L’account X di Kanye West, che da qualche anno ha cambiato legalmente nome in Ye, risulta disattivato dopo un fine settimana segnato da una (nuova) serie di post altamente controversi. Il rapper, certamente non nuovo a questo genere di esternazioni, ha pubblicato diverse affermazioni provocatorie e dichiarazioni estreme, culminate con la rimozione del suo profilo dalla piattaforma. Non è ancora chiaro se la disattivazione sia stata una sua scelta o un’azione intrapresa da X.
Kanye West did it again (and again and again) su X
Nei giorni scorsi, Ye ha rilasciato un’intervista in cui ha dichiarato di essere autistico e di essere stato erroneamente diagnosticato con disturbo bipolare nel 2016. Ha anche ammesso di aver sospeso l’assunzione dei farmaci per il disturbo.
Successivamente, il rapper ha riattivato il suo account su X – dal quale era stato precedentemente bannato – e ha pubblicato post di sostegno a Diddy e Chris Brown, difendendo il primo dalle accuse di abuso sessuale.
Tuttavia, il tono dei suoi messaggi è rapidamente diventato più radicale. In un post, ha affermato di avere “dominio” sulla moglie Bianca Censori, che è recentemente saltata agli onori delle cronache per aver indossato un abito trasparente ai Grammy Awards. Ha poi ritirato le sue scuse alla comunità ebraica per le sue passate dichiarazioni antisemite, autodichiarandosi “un nazista” e pubblicando altri messaggi discriminatori (tra cui un tweet che recitava: “I love Hitler”).
Oltre ai post su X, Kanye West ha sfruttato il Super Bowl per promuovere la sua linea Yeezy con uno spot fuori dagli schemi. Nel video, girato con un iPhone, Ye mostra un intervento ai denti e afferma: “Ho speso tutti i soldi dello spot per questi nuovi denti, quindi ho dovuto girarlo con l’iPhone. Andate su Yeezy.com”.
Le reazioni dell’opinione pubblica
Le dichiarazioni di Kanye West hanno generato forti reazioni, tra cui quella dell’attore di Friends David Schwimmer, che ha chiesto provvedimenti contro il rapper per i suoi commenti filo-nazisti. Schwimmer ha criticato la mancanza di intervento da parte delle piattaforme social, sostenendo che “il silenzio è complicità”.
Dopo le sue affermazioni su X e il caos mediatico generato, l’account di Ye risulta disattivato. Non è ancora chiaro se sia stata una decisione autonoma o una misura presa dalla piattaforma. Del resto, considerando che lo stesso proprietario di X si è recentemente esibito in un saluto nazista, l’intera situazione appare decisamente ingarbugliata.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API