Vesuvio Pride: Orgoglio e inclusività per sconfiggere discriminazione e malaffare

“Io credo che l’amore ci salverà” cantava il buon Lucio Dalla. Quello stesso amore, che poi lo stesso non è mai, che secondo il Poeta “muove il Sole e l’altre stelle”. Quello che per i Beatles era “l’unica cosa di cui hai realmente bisogno”. In un periodo storico di guerra alle porte dell’Europa, di discriminazione e di haters da tastiera, che sia davvero l’amore la soluzione? Del resto comincia oggi il Pride Month, ed è per questo che ne abbiamo parlato con Pride Vesuvio Rainbow, organizzazione di volontariato campana attiva sul territorio dal 2014. Questa si muova nelle piazze, nelle scuole, e soprattutto in un territorio dal contesto sociale particolarmente complesso. L’amore quindi, ancora una volta, come risposta anche al malaffare, alla camorra in questo caso. Perchè se la discriminazione si batte con l’orgoglio, la criminalità può essere battuta con l’inclusività.

Vesuvio Pride riparte da Torre Annunziata questo sabato

L’Onda Pride campana riparte dalla città Torre Annunziata (NA), e lo farà questo sabato – 4 giugno 2022 – in concomitanza con le manifestazioni arcobaleno di Bergamo, Cremona, Cuneo, Monza e Pavia. Per rivendicare il diritto di amare liberamente. Per rivendicare il diritto di sentirsi sé stessi, abbandonando quel senso di vergogna imposto da convenzioni sociali obsolete, figlie di ideologie e retoriche partorite da esseri umani, ma che poco hanno a che fare con l’umanità stessa. Insomma, in una parola, orgoglio.

Questi sono i concetti cardine di Vesuvio Pride, che alle pendici del vulcano da ben 8 anni allarga la lotta non solo alle discriminazioni, ma anche alle mafie e al malaffare. Comprendendo forse quanto i due fenomeni siano in realtà correlati. Per comprendere a meglio il loro manifesto ne abbiamo parlato con Pina Cavaliere, tra le promotrici dell’evento di questo sabato.

“L’idea di portare il Pride a Torre Annunziata era nell’aria già dal 2020, poi a causa della pandemia tutto è slittato” ci spiega. “Dopotutto Pride significa orgoglio, e questa città ne ha bisogno. I cittadini vogliono sentirsi orgogliosi della propria città”.

Una battaglia che quindi porta la bandiera arcobaleno, ma non si limita solo a dare una voce alla comunità LGBT, anzi. “In questi anni di attivismo abbiamo sempre manifestato la volontà di contribuire, di fare la nostra parte” prosegue Pina Cavaliere. “Molti degli obiettivi che ci siamo prefissati sono stati raggiunti, mentre su tanti altri c’è ancora da lavorare. Siamo impegnati in vari progetti e parliamo tanto con i giovani e i bambini. Cerchiamo di spiegargli che la ” diversità” non è una malattia. Le nostre battaglie sociali non si limitano solo alla comunità LGBTQ+, bensì a tutte le rivendicazioni della dignità umana”.

Madrina della manifestazione di Torre Annunziata sarà Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, il Sindaco di Pagani (SA) assassinato nel 1980 dopo essersi opposto alle infiltrazioni camorristiche sull’assegnazione degli appalti edili dopo il terremoto in Irpinia. Sul sito ufficiale dell’associazione è possibile consultare il manifesto di Vesuvio Rainbow e il programma del Pride di Torre Annunziata previsto per questo sabato. Infine è possibile tenersi aggiornati tramite i canali social di Pride Vesuvio Rainbow.

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