Ricoh ha presentato la ricerca “The Future of Work” dalla quale emerge che il 54% degli impiegati sia favorevole a Intelligenza Artificiale e Robotica come strumenti di evoluzione del lavoro, ma a patto che l’intelligenza della persona resti al centro.
Intelligenza Artificiale e Robotica: l’uomo deve essere al centro
Il 72% dei dipendenti vuole contribuire al successo dell’azienda in cui lavora. La tecnologia deve venire in aiuto automatizzando le operazioni ripetitive e consentire alle persone di focalizzarsi sulle strategie e altri progetti.
Il CEO di Ricoh Europe, David Mills, commenta: “Le tecnologie, come ad esempio la Robotica, non si limitano a permettere ai dipendenti di concentrarsi su attività più importanti, ma cambiano il modo in cui le persone interagiscono tra loro aumentando la creatività.
Si tratta dunque di una grande opportunità per migliorare collaborazione e interazione“.
Il 78% dei lavoratori ha delle aspettative dalla propria azienda: chiedono di essere supportati con strumenti che permettano di collaborare coi propri colleghi, indipendentemente dal luogo in cui sono.
Tecnologia + Uomo: quali scenari?
David Mills afferma proprio che il rapporto tra l’uomo e le macchine è vincente solo se le persone sono coinvolte fin dall’inizio delle modalità operative.
Il 69% dei dipendenti ritiene che le migliori aziende siano quelle che investono in tecnologie digitali che aiutino a sviluppare le competenze delle persone.
Il 60% pensa che la propria azienda lo farà in futuro.
Nonostante queste ottime premesse, il cammino da fare è lungo.
Solo il 38% dei dipendenti afferma che la propria azienda ha comunicato precise strategie per il futuro.