BERLINO – Samsung ha riservato per la propria tecnologia l’intero City Cube Berlin, uno spazio enorme nella città tedesca per mostrare i propri smartphone pieghevoli, gli schermi da gaming come Odyssey Ark, la gamma di elettrodomestici BeSpoke e tanto altro. Invece noi siamo entrati in una stretta stanza al piano superiore della struttura, dove tutte le parete era piene di schermi e proiezioni. Samsung ci ha infatti portato nella sua Innovation Room di IFA 2022, dove i suoi ingegneri e alcuni esperti assoluti nel campo audiovisivo ci hanno spiegato le innovazioni che possiamo trovare sui televisori del brand coreano.
Samsung ci porta nell’Innovation Room a IFA 2022
Chiunque abbia occhi per guardare avrà di certo notato che i TV sono cambiati completamente nel giro di pochi anni. La qualità delle immagini e la fluidità dei movimenti migliorano continuamente, ma raramente ci domandiamo come quelle immagini ultra-definite arrivino nei nostri salotti.
Non è magia, ma il lavoro costante di migliaia di ingegneri ed esperti del settore. Come quelli che lavorano per Samsung e che ci hanno svelato i meccanismi che ci permettono di guardare Stranger Things come se lo proiettassero al cinema, stando sul divano.
Perché l’8K è sempre più vicino
Il primo intervento di Bob Raikes, un giornalista indipendente di Display Daily ed esperto del settore parla dell’arrivo dell’8K. Una tecnologia ancora difficile da inquadrare per molti: abbiamo davvero bisogno di quella risoluzione? La spiegazione scientifica in una parola è “Sì“, anche se forse potrebbe essere l’ultimo standard di risoluzione cui dovremo abituarci. Infatti diversi test che mettono a confronto immagini reali e mostrate su uno schermo dimostrano che la risoluzione 8K risulta più reale, perché restituisce più dettagli. L’ingegner Masaoka spiega che se il 4K riproduce la vista da “dieci decimi”, essa non è la vista perfetta: la maggior parte delle persone riesce a distinguere qualche dettaglio ulteriore.
Su schermi da 40 pollici forse la differenza passerebbe inosservata. Ma quando si parla di 65 pollici o più, mettere a confronto le risoluzioni dimostra che una differenza c’è e si nota. Samsung ci ha mostrato scritte sui giornali proiettate, piuttosto che immagini di film dove la maggior nitidezza permette di distinguere in maniera naturale capelli e barba degli attori, piuttosto che le foglie degli alberi. Dettagli minuti, che molti potrebbero ignorare: ma la differenza c’è.
Upscaling e la sfida fra LED e OLED
Quindi i creatori di contenuti stanno spingendo (e spesso già registrano) in 8K, con alcuni distributori (come Prime Video di Amazon) che hanno già annunciato l’ingresso nella 8K Association. Ma anche quando mancano i contenuti 8K, l’upscaling fatto l’AI secondo l’esperto è talmente raffinato che, se si parte da una buona immagine 8K, la qualità è davvero elevata.
L’esperto ha poi parlato di Mini LED contro OLED, spiegando che il costo maggiore dei transistor e di tutta la tecnologia sottostante rende molto costoso produrre pannelli 8K in OLED. Questo rende più difficile produrli: se anche la domanda dovesse aumentare, i LED avrebbero comunque la stragrande maggioranza del mercato. Quindi gli 8K stanno arrivando e saranno in Micro LED.
Samsung Innovation Room a IFA 2022: bilanciare QLED e Mini LED, fra luci e ombre
Il secondo passaggio lo facciamo con Andy Lee, un ingegnere Samsung che ci spiega come la tecnologia QLED faccia la differenza rispetto ai normali LCD, specie in alcune scene dove il contrasto si nota di più. Per farlo ci mostrava la stessa immagine su un reference monitor (quello che usano le produzioni di film e TV, che costano decine di migliaia di euro e sono eccezionali), su un TV Samsung QLED e sue due dei principali competitor.
Una nave con le luci accese attraversa il mare di notte. Nel monitor di riferimento, l’acqua è perfettamente scura attorno all’imbarcazione. La differenza con il TV QLED di Samsung c’è ma è davvero minimale. I due display delle concorrenza invece portava dietro di sé un alone luminoso sull’acqua. Il local dimming è di altissima qualità anche nelle scene successivi, che sottolineano la qualità dei TV.
La parola passa poi a Florian Friedrich di FF Pictures, un esperto di HDR: il suo lavoro è prendere i film in versione cinematografica e illuminarli con l’HDR10. Anche qui abbiamo un reference monitor e due TV, uno dei quali Samsung. Il quale fa un ottimo lavoro nel tenere “naturale” la luce nelle scene.
In una clip vediamo una scogliera all’alba, a poco a poco colpita dal sole. Nell’immagine del TV Samsung vediamo la luminosità aumentare, senza cambiare il colore. Mentre nell’altro aumenta la saturazione e il colore diventa più cupo, tende più al rosso.
Insomma, da questi test sembra che Samsung faccia meglio sia le luci che le ombre.
Colore e funzionalità smart
L’esperto successivo è Francesco Tomasello, che lavora per Pantone, che detta lo standard dei colori a livello internazionale. Il suo team ha testato i TV Samsung QLED per la riproduzione cromatica e in particolare per la riproduzione della carnagione della pelle. Nel primo caso, il livello di accuratezza supera il 90%: riproduce fedelmente quasi tutti i colori certificati Pantone. E l’esperto ci spiega che i monitor di riferimento che abbiamo guardato nell’esperienza precedente (che costano sui 30 mila euro circa) raggiungo il 94%: la qualità dei TV Samsung è molto elevata.
Il Pantone Skin Tone invece è più complicato da superare, le sfumature sono moltissime. Ma il 50% delle carnagioni è riprodotto perfettamente e un altro 25% con piccole differenze. Test passato alla grande anche qui, quindi.
Vediamo poi le funzionalità gaming dei nuovi TV Samsung con Hangjin Choi, ingegnere dell’azienda che da quest’anno offre la possibilità di utilizzare i servizi di cloud gaming. La modalità bassa latenza mostra una velocità maggiore nel mostrare le immagine, ma quella che ci ha stupido è la modalità AI Upscaling. La maggior quantità di dettagli in Halo ci ha permesso di vedere le texture delle foglie degli alberi, di riprodurre meglio i giochi di luci. Impressionante.
Un Freestyle aiuta l’altro
Infine, Samsung ha concluso con una novità davvero interessante introdotta da Mirae Shin, che lavora per il brand coreano. Connettendo due (e in futuro 4) proiettori Freestyle, diventa possibile combinare le immagine per mostrare paesaggi larghi e grandi il doppio. Il software Samsung corregge in automatico le diverse angolazioni, mostrando un’immagine unica (anche se facendo attenzione potevamo vedere dove le due proiezioni si sovrapponevano).
Nel 2023 questa funzionalità arriverà per proiettare immagini ferme, mentre dal 2024 dovremmo essere in grado di connettere fino a quattro Freestyle per goderci un film o una serie TV in formato cinema.
Queste sono le novità tecnologia che Samsung ci ha spiegato nell’Innovation Room di IFA 2022. Dettagli che aumentano il realismo delle immagini e permettono di entrare nei mondi cinematografici o videoludici che tanto amiamo.
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