Non si ferma l’ascesa social di Khaby Lame. Dopo aver letteralmente sbancato TikTok (il suo profilo è il terzo più seguito al mondo), l’influencer di Chivasso conquista anche Instagram, superando Chiara Ferragni e diventando l’italiano (in attesa di cittadinanza) più seguito sul social network di Mark Zuckerberg, con oltre 24 milioni di follower. Anche se il sorpasso era nell’aria da giorni, si tratta comunque di una notizia clamorosa per gli appassionati di dinamiche social, che identificano già da anni in Chiara Ferragni la regina del web nostrano.
Quella di Khaby Lame è una vera e propria favola social. Nato a Dakar, in Senegal, il 9 marzo del 2000, l’influencer si è trasferito in Italia con la famiglia ad appena un anno di età, seguendo il padre che aveva trovato lavoro nel nostro Paese. Cresciuto nelle case popolari, convivendo con i problemi che purtroppo affliggono gli immigrati in Italia, Khaby è riuscito a trovare lavoro, per poi perderlo all’inizio della pandemia.
Il ragazzo non si è però perso d’animo e ha cominciato una scalata prepotente sul social network più giovane di tutti, cioè TikTok, proponendo una serie di video senza parole ma tremendamente efficaci, con un’idea semplice alla base: prendere bonariamente in giro i vari video della piattaforma sulle soluzioni più fantasiose ai problemi con video altrettanto efficaci in cui Khaby propone la soluzione più facile al problema, concludendo il filmato con il suo ormai celeberrimo gesto con i palmi delle mani aperti, come a sottolineare l’elementarità di quanto proposto.
Khaby Lame supera Chiara Ferragni: è l’italiano più seguito su Instagram
Sfruttando l’algoritmo molto democratico di TikTok, che permette anche ai video di profili con pochi follower di finire fra quelli consigliati, nel giro di poche settimane Khaby Lame ha sbancato la piattaforma, diventando l’utente più chiacchierato di tutti e ottenendo l’attenzione di VIP del calibro di Mark Zuckerberg, Alessandro Del Piero e Will Smith. Il suo successo, basato non sulle parole ma sull’espressività e sulla naturalezza, ricalca quello raggiunto qualche anno fa dalla stessa Chiara Ferragni, con le stesse abilità anche se declinate in ambiti differenti.
La parabola di Khaby Lame, residente in Italia per 20 dei suoi 21 anni ma non ancora italiano per la nostra legge, ci sprona anche a una riflessione. Fra i tanti problemi dei social, uno fra tutti la facilità con cui è possibile diffondere odio e fake news, queste piattaforme riescono a volte anche a riparare a dei veri e propri torti, dando una cittadinanza digitale a chi, non per sua scelta, è impossibilitato ad averne una reale.
Lanciatissimo anche all’estero, Khaby si trova ora ad avere molte difficoltà a ottenere visti per l’estero, data la sua paradossale situazione burocratica. Eppure sui maxi schermi di Tokyo viene acclamato come tiktoker italiano. Come in molti altri casi, la speranza è che il digitale anticipi nuovamente l’analogico, spingendo l’elefantiaca burocrazia nostrana a porre rimedio alle nostre storture, permettendo così a questo nostro connazionale di rappresentarci ancora più facilmente all’estero.