Kaspersky Lab ha condotto una ricerca incentrata sulla Digital Amnesia, ossia sulla possibilità di dimenticare le informazioni che abbiamo affidato ad un dispositivo digitale. Stando a quanto evidenziato dalla ricerca, il fatto di essere meno sovraccaricati di dati ci permette di avere nuove idee e pensare in modo creativo; il 55% degli intervistati ha infatti affermato che la propria creatività è inversamente proporzionale alla quantità di dati da memorizzare, anche se il 76% ritiene valga comunque la pensa conservare queste informazioni perché potrebbe aiutarli in futuro.
"La creatività si colloca nella nostra ‘working memory’ a breve termine, dove le informazioni vengono temporaneamente conservate per l’elaborazione, il ragionamento e l’apprendimento. – spiega il dottor Gorkan Ahmetoglu, docente di Business Psychology all'University College di Londra – La memoria di lavoro si avvale della conoscenza più profonda e sedimentata –vale a dire quella che abbiamo archiviato nella memoria a lungo termine – per trovare gli spunti che danno origine alla scintilla della creatività".
"L’utilizzo efficace dei dispositivi digitali – aggiunge Ahmetoglu – può facilitare la creatività individuale rendendo tutto più facile e preciso, permettendo la raccolta, l’archiviazione e l’integrazione della conoscenza". Non a caso infatti il 69% dei soggetti ha dichiarato che alcune delle migliori idee derivano da informazioni conservate nei propri dispositivi, senza contare che questi medesimi dati possono essere condivise in modo semplice e veloce con gli altri permettendo quindi di elaborare insieme nuove soluzione, potenziando così l'innovazione aziendale.
Per saperne di più potete scaricare la copia dello studio intitolato Digital Amnesia at Work – the risks and rewards of forgetting in business.