Intel ha annunciato il nuovo programma AI PC Acceleration, che di accelerare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sui personal computer. Robert Hallock, direttore del marketing tecnico di Intel, ci ha aiutato a capire come funziona il programma e quello che può fare per il futuro dell’AI sul PC.
Intel AI PC Acceleration, come funziona il programma
Il programma AI PC Acceleration prevede iniziative per mettere a disposizione risorse Intel, inclusi un toolchain di intelligenza artificiale, cooperazione tecnica, hardware, risorse di progettazione e competenze tecniche. L’obiettivo è supportare i partner nello sviluppo di applicazioni AI più efficienti e ad alte prestazioni.
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Intel collaborerà con i partner per promuovere soluzioni e applicazioni AI nei PC tramite opportunità di co-marketing. Fornirà anche assistenza tecnica e risorse di sviluppo, tra cui strumenti come OpenVINO, per ottimizzare le applicazioni AI.
Intel ha riconosciuto l’importanza fondamentale del software nell’esperienza utente dei PC basati sull’IA e sta attivamente collaborando con oltre 100 partner su oltre 300 funzionalità potenziate dall’intelligenza artificiale, tra cui noti nomi come Adobe, CyberLink e Zoom.
Hallock ci spiega che “il tipo di supporto varia molto, dipende dalle aziende. Adobe è una grande azienda e ha esperienza nel campo, altri hanno appena iniziato il proprio viaggio nell’AI”. Ma spiega che, in molti casi, si tratta non solo di un supporto tecnico, ma anche di comunicazione, per spiegare il potenziale dell’AI.
Partire dalla formazione
Il manager ci spiega che l’AI “in alcuni casi sembra davvero un po’ magia. Penso per esempio all’editing video, con l’AI che può per esempio rimuovere una persona da un video. Oppure tool che servono per sintetizzare un incontro o ChatGPT per fare una presentazione. Sappiamo di dover lavorare per formare il pubblico, ma anche i venditori. Dobbiamo condensare tutto quello che stiamo facendo per l’AI in un’unica risorsa. L’influenza di Intel sul mercato dell’hardware PC ci rende perfetti per questo lavoro, possiamo lavorare con OEM e venditori.
E rivolgendosi a noi giornalisti nella tavola rotonda digitale, dice che Intel e l’industria devono anche “aiutare i media per capire come discutere di questi software, spiegare come effettuare i benchmark”.
Secondo Hallock, spiegare con attenzione che alcuni strumenti AI si limiteranno a migliorare funzioni già utilizzate, può aiutare a educare sull’argomento. “Per molti strumenti e app, l’AI arriverà senza grandi fanfare: farà risparmiare tempo per azioni che già sappiamo come mettere in pratica. Questo potrebbe aiutare l’adozione”.
Il ruolo degli Intel Ultra Core “Meteor Lake”
La nuova tecnologia Intel Ultra Core “Meteor Lake” avrà un ruolo importante nel futuro dell’AI su PC, senza dover ricorrere sempre al cloud. Ma anche il software sarà importante: per questo il programma Intel AI PC Acceleration è fondamentale.
Hallock ci spiega che quando arriveranno i chip Meteor Lake “ci saranno tredici o quattordici app che arriveranno da questo programma. Soprattutto creazione di contenuti: video, immagini e non solo. Nel lungo periodo, per esempio nei primi sei mesi del 2024 strumenti per l’ufficio. E nel 2025 probabilmente soluzioni per la sicurezza informatica abilitata dall’AI. Nei prossimi due anni potremmo magari vedere novità nel mondo del gaming, magari per genere le texture o il dialogo degli NPC, qualcosa che potrà fare la differenza per piccoli studios”.
Il programma di accelerazione di Intel punta a far sì che chi produce software possa sfruttare al massimo l’architettura Meteor Lake. “Alcuni algoritmi lavoreranno nella CPU, altri nella GPU e altre ancora nel NPU. Stable Diffusion, per esempio, utilizza tutti e tre queste unità computazionali per diversi processi nella generazione di immagine. L’hardware di oggi non se ne andrà, ma serviranno chip dedicati per ottimizzare le performance.
I chip pensati da Intel permettono di sfruttare questi software direttamente dal vostro PC. “L’AI permette di risparmiare molto tempo, ma sempre più vedremo nuove applicazioni che nemmeno ci immaginavamo fino a poco fa. ChatGPT ha avuto un’esplosione enorme in pochissimo tempo e ora ha un ruolo importante per molte aziende. Ma il cloud costa: avere la giusta potenza nei PC farà la differenza, anche per via delle questioni di privacy e sicurezza. Questo è un Rinascimento per l’hardware PC“.
Intel AI PC Acceleration: hardware e software ottimizzati
Come spiega Hallock, gli utenti non dovranno pensare qualche chip utilizzare sul PC. “Gli sviluppatori possono selezionare CPU, GPU o NPU manualmente per ottimizzare al massimo alcune task, ma la maggior parte dei software sfrutteranno in automatico il motore migliore, magari più di uno”.
Quindi serve lavorare al massimo per abilitare il calcolo AI su PC, evitando colli di bottiglia e lavorando fianco a fianco, software e hardware. “Molti sistemi utilizzeranno memorie RAM più veloci per ottimizzare il lavoro sull’AI. Un altro collo di bottiglia potrebbe essere la quantità enorme di dati accessibili, per questo molti LLM (come LLama 2 di Meta, per esempio) puntano a offrire risposte contestuali, lavorando su dati che interessano agli utenti o alle aziende direttamente su PC o server privati”.
Ma soprattutto, bisogna capire che l’AI abiliterà tantissimi tipi diversi di software. Hallock fa un paragone intelligente con il gaming: “ci sono giochi più leggeri e altri più pesanti, gli utenti scelgono in base alle proprie esigenze l’hardware più adatto. Lo stesso varrà anche per i software AI: utenti e aziende potranno sfruttare l’hardware giusto per il tipo di lavoro (grafico, generativo, ecc) che devono fare”.
Se volete approfondire, potete trovare tutte le informazioni sull’AI Acceleratore Initiative di Intel Partner Alliance su questo sito.
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