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Oggi è la Giornata mondiale del sonno. Qualche consiglio per dormire bene

Il 15 marzo si celebra il World sleep day

Scusate gli sbadigli, cari lettori: niente di personale. È che oggi si celebra la Giornata mondiale del sonno, e ci stiamo immedesimando nella ricorrenza.

Scopriamo anzitutto cos’è la Giornata mondiale del sonno, cerchiamo di capire come dormiamo e quali sono le piccole avvertenze che potrebbero assicurarci dei sonni ristoratori.

La Giornata mondiale del sonno

Oggi, 15 marzo, si celebra dunque la Giornata mondiale del sonno, o World sleep day.

Cade il venerdì della seconda settimana di marzo (per essere pignoli, della seconda settimana compresa interamente in marzo, quindi per il 2024 non si conta quella iniziata lunedì 26 febbraio e terminata domenica 3 marzo).

La Giornata è stata istituita nel 2008 dalla World Association of Sleep Medicine, allo scopo di celebrare e diffondere i benefici di un buon sonno. Oltre che per richiamare l’attenzione sui disturbi legati al sonno, sui suoi aspetti sociali e sulle relative cure.

Sleeping man

L’edizione 2024

Ogni anno dalla sua istituzione, il World sleep day ruota attorno a uno slogan. L’edizione 2024 ha per motto Sleep Equity for Global Health, ovvero Equità del sonno per la salute globale.

Leggiamo sul sito ufficiale: “Il sonno è essenziale per la salute, ma differenze misurabili nella salute del sonno persistono tra le popolazioni di tutto il mondo, dando luogo a problemi aggiuntivi e rafforzando le disuguaglianze sanitarie.”

Come dormiamo?

La domanda, durante la Giornata mondiale del sonno, sorge quasi spontanea: come dormiamo?

E la risposta sintetica, ahinoi, è: poco e malino. I vari problemi più o meno gravi legati al sonno riguardano circa il 45% della popolazione mondiale. Se ci concentriamo sul nostro Paese, un recente studio dell’Aims (Associazione italiana medicina del sonno) ci dice che circa 13,4 milioni di italiani soffrono di insonnia cronica o transitoria. Parliamo di quasi un connazionale su quattro: eppure la metà di loro non fa niente per risolvere il problema.

Con la pandemia da Covid la cifra è quasi raddoppiata: le donne sono il 60% del totale, mentre il 20% di chi ha problemi di insonnia è rappresentato da bambini e ragazzi.

Dormiamo maluccio e anche poco, si diceva. Uno studio di Apple Watch, di cui vi abbiamo parlato in un articolo, ha rivelato che solo il 31,2% del campione aderente allo studio (oltre 42.000 persone) dorme 7 ore o più, il minimo raccomandato dall’American Heart Association (AHA).

Mediamente si dorme 6 ore e 27 minuti, ma il 20,3% del campione dorme appena tra le 5 e le 6 ore.

I consigli di Club Med

Inevitabilmente, in occasione della Giornata mondiale del sonno si pubblicano report impietosi ma anche consigli su come recuperare un buon sonno ristoratore.

Originale in questo senso l’intervento di Club Med, che elargisce qualche dritta per una vacanza all’insegna di riposo e relax.

Il primo punto è certamente il contattato con la natura e l’aria aperta, rilassante per il 44% degli italiani. Sempre più persone, poi, si dedicano allo yoga e alla meditazione per combattere ansia e insonnia.

Club Med spiega inoltre che “ormai il tema del buon sonno è strettamente correlato anche al mondo del wellness: i trattamenti rigeneranti e le tecniche più antiche volte al completo rilassamento dei muscoli e della mente sono sempre meglio indirizzati alla cura di problematiche frequenti come l’insonnia o lo stress cronico.”

Infine, il relax in piscine naturali è un toccasana per rilassare l’organismo e affrontare al meglio la notte.

Minimi consigli quotidiani

Più in generale, restano validi i consigli ormai classici per assicurarsi un sonno ristoratore, con una particolare attenzione, oggi, alla sovraesposizione agli schermi dei device.

Dunque, per dormire un buon numero di ore e svegliarsi riposati, occorre intanto fare una cena leggera, non troppo a ridosso dell’ora in cui ci si corica, riducendo al minimo caffè e bevande alcoliche. Ma anche cibi proteici o troppo ricchi di grassi.

Meglio, poi, evitare allenamenti intensi nelle ore serali. La camera in cui si dorme dovrà essere buia, silenziosa, e la temperatura non eccessiva. Va ricordato che i sonnellini diurni possono incidere negativamente sulla qualità del sonno.

Infine, ecco il punto dolente, è sconsigliatissimo utilizzare dispositivi elettronici (ma anche guardare la TV) nei minuti che precedono l’addormentamento.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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