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Trentino Data Mine, il data center green fra i monti

Un nuovo capitolo dell’innovazione digitale si apre nel cuore delle Alpi italiane con il progetto Trentino Data Mine (TDM): un data center green strategico. Questa iniziativa, finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a creare un polo strategico di innovazione nella pittoresca Valle di Non. La firma della costituzione della SRL Trentino Data Mine presso il Rettorato di Trento segna un passo significativo verso la realizzazione di un data center all’avanguardia situato nelle miniere dell’azienda Tassullo.

Trentino Data Mine, il data center al centro delle montagne

Questo progetto nasce dal partenariato pubblico-privato che vede l‘Università di Trento come principale attore, con responsabilità scientifiche e guida del progetto. E poi un consorzio temporaneo di imprese selezionate tramite gara pubblica: Covi Costruzioni, Dedagroup, GPI e ISA.

Il progetto rientra nell’ambito del PNRR Missione 4 “Istruzione e ricerca – Dalla ricerca all’impresa” e avrà una durata di 36 mesi. Con un costo totale di 50,2 milioni di euro, il finanziamento proviene sia da risorse pubbliche (18,4 milioni) che da fondi privati (circa 31,8 milioni).

La miniera dell’azienda Tassullo offre un contesto unico per il data center, con oltre 80.000 metri quadrati di spazio già utilizzati per la conservazione di mele, la fermentazione di spumante e altre applicazioni che richiedono una temperatura costante. Il data center consentirà la realizzazione di servizi legati all’ICT che sfrutteranno le potenzialità dell’intelligenza artificiale, del calcolo ad elevate prestazioni, dell’edge computing e della sicurezza informatica, compresa la crittografia quantistica. La posizione naturalmente protetta dalla roccia offre sicurezza elettromagnetica. Ma anche protezione da eventi naturali, sostenibilità e la possibilità di utilizzare energia da fonti rinnovabili.

Firma TdM ©Unitrento Pierluigi Cattani Faggion (1) min
©Unitrento Pierluigi Cattani Faggion

Un’ecosistema di innovazione

Trentino Data Mine non è solo un data center, ma un ecosistema di innovazione. Infatti vuole supportare tutte le fasi del ciclo di innovazione, seguendo una logica di open source. Questo comprende l’analisi delle tecnologie emergenti, la definizione di una roadmap di sviluppo tecnologico, la verifica e la validazione di nuove applicazioni commerciali o lo sviluppo di prototipi in un ambiente protetto, e la validazione tecnologica di prodotti, processi e servizi.

La presenza di Trentino Data Mine rafforzerà la rete di collegamenti esistenti tra istituti di ricerca, aziende, infrastrutture tecnologiche e strutture presenti sul territorio. Oltre all’Università di Trento, partner chiave del progetto, la Fondazione Bruno Kessler e EIT Digital svolgeranno un ruolo importante. Anche la Fondazione Hub Innovazione Trentino e Trentino Sviluppo saranno coinvolti nell’ecosistema.

Campi di Applicazione

Trentino Data Mine si concentra su quattro aree di interesse strategico:

  1. Intelligenza Artificiale: Con un’enfasi sull’analisi dei big data, manutenzione predittiva, automatizzazione dei processi, computer vision e AI spiegabile.
  2. High Performance Computing: Per l’elaborazione veloce di dati complessi e l’erogazione di servizi ad alto impatto in vari settori.
  3. Edge Computing: Per l’elaborazione dei dati il più vicino possibile al punto di generazione, garantendo una gestione più veloce delle informazioni e una maggiore resilienza in caso di interruzioni della connessione.
  4. Cybersecurity: Attraverso l’adozione di paradigmi avanzati come la crittografia quantistica per creare perimetri di rete affidabili e autenticati.

Il contesto di Trentino Data Mine mira a posizionarlo come punto di riferimento europeo per l’innovazione digitale, attirando investimenti internazionali. Gli spazi all’interno della miniera saranno messi a disposizione di aziende ed enti pubblici per attività ICT. Creando un vero polo di innovazione, nel cuore delle montagne.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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