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Zuckerberg testimonierà sullo scandalo Cambridge Analytica

Il CEO di Meta atteso per una deposizione di sei ore

Ancora occhi puntati su Mark Zuckerberg. Secondo i documenti del tribunale, il CEO di Meta dovrà affrontare una deposizione di sei ore per chiarire come la società ha gestito i dati degli utenti legati allo scandalo Cambridge Analytica. La testimonianza sarà parte di una causa intentata in un tribunale della California da alcuni utenti interessati dalla partnership di Facebook con la società di consulenza, accusata di manipolarne i dati.

Cambridge Analytica: Mark Zuckerberg chiamato a deporre

Nel 2018 Cambridge Analytica è diventata nota per aver collaborato con il team della campagna di Donald Trump e per aver ottenuto l’accesso ai dati privati di 50 milioni di utenti di Facebook, utilizzati per profilarne gli elettori. E qualche anno prima, invece, la società aveva avuto un ruolo analogo nel referendum sulla Brexit del 2016 nel Regno Unito. Pertanto, dopo che gli utenti hanno intentato una causa contro la società, ora i dirigenti di Meta saranno chiamati a deporre sullo scandalo dei dati rubati. Anche Sheryl Sandberg, COO che ha lasciato la sua carica, dovrà affrontare ben cinque ore di deposizione. E lo stesso vale per Javier Olivan, che ha poco preso il suo ruolo, e che sarà sottoposto ad una deposizione per almeno tre ore.

Tutte le deposizioni dovrebbero essere raccolte nei prossimi due mesi, e potrebbero includere altri testimoni come Rob Sherman – Responsabile della Privacy di Facebook -, Eddie O’Neil – ex Direttore della Gestione dei Prodotti – e Konstantinos Papamiltiadis, che ha seguito la partnership con Cambridge Analytica. Detto questo, la causa potrebbe rivelare nuovi dettagli nello scandalo Cambridge Analytica, che ha scosso la reputazione pubblica dell’azienda e ha portato a udienze al Congresso in cui Zuckerberg è stato criticato per ore sulle politiche sulla privacy dei dati di Facebook. Non a caso, nel 2019 Meta ha accettato una multa record di 5 miliardi di dollari dalla Federal Trade Commission (FTC). Insomma, la questione non è stata semplice per la società di Zuckerberg. E sembra non continuare ad esserlo.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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