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Alexa in hotel, dal servizio in camera alla scoperta del territorio

Alexa Smart Properties for Hospitality ci ha fatto da concierge all'Hotel Bordo di Cortefreda nelle colline del Chianti

Un accappatoio extra, una bottiglia di vino al piano, la password del WiFi. Ma anche dritte su quali attività sono disponibili in hotel (dalla SPA agli orari della colazione) fino a consigli su cosa visitare durante la propria permanenza. Alexa Smart Properties for Hospitality diventa un concierge intelligente: abbiamo testato le funzionalità del servizio di Amazon all’Hotel Borgo di Cortefreda, albergo a quattro stelle fra le colline del Chianti di Place of Charme. E dobbiamo ammetterlo: è davvero comodo.

Alexa Smart Properties for Hospitality, per scoprire il territorio

Amazon aveva già lanciato il servizio Alexa Smart Properties for Hospitality in Francia e Regno, per poi portarlo in Italia questo febbraio. Aveva iniziato ad aiutare gli utenti al TH Roma Carpegna Palace Hotel a trovare informazioni sugli orari di apertura dei Musei Vaticani o del Colosseo. Ma è arrivato anche in mezzo alle colline del Chianti, all’Hotel Borgo di Cortefreda di Place of Charme. E lo abbiamo potuto testare durante la giornata che abbiamo passo nella struttura.

Un concierge con una risposta per (quasi) tutto

Alexa, come faccio a usare il WiFi?”. Non vogliamo fingerci degli stacanovisti, ma la prima esigenza che abbiamo avuto una volta arrivati in camera era di collegare il computer alla rete. E Alexa ci ha detto il nome della rete aperta disponibile per la connessione. Sergio Farinelli, CTO di Zucchetti Hospitality che ha curato l’installazione e la gestione del sistema, ci ha spiegato che, sebbene non sia forse la domanda più gettonata, è la prima che gli smart display disposti in tutte le camere dell’albergo ricevono.

Alexa concierge min

Come per chi la usa a casa, Alexa rappresenta prima di tutto una comodità. Posizionata su un tavolino vicino all’ingresso, ci ha permesso di accedere a tutte quelle informazioni per cui avremmo dovuto seguire gli annunci sulla TV in camera, oppure leggere su un deplaint quando non chiedere in reception. Per esempio, l’orario di apertura di reception, bar, ristorante, SPA. Che rappresenta il 23% delle richieste ricevute nell’hotel, secondo i dati Zucchetti.

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Informazioni e servizi

Ma Alexa ci ha anche permesso di avere una panoramica dell’hotel (13%). Anche se incuriositi, abbiamo chiesto comunque allo staff della struttura di farci fare un tour delle varie sale riunioni e spazi relax di questo hotel in mezzo al Chianti. Comodissima anche la possibilità di chiedere servizi in camera. Durante i test che abbiamo fatto con il team di Amazon e con il founder di Place of Charme Andrea Galardi, abbiamo detto semplicemente: “Alexa, ho dimenticato lo spazzolino”. L’assistente ci ha chiesto se volevamo riceverne uno e dopo un minuto una hostess ha bussato alla porta.

La velocità forse dipende anche dal voler fare bella figura sapendo che un team di giornalisti stava visitando la struttura. Ma soprattutto deriva dal fatto che Zucchetti ha integrato le API di Alexa nel sistema di gestione dell’hotel – quindi l’informazione arriva direttamente al telefono del personale al piano. Ordinando una bottiglia di vino, il personale del bar arriva in pochi minuti con il vassoio pronto. E non c’è bisogno di trovare i manutentori in giro a fare riparazioni e controlli sulla struttura, nel caso non andasse la doccia.

Scoprire le strutture e i territori

Alexa Smart Properties for Hospitality cortefreda min

Andrea Galardi, Founder e CEO del Gruppo So.Ges e del suo brand Place of Charme, ci racconta di essere “orgogliosi di essere stati tra i primi in Italia a introdurre questo servizio per il nostro personale e per i nostri ospiti, grazie alla collaborazione con Amazon e con Zucchetti”. Soprattutto perché “Oltre ad essere strategica per proporre ai viaggiatori un soggiorno che unisce l’artigianalità e l’autenticità che vogliamo esprimere alla comodità del digitale, osserviamo con piacere che il servizio stimola ulteriormente la curiosità verso ciò che si trova nei dintorni e verso il nostro territorio.”

Qualcosa di fondamentale soprattutto considerando che, oltre all’italiano, Alexa supporta anche l’inglese. In questo modo può far scoprire agli ospiti stranieri le perle della Toscana – che come sappiamo noi italiani vanno ben oltre i confini di Firenze. Infatti, e il 14% degli ospiti usa Alexa per ottenere informazioni sui dintorni e le principali attrazioni. Chiedendo anche consigli sui migliori ristoranti e bar presenti in zona.

Il grande potenziale di Alexa Smart Properties for Hospitality

Alexa Smart Properties for Hospitality territorio min

Ma il potenziale è enorme, proprio per via della grande flessibilità di Alexa. Come spiega Farinelli di Zucchetti, “Vediamo un grande potenziale per i nostri clienti che operano nel settore alberghiero. Alexa Smart Properties for Hospitality si adatta perfettamente ai sistemi e agli strumenti di gestione delle proprietà di Zucchetti. Alexa diventa un digital concierge che può rispondere all’ospite a domande relative alla struttura, ai servizi offerti oltre che inviare senza problemi richieste direttamente al personale, che vengono registrate e comunicate con il nostro sistema unificato, facendo risparmiare tempo prezioso sia all’ospite sia ai team di reception, housekeeping e manutenzione e garantendo un’ottima esperienza all’ospite. Il sistema è in costante sviluppo e recentemente è stata aggiunta anche la possibilità di ordinare bevande e cibo in camera. Il risparmio potenziale sui costi, l’esperienza personalizzata degli ospiti e le opportunità di upselling con i dispositivi Echo e Alexa ci permettono di arricchire l’offerta per i nostri clienti in tutta Italia.”

Comodità e attenzione alla privacy

A seconda delle lingue, Zucchetti e Place of Charme hanno rilevato differenze negli utilizzi di Alexa Smart Properties for Hospitality. In italiano, la domanda più gettonata riguarda l’orario di check out, seguito dalle informazioni sul ristorante e sulla pulizia. Ci piace dormire, mangiare, ma tutto con grande igiene. In inglese invece al primo posto c’è il WiFi (anche magari per i costi del roaming dati), seguito dalla pulizia della camera e sulle attività nei ditorni.

Nel corso dei primi tre mesi di utilizzo, Borgo di Cortefreda ha aggiunto diverse skill: ordinare vini e spuntini, ma anche novità per il backoffice. Durante i test, diversi del nostro gruppo hanno suggerito possibilità: Zucchetti ha preso appunti per valutare se implementarle come skill. Infatti, Amazon fornisce le API per il funzionamento – ma l’implementazione la fa il partner tecnologico.

Resta un’attenzione alla privacy: l’uso in camera infatti è facoltativo. C’è un pulsante fisico che permette di disattivare elettronicamente il microfono e la telecamera è spenta di default. Il funzionamento avviene senza bisogno di collegare il proprio account e non si salvano le registrazioni. Insomma: questa è una soluzione per fornire all’hotel una gestione più semplice e dati su come migliorare i servizi, ma non prende dati sul vostro conto direttamente.

Potete quindi scegliere se utilizzare o meno il servizio, a seconda di come siete abituati – il funzionamento è molto simile all’Alexa che usata a casa. Il vantaggio per noi utenti è la comodità. Mentre per l’hotel, c’è la garanzia di servizio rapido e semplice, oltre alle possibilità di upselling e di accordarsi con chi offre attività in zona. Ma anche di curare di più l’ospite: offrendo, per esempio, un messaggio personalizzato per quando entra in camera. Una coccola – prima che chieda ad Alexa come collegarsi al WiFi.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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