Due mesi fa, seduti in una stanza per l’anteprima di JOIN the Indie, guardavamo affascinati la presentazione di Batora: Lost Haven. Non solo perché eravamo colpiti dalla voglia di rimettersi in gioco di Stormind Games, reduce dal successo del survival horror Remothered: Tormented Fathers, ma soprattutto perché il titolo al quale stavano lavorando ormai da tempo sembrava essere proprio nelle nostre corde. Insomma, un action RPG, con un’eroina ben caratterizzata, pianeti da scoprire, poteri da sfruttare, rune da equipaggiare… Aveva davvero tutte le carte in regola, almeno sulla carta.
Ma alla pratica? Beh, per scoprirlo abbiamo messo mano ad una corposa demo che non ha fatto altro che confermare le nostre iniziali sensazioni positive.
Avril, la Custode dell’Equilibrio
I primi minuti di gioco li passerete a Londra.
Un attimo…
Come Londra?
Abbiamo detto “pianeti da scoprire” quindi perché siamo sulla Terra, in una delle più popolari e popolate città del mondo?
Beh, perché Avril vive qui. O meglio, sopravvive qui. Una misteriosa calamità infatti ha completamente sfigurato la città e la nostra giovane eroina cerca di fare tutto il possibile per rimanere in vita, affiancata dalla sua migliore amica Mila.
C’è però qualcosa di insolito in Avril. Sente le voci. E ad un certo punto decide di ascoltarle, facendosi trascinare per le strade di Londra, in metropolitana e infine in un luogo misterioso dove farà la conoscenza di due entità, Sole e Luna, che la trasformeranno nella Custode dell’Equilibrio. Il suo compito, da questo momento in poi, sarà quello di sfruttare i poteri da loro concessi per riuscire a ripristinare l’armonia nell’universo, salvando la Terra e tutti gli altri pianeti stravolti dalle azioni del precedente Custode dell’Equilibrio.
Il compito non è certo dei più semplici, soprattutto per una giovane donna che un attimo prima si spostava di soppiatto per le vie della capitale britannica e un secondo dopo si ritrova su un altro pianeta, con la responsabilità di salvare non uno ma tantissimi altri mondi. Avril però non si tira indietro. Affronta con coraggio e ironia il suo difficile percorso, accompagnata da Mila, che ci è sembrata una spalla valida e ben caratterizzata, e dai suggerimenti di Sole e Luna.
Il dualismo al centro di tutto
Batora: Lost Haven è un action RPG e quindi sì, l’azione è una parte fondamentale di questo titolo. Ma non è la sola.
Nel corso del gioco infatti Avril sarà chiamata a prendere una serie di decisioni che avranno delle ripercussioni su di lei, su chi la circonda e sulla storia in generale.
Non ci sono però scelte giuste o scelte sbagliate. Stormind Games ha voluto optare per una distinzione diversa, basata sull’approccio: sarete più conquistatori o più difensori? E no, una via non è più facile dell’altra. Anzi, a dire il vero nessuna scelta è semplice. E le conseguenze non sono mai ovvie. Proprio come accade nella vita reale, dovrete prendere decisioni difficili, fare dolorosi sacrifici e convivere con gli effetti delle vostre scelte.
Questo dualismo caratterizza anche il sistema di combattimento. La nostra eroina infatti ha ereditato da Sole e Luna due poteri molto diversi tra loro. Sole le ha donato una spada che può essere utilizzata per i combattimenti ravvicinati, Luna invece ci ha donato i poteri della mente, che favoriscono gli scontri a distanza.
Se pensate di poter usare un solo stile, vi sbagliate.
La software house italiana ha deciso infatti di creare nemici che sono sensibili ad uno specifico potere. Semplificando: per combattere i nemici con poteri mentali dovrete usare i poteri mentali, per sconfiggere i nemici che prediligono attacchi fisici dovrete usare attacchi fisici.
Fanno eccezione alcuni avversari che hanno una doppia anima, quindi dovrete attaccarli con entrambi i poteri per abbatterli. E occhio a quelli che invece cambiano repentinamente passando dal giallo – che caratterizza i poteri fisici – al viola – che invece distingue i poteri mentali – perché dovrete adattarvi altrettando rapidamente.
Dovrete poi tenere sempre sotto controllo le vostre due barre della vita. Soprattutto perché l’esaurimento di una di essere comporta il Game Over immediato e la necessità di ricominciare dall’ultimo checkpoint.
Uno scenario per niente improbabile visto che bastano poche distrazioni per essere abbattuti anche da nemici meno potenti di voi. Quindi concentratevi ed esercitatevi: la pratica aiuta a padroneggiare meglio questo sistema.
A dare un po’ di varietà al gameplay ci pensano i puzzle ambientali che incontrerete lungo il vostro percorso e che richiedono l’utilizzo di entrambi i poteri. Niente di impossibile, almeno nel corso della demo, ma vi terranno occupati e lontani dal campo di battaglia almeno per un po’.
Gli unici due elementi che ci hanno reso la vita un po’ più difficile è l’impossibilità di gestire la visuale (il secondo stick è dedicato all’attacco) e il lock sui nemici che non è sempre preciso. Niente però che impedisca di godersi a pieno l’esperienza.
Batora Lost Haven provato: un action RPG promettente
Le ore passate in compagnia di Batora: Lost Haven sono volate. Avril è una compagna di avventure simpatica, determinata e ben caratterizzata, con le sue debolezze e le sue fragilità che emergono pian piano dando vita ad una figura umana, un’eroina che prova con coraggio a portare avanti la sua missione pur consapevole dei propri limiti e delle proprie paure. E la troviamo inserita in un comparto narrativo che per ora si è dimostrato all’altezza delle nostre aspettative. Mai lineare. Mai scontato. Mai noioso.
Funziona anche il gameplay, con un buon bilanciamento tra spostamenti, scontri e puzzle, oltre agli interessanti dialoghi con Mila, Sole, Luna e gli alieni che incontrerete sui pianeti che sarete chiamati a visitare.
Insomma, le premesse sono davvero ottime. Non possiamo che attendere con ansia l’uscita del gioco prevista per questo autunno.
- Nuovo form factor familiare
- Licenza ufficiale per Xbox
- Motori a doppio rombo
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