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I rischi per i dispositivi sanitari nel 2020: l’indagine Kaspersky

Kaspersky ha tirato le somme dello scenario informatico del 2020, concentrandosi sui rischi a cui sono soggetti gli ambienti sanitari e i dispositivi elettromedicali.

Secondo il Kaspersky Security Bulletin (KSB) In generale si prevede un aumento di attacchi verso strutture sanitarie nei paesi in via di sviluppo o aziende farmaceutiche impegnate nella ricerca. I principali rischi sono legati alla mancanza di consapevolezza sulle minacce legate ai processi di digitalizzazione e scarsa conoscenza dei principi basilari della sicurezza informatica da parte del personale.

Da WannaCry ad oggi

Dopo 2 anni dallo scoppio del ransomware WannaCry, che ha portato alla paralisi tante strutture mediche in tutto il mondo, Kaspersky ha rilevato attacchi simili anche nell’ultimo periodo.

Le motivazioni principali alla base di cyberattacchi rivolti a questo tipo di realtà sono due: la mancanza di consapevolezza sui possibili rischi legati ai processi di digitalizzazione e una scarsa conoscenza dei principi basilari della sicurezza informatica. Secondo l’azienda, infatti, solo un dipendente su 10 in posizioni dirigenziali ha mmesso di non essere a conoscenza dell’esistenza di una policy aziendale legata alla cybersecurity. Inoltre, un terzo delle figure intervistate (il 32%) non ha mai ricevuto alcuna formazione in tema di cybersecurity dalla propria
azienda. A peggiorare la situazione c’è anche la mancanza di standard di sicurezza legati al mondo dell’Internet of Things.

Yury Namestnikov, Head, Global Research and Analysis Team (GReAT) di Kaspersky, ha commentato: “Da Wannacry il settore sanitario sembra aver fatto passi in avanti in fatto di sicurezza: nel 2019, infatti, il numero di dispositivi medicali che hanno subito cyberattacchi – tra computer, server e apparecchiature mediche – è diminuito a livello globale. Le nostre statistiche mostrano una progressiva diminuizione nel numero di attacchi a computer e dispositivi medicali nel periodo compreso tra 2017 e 2019 e, fortunatamente, non abbiamo ancora rilevato cyberattacchi in-the-wild che prendono di mira dispositivi medicali impiantati (come, ad esempio, i neuro-stimolatori).

“La presenza di numerose vulnerabilità dal punto di vista della cybersecurity in questo tipo di dispositivi, però, ci dice che è solo questione di tempo. La creazione di network centralizzati per la gestione di device medicali indossabili e impiantabili (come gli stimolatori cardiaci) porterà all’emergere di nuove minacce: l’esistenza di un unico punto di accesso potrebbe portare a cyberattacchi diffusi verso tutti i pazienti che utilizzano i dispositivi legati alla stessa rete”.

Rischi sanitari: le previsioni di Kaspersky per il 2020

In merito al settore healthcare, per il 2020 Kaspersky prevede:

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