dovrà indagare non solo la causa dell’incendio ma anche il motivo di un propagarsi così rapido delle fiamme.

Le fiamme hanno percorso la facciata del palazzo dall’alto verso il basso in una quindicina di minuti. L’allarme antincendio è andato fuori uso. I vigili del fuoco, sfondando le porte blindate, sono riusciti a entrare in tutti gli appartamenti: nessun condomino all’interno, e nessuno risulta disperso.

Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilla, ha affermato: “L’innesco del rogo è da accertare ma sembrerebbe che la veloce propagazione delle fiamme sia legata al cappotto termico dell’edificio, il rivestimento esterno dell’edificio”.

Il pericolo di crolli

Una volta domato il grosso dell’incendio, si inizia a pensare al rischio di crolli.

Le elevatissime temperature potrebbero infatti aver minato la tenuta della gabbia esterna di metallo.

Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco, ha detto: “L’edificio sicuramente non collasserà perché la struttura centrale in cemento armato non risulta interessata dalle fiamme, a differenza di quella esterna, quella metallica. Quindi il rischio concreto è che possa staccarsi la struttura e venire giù.

L’innesco è stato dalla struttura esterna. Da dove sia partito l’incendio possiamo immaginarlo ma non ancora definirlo con certezza.”

L’Antiterrorismo ha intanto escluso l’ipotesi di un attentato.

Il palazzo di Mahmood. E il video di Morgan

Tutti gli abitanti sono stati sfollati con successo.

Qualcuno si è provvisoriamente trasferito da parenti o amici, altri in un albergo. Tra i residenti anche Mahmood, vincitore dell’ultimo festival di Sanremo. E Morgan, che abita di fronte al palazzo di via Antonini 32, ha filmato l’incendio con il suo smartphone.

Torre dei Moro

Ci saranno minuziose verifiche sul progetto e l’esecuzione dei lavori di Torre dei Moro. E soprattutto sui materiali di costruzione, che hanno permesso al rogo di espandersi in maniera eccezionalmente rapida.

I pannelli che rivestono l’edificio, ripetono diversi condomini, avrebbero dovuto essere ignifughi.

Il civico 32 di via Antonini è stato costruito nel 2011, all’interno di un piano di recupero del Comune di Milano. Si tratta di un intervento edilizio di 3.100 metri cubi quadrati di superficie produttiva, 2.700 di superficie commerciale e 3.700 metri quadrati di appartamenti.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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