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Casio Game Watch, il gioco con l’orologio intorno. La macchina del tempo

È stata una breve ma folgorante moda negli anni Ottanta del Novecento

Chissà chi porta più al polso un orologio solo per utilizzare la vecchia e gloriosa funzione del sapere che ore sono.

Attività che è passata d’ufficio agli smartphone, mentre oggi gli ex orologi si chiamano smartwatch e ci permettono di monitorare i nostri parametri fisici, sapere che tempo farà domani in Texas, effettuare pagamenti contactless eccetera.

Ma per chi, qualche decennio fa, era abituato agli orologi analogici, dotati di lancette e al massimo di un box che indicava il giorno del mese, l’arrivo degli orologi digitali, e delle prime funzionalità aggiuntive, è stato considerato quasi come un secondo allunaggio.

Casio Game

Casio

Ne abbiamo scritto in un altro articolo di questa rubrica: anche se il primissimo orologio digitale è stato prodotto nel 1970 dalla Pulsar, nel nostro immaginario gli orologi digitali multifunzione sono stati quelli di Casio e Seiko.

Abbiamo scoperto il fascino (e l’inutilità) di avere al polso un cronometro, un allarme, una lucina per illuminare il display, in alcuni casi addirittura una calcolatrice.

Ancora oggi Casio non demorde, e la sua linea di ispirazione vintage G-Shock, inaugurata nel 1984, continua a proporre nuovi modelli.

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I Casio Game Watch

Ma a un certo punto dei gloriosi anni Ottanta del Novecento, al crocevia tra tecnologia (per l’epoca) avveniristica, schiacciapensieri e volontà ingorda di possedere un oggetto multifunzione, sono arrivati loro: i Casio Game Watch.

Cosa erano? Diciamo subito cosa non erano: non vanno confusi con passatempi dal nome simile, Game & Watch, che erano a tutti gli effetti schiacciapensieri a doppio schermo, dotati anche di funzionalità di orologio e sveglia.

Mentre i Casio Game Watch erano orologi, nel senso che avevano un cinturino e andavano indossati al polso. Peccato però che le loro dimensioni raggiungevano quasi quelle delle ormai rimpiante cabine telefoniche.

Questo perché gli esosi progettatori avevano pensato bene di assommare alle normali caratteristiche di un orologio digitale, quelle di uno schiacciapensieri, alias videogioco portatile.

E gli esiti possibili, ma ci stiamo affidando quasi solo alla nostra memoria, erano due.

I due tipi di Casio Game Watch

Come integrare un giochino elettronico in un orologio?

Casio lo ha fatto in due modi distinti. Uno è stato quello di dividere il quadrante dell’orologio in due parti. In una, solitamente quella di destra, stavano relegate le cifre dell’orologio, scarsamente leggibili per chi non avesse undici decimi. Figurarsi un gioco racchiuso in pochi millimetri quadrati: dire che fare una partita era complicato è fare un eufemismo. Eppure l’azienda è riuscita a proporre anche giochi come il calcio o il tennis.

In altre versioni più pretenziose, il gioco prendeva l’intera schermata, e si poteva ad esempio pilotare un caccia o avventurarsi in spericolate corse all’ipotetica guida di una vettura di Formula 1. Ma in questo caso, se si guadagnava un briciolo di realismo, si doveva tenere al polso praticamente uno smartphone dei giorni nostri. Quanto a dimensioni, non a prestazioni.

Cenni storici

Come tutte le mode brevissime e avvolte nel mito, le notizie certe sui Casio Game Watch sono pochissime.

Intanto, colpo di scena: l’antesignano è una calcolatrice, messa sul mercato nel 1980: la Casio MG-880. Che portava con sé il gioco Space Invaders, lanciato nel 1978 e nel frattempo diventato già oggetto di culto.

Invece, il primissimo Casio Game Watch è datato 1981. Si tratta dell’orologio GM-10, che dedicava una (piccola) porzione di schermo a un gioco in cui si doveva abbattere una navicella aliena con i propri missili. Oggi, peraltro, è un pezzo che vale diverse centinaia di euro.

Da lì, si sono sviluppate la linea GM e altre, che in un breve giro di tempo hanno offerto una quantità davvero ingente di giochini elettronici, mimando pressoché tutti gli schiacciapensieri presenti sul mercato.

Casio Orologio Digitale Uomo con Cinturino in Resina...
  • Illuminazione del quadrante
  • Allarme giornaliero e cronometro 1/100
  • Calendario automatico

I pioneristici Casio Game Watch

Non ci è dato di sapere l’anno in cui si è smesso di produrre i Casio Game Watch.

Di certo, lo sviluppo di giochi elettronici e console domestiche sempre più performanti, e la presenza sempre più massiccia degli arcade da bar, ha fatto presto crollare l’interesse verso l’azione di rimanere chini rovinandosi la vista per pigiare tasti microscopici e vedere la batteria del proprio orologio consumarsi in pochi minuti.

Ma diciamolo, i Casio Game Watch sono stati pionieristici. Non solo hanno anticipato, magari loro malgrado, l’epoca degli smartwatch tuttofare. Ma, a ripensare (l’estensore di questo articolo ha l’età per farlo) alla quantità di giovanissimi chini sul proprio orologio, col forte rischio di cozzare contro un palo telegrafico pur di non alzare la testa, si può affermare che le analogie col presente sono davvero profonde.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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