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Keyble: il wearable made in Italy per pagamenti contactless e molto altro

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Keyble

Strumento per pagamenti contactless e per tenere sotto controllo alcuni parametri vitali, badge, firma digitale per SPID, generatore di password e altro ancora: tutto questo è Keyble, wearable prodotto in Italia da Flywallet.

Come da noi segnalato in un altro articolo, Keyble è stato presentato al CES 2021 e sarà disponibile sul mercato a partire dal prossimo autunno.

Scopriamo qualcosa in più su questo innovativo indossabile grazie a una chiacchierata telefonica con Lorenzo Frollini, fondatore e CEO della startup innovativa Flywallet.

Keyble: cos’è

Keyble è dunque un’indossabile capace di assommare in sé una serie di funzionalità che – è facile scommettere – saranno sempre più indispensabili in un futuro prossimo.

Grazie all’autenticazione attraverso l’impronta digitale, lo strumento garantisce la massima privacy e l’univoca corrispondenza tra l’oggetto e il suo fruitore.

Inoltre, Keyble può sganciarsi dal cinturino in dotazione e adattarsi a cinturini per orologi e bracciali. Ma veniamo alle sue funzionalità.

Cosa si può fare con Keyble

Keyble permette di riunire diversi ecosistemi in un unico wearable. Con lo strumento indossabile si potrà effettuare pagamenti contactless, monitorare e condividere alcuni parametri vitali, avere sotto controllo badge (di uffici, palestre eccetera) e carte fedeltà, accertare la propria identità online tramite login e password garantendo il massimo grado di sicurezza, pagare biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico.

Ma Keyble consente anche di aprire la porta di casa se abbinato a una serratura elettronica e aprire la portiera dell’automobile, e di adoperare la firma digitale dove richiesta da SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Intervista a Lorenzo Frollini

Abbiamo intervistato in esclusiva Lorenzo Frollini, CEO e fondatore di Flywallet. Che, prima di soffermarsi su alcune funzionalità del prodotto, stimolato da una mia domanda mi dice qualcosa in più sui tempi – e sui costi – di Keyble.

Keyble: tempi e costi

Il wearable di casa Flywallet, presentato al CES lo scorso gennaio, in estate sarà distribuito ad alcuni tester. Dopodiché sbarcherà sul mercato intorno a settembre, il suo costo si aggirerà sui 60-70 euro, e in un primo momento sarà verosimilmente distribuito a banche e aziende.

Intanto, la startup innovativa ha già ottenuto un primo importante traguardo: il finanziamento da parte di LBS Advisory & Investments S.r.l.

LBS, entrato nel capitale sociale con partecipazione di minoranza, aiuterà Flywallet nel lancio del prodotto sul mercato.

L’idea

Ma l’idea di Keyble risale al 2016, quando Frollini è andato a Londra a trovare l’amico e collaboratore Matteo Egidi. Lì non è stato difficile accorgersi quanto in Italia, a differenza della Gran Bretagna, la cultura dei pagamenti contactless non avesse (e non ha, aggiungiamo) ancora attecchito.

Prevedendo che in futuro le cose saranno destinate a cambiare anche da noi, al suo ritorno Lorenzo ha iniziato a pensare concretamente a un indossabile multifunzione, che permettesse tra l’altro di sostituire il denaro e le carte di pagamento.

Lo staff

Oggi l’idea si è concretizzata. Grazie anche allo staff di Flywallet, composto da una decina di collaboratori impegnati in diverse mansioni tra hardware e software. E con il prezioso supporto di Ely Rozenberg, vincitore del premio Best of the Best al Red Dot Award 2012, nella veste di Industrial designer.

Il doppio destinatario

Lorenzo Frollini mi spiega poi che il wearable è pensato per una doppia tipologia di destinatario. Uno è di certo l’utilizzatore finale, che potrà avere un cospicuo pacchetto di servizi racchiusi in un unico oggetto esteticamente gradevole da indossare. E del tutto sicuro e personale, grazie al riconoscimento attraverso l’impronta digitale.

Altro destinatario è però il mondo delle aziende, che potranno offrire servizi del tutto personalizzati ai propri clienti.

Developer: Unknown
Price: unknown

I dati biometrici

Frollini mi illustra infine una delle principali peculiarità di Keyble, che mira a elevarsi dall’utilizzo sportivo amatoriale di altri indossabili. Attraverso il tracciamento dell’ECG a una derivazione e alla rilevazione del battito cardiaco, infatti, dal 2022 il prodotto sarà considerato a tutti gli effetti un dispositivo medicale.

Anche in questo caso le possibilità di utilizzo sono due: da parte dei singoli utilizzatori per tenere sotto controllo il proprio stato di forma, e da società di digital health e assicurazioni per monitorare la salute degli utenti.

La sensazione è che quel viaggio a Londra del 2016 sia stato davvero propizio per Lorenzo Frollini.

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