Ne si parla da tempo, è una delle frontiere più rivoluzionare in fatto di relazione tra uomo e autovetture. Stiamo proprio parlando di una delle grandi prospettive dell’intelligenza artificiale: il trasporto senza conducenti. Quasi 1,3 milioni di persone muoiono in tutto il mondo ogni anno in incidenti stradali, di cui quasi il 90 per cento di tali collisioni è causato da un errore umano.
La tecnologia della auto a guida autonoma può aiutare a prevenire questi errori, conferendo ai veicoli autonomi la capacità di apprendere dall'esperienza collettiva di milioni di automobili, evitando così gli errori di altri veicoli e creando un ambiente di guida più sicuro.
Sembra però che tutto questo possa diventare realtà in tempi davvero brevi, considerando che si prevede che questa attività potrebbe cessare entro una generazione. Sarebbe davvero una rapida trasformazione per la quale Intel è entusiasta di trovarsi in prima linea, unitamente ad altri leader del settore come Waymo.
I suoi veicoli più recenti, ossia i minivan ibridi Chrysler Pacifica che si guidano da soli, dispongono di tecnologie Intel per l'elaborazione dei segnali dei sensori, il computing e la connettività generici, rendendo possibili decisioni in tempo reale per la piena autonomia in situazioni urbane.
Man mano che la tecnologia dei veicoli di Waymo diventa sempre più intelligente e performante, l’hardware e il software sui cui si basa richiederanno una capacità di elaborazione ancora più potente ed efficiente. Così Intel è in grado di offrire a questi veicoli la potenza di elaborazione avanzata necessaria per l'autonomia di livello 4 e 5.
Questa collaborazione di Intel con Waymo è già stata rodata da tempo e assicura che Intel continui a svolgere un ruolo di primo piano nel contribuire a trasformare in realtà la promessa della guida autonoma e quindi anche di un futuro più sicuro e privo di incidenti.