Un decreto-legge proroga il divieto di installazione di sistemi di riconoscimento facciale in Italia. Il provvedimento estende, quindi, la moratoria che impedisce a privati e ad autorità pubbliche di installare impianti di videosorveglianza in grado di utilizzare un algoritmo di riconoscimento facciale. Vediamo i dettagli completi.
Stop al riconoscimento facciale in Italia
Il decreto-legge 51 del 2023 estende la moratoria per i sistemi di riconoscimento facciale in Italia. Come previsto dal nuovo provvedimento, almeno fino al 31 dicembre 2025 non sarà possibile installare impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento del volto delle persone.
Il provvedimento riguarda sia privati che autorità pubbliche. Il nuovo decreto-legge è una proroga del divieto già in essere che sarebbe scaduto il prossimo 31 dicembre senza un intervento del genere. Dopo l’approvazione della Camera, il decreto dovrebbe ricevere l’ok anche da parte del Senato, senza problemi particolari.
Bisogna sottolineare, però, che il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alcuni mesi fa si era espresso in favore dei sistemi di riconoscimento facciale in Italia. Al momento, però, il Governo non sembra intenzionato ad intervenire. Nelle ultime settimane, invece, l’UE si è schierata contro il riconoscimento facciale.
Staremo a vedere quali saranno le prossime novità in merito. Appare evidente, in ogni caso, che senza una normativa chiara e definita, soprattutto legata al trattamento dei dati raccolti, i sistemi di riconoscimento facciale continueranno ad essere osteggiati e bloccati, sia nel nostro Paese che in Europa.
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