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Bonus mobili: cos’è, a quali elettrodomestici si può applicare

La detrazione è del 50%

È, questo, un periodo di forti rincari, soprattutto per quanto riguarda le bollette di gas e luce.

Per arginare parzialmente gli aumenti, il governo ha varato tre Decreti aiuti, di cui vi abbiamo dato conto in diversi articoli.

Il risparmio energetico, va da sé, passa anche attraverso un utilizzo oculato dei nostri elettrodomestici. Oltre che dalla loro efficienza.

In questa direzione va il bonus mobili, proposto per il 2022 con una formula ad hoc, ma che proseguirà – seppur dimezzato, come vedremo – anche nel 2023 e 2024.

Scopriamo cos’è il bonus mobili, a chi è rivolto e quali elettrodomestici permette di acquistare a prezzo scontato.

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Cos’è il bonus mobili

Tutti i riferimenti al bonus mobili si trovano sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Il bonus mobili è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022.

Il tetto è quindi sceso rispetto al 2021, quando il bonus mobili poteva coprire sino a spese complessive di 16.000 euro.

E, come dicevamo, l’agevolazione sarà dimezzata nei due prossimi anni: nel 2023 e 2024 l’importo massimo di spesa sarà di 5.000 euro.

Da notare che la detrazione, sulla somma comprensiva di eventuali spese di trasporto e montaggio, va ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Chi può beneficiarne

Il bonus mobili è rivolto esclusivamente a chiunque acquisti entro il 31 dicembre 2024 mobili e grandi elettrodomestici nuovi, di determinate classi energetiche.

Per la precisione: classe non inferiore alla A per i forni, alla E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, infine classe non inferiore alla F per i frigoriferi e i congelatori.

Gli elettrodomestici dovranno essere dotati di etichetta energetica. “L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica.” Rientrano nella categoria i forni a microonde e i piani di cottura a induzione.

Per “grandi elettrodomestici” si intendono anche asciugatrici, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Si tratta di un bonus ristrutturazione: il richiedente deve infatti aver realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dell’elettrodomestico.

I mobili acquistabili

Nella misura rientra anche l’acquisto di mobili nuovi.

Quali? Lo spiega il sito dell’Agenzia delle entrate. “A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo”.

L’agevolazione

Sugli importi massimi che abbiamo già indicato (10.000 euro per il 2022, 5.000 euro per il 2023 e 2024) è possibile fruire di una detrazione del 50%.

L’importo è “riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.”

Ciò significa che chi esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al bonus mobili.

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Come pagare, quali documenti conservare

Per fruire del bonus mobili occorre pagare con modalità tracciabili: bonifico o carta di debito o credito. Nessuna agevolazione a chi paga con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate. Ma solo se la società che eroga il finanziamento paga il corrispettivo con modalità tracciabili e il contribuente tenga una copia della ricevuta del pagamento.

A tale proposito, i documenti da conservare sono l’attestazione del pagamento (ricevuta o documentazione di addebito sul conto corrente), e le fatture o gli scontrini di acquisto dei beni, con l’indicazione della natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Con queste modalità, si può richiedere il bonus mobili anche su acquisti effettuati all’estero.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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