La Gen Z prende le distanze dai social media

Questa affermazione vi stupirà e vi farà riflettere allo stesso tempo. La Gen Z sta lentamente prendendo le distanze dai social media. Ebbene sì, questa è la nuova realtà delle piattaforme. Nonostante gli zoomer siano noti per l’abitudine di rimanere incollati allo smartphone, un piccolo gruppo di ventenni sta cominciando a prendere posizione contro App come TikTok e Instagram. Definendo questi social “tossici” e “ossessivi“, gli utenti più giovani stanno cercando di riprendere possesso del proprio tempo, allontandosi il più possibile dallo scrolling. Ve lo sareste mai aspettato? Probabilmente no, eppure i dati parlano chiaro.

Gen Z e Social Media: ecco come cambia il rapporto tra piattaforme e utenti

Dopo un lungo periodo di amore incondizionato, ora sembra cominciare a vacillare il rapporto tra Gen Z e social media. Un recente sondaggio commissionato dalla banca Piper Sandler, infatti, riferisce che soltanto il 22% degli intervistati tra i 7 e i 22 anni definisce Instagram con la sua App preferita. Un dato decisamente in calo rispetto al 31% della Primavera 2020, che fa riflettere su come stia cambiando le abitudini – e i gusti – degli utenti più giovani. “Quando lo elimini, ti rendi conto che non ne hai bisogno“, così ha detto la ventenne Gabriella Steinerman al The Post, raccontando di aver scaricato TikTok e Instagram nel 2019. E poi di averle lentamente eliminate dalla sua vita, oltre che dal suo smartphone.

“Quando stavo postando volevo la foto migliore che avessi scattato e l’angolazione migliore, e avevo 20 foto diverse della stessa cosa. Mi stavo confrontando con me stessa, non è un gioco divertente. Direi che è un comportamento ossessivo ed è tossico, ma è anche subdolo in quanto quando lo fai, sembra così normale“. Così la Steinerman ha dato voce all’opinione di migliaia di giovani utenti della Gen Z. D’altronde, è impossibile dimenticare il rapporto del Wall Street Journal che ha portato alla luce quanto Instagram sia pericoloso per la salute mentale degli adolescenti, sempre alle prese con la necessità di dover assomigliare a modelli stereotipati e di successo. Proprio per questo, la Gen Z si sta lentamente allontanando dai social media.

Pat Hamrick, Senior dell’Università Penn State, ha abbandonato Instagram e Facebook due anni fa. “Mi hanno fatto confrontare inconsciamente con gli altri e mi hanno davvero divorato. Mi chiedevo: ‘Sto facendo le cose giuste, mi sto divertendo nel modo giusto?“. Una scelta decisamente giusta, a detta dello stesso Hamrick: “[Lasciare Instagram] mi ha fatto sentire meglio nella vita di tutti i giorni, sto solo facendo le mie cose, a modo mio“. Ma lo studente della Penn State è solo uno dei migliaia di adolescenti che ha preso questa decisione. Una ricerca condotta da Tallo a Dicembre scorso ha rivelato che ben il 56% dei zoomer ha affermato che “i social media li hanno portati a sentirsi esclusi dai loro coetanei“. Insomma, il rapporto tra Gen Z e social media non sembra essere più così idilliaco. Anzi, le piattaforme risultano una fonte inesauribile di ansia il più delle volte.

Cosa pensa la Gen Z di TikTok?

Secondo una ricerca condotta da Tallo, gli utenti della Gen Z preferiscono TikTok ad Instagram, con il 34% degli intervistati che la definisce la sua App preferita del momento. Eppure, anche gli utenti più devoti mettono in discussione il sistema di condivisione dei video. Halle Kaufax, un’aspirante attrice 23enne, ha ammesso di essere stata catturata dal funzionamento della piattaforma. Nonostante ammetta che TikTok non faccia bene alla sua salute, sa che essere popolare sull’App potrebbe aiutare la sua carriera. “Ho visto una ragazza che aveva circa 3.900 follower, che è solo un migliaio in più di me, ricevere questo enorme pacchetto inviatole da Dior e ha fatto un video di unboxing e mi ha fatto davvero pensare: ‘Perché lei e non io?“.

Quello che è interessante, a tal proposito, è che Kaufax è solo una dei tanti zoomer che si sente in competizione con gli altri. Sempre secondo la ricerca di Tallo, ben 3 giovani su 4 affermano che i social media le hanno spinte a “confrontarsi con i coetanei“. Qualcun altro, invece, definisce TikTok incredibilmente fastidioso. Un buon motivo per eliminare l’App dal proprio smartphone, quindi. “Lo scrolling costante e il suono sono diventati fastidiosi molto rapidamente. Ho trovato l’eliminazione di [TikTok] molto facile solo per quanto fosse fastidioso. Penso che a un certo punto eliminerò anche Instagram [per lo stesso motivo]“. Così ha affermato la 21enne Manny Srulowitz, che ha ammesso di essere sorpresa di scoprire che dedicare meno tempo alle App non ha avuto un impatto negativo sulla sua vita sociale.

Quali sono le alternative ai social media per la Gen Z?

La domanda che tutti ci poniamo è questa: se TikTok e Instagram non sono più i social media preferiti dalla Gen Z, dove rivolgeranno la loro attenzione gli utenti più giovani? Anzitutto su BeReal, la piattaforma lanciata nel 2020 con l’obiettivo di essere una sorta di anti-Instagram. Nel tentativo di combattere la dipendenza da schermo, l’App concede agli utenti finestre di tempo di due minuti per pubblicare scatti non modificati, del tutto privi di filtri. Un sistema che sembra incontrare i gusti della Gen Z. Secondo Bloomberg, infatti, a Febbraio l’App è stata scaricata 1.1 milioni di volte. Al di là di BeReal, però, gli zoomer non sembrano mostrare particolare interesse per altri social media.

Secondo la ricerca di Tallo, solo il 4% dei più giovani rivolge la sua attenzione a Facebook. E appena il 2% a Twitter. Infine, c’è anche da considerare che qualcuno non ha mai davvero ceduto alla tentazione dei social media. “Se hai amici intimi e sei disposto a fare un piccolo sforzo in più, non c’è motivo per cui non puoi vivere le stesse esperienze di vita reale di qualcuno che è sui social media“, afferma Tzali Evans, uno studente di Ingegneria Chimica di 22 anni alla Cooper Union. A questo punto, quindi, risulta evidente che la relazione Gen Z e social media stia cambiando radicalmente. Quello che viene da chiederci, allora, è cosa faranno gli adolescenti nel loro tempo libero se non lo impiegheranno a scrollare?

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