Kirby ha ufficialmente compiuto trent’anni qualche giorno fa, ed in occasione del suo trentesimo anniversario ci sembra doveroso celebrare la pallina rosa più famosa di Nintendo ripercorrendone la storia delle sue origini. Per il trentesimo anniversario di Kirby quindi, andiamo a scoprire come il personaggio è stato creato e perché.
Kirby compie trent’anni: ecco la sua storia
Per comprender meglio le origini di Kirby bisogna capire prima da cosa deriva il suo nome, e no, non c’entrano in nessun modo gli aspirapolvere, nonostante i diversi punti in comune tra la creatura rose e un macchinario aspira tutto. Al contrario deriva tutto da una diatriba legale, di cui Nintendo ha dovuto occuparsi nel 1982 e che vede al centro della vicenda Donkey Kong.
In quel periodo la grande N si stava espandendo in America, e proprio qui gli Universal Studios hanno sporto denuncia alla società, dato che secondo loro, quest’ultima avrebbe plagiato il film King Kong per la creazione del videogioco di Donkey Kong. Ovviamente la casa di Kyoto non ci sta e porta gli studi in tribunale per difendere la propria causa.
A difendere Nintendo in questo contesto è stato l’avvocato Jhon Kirby, che grazie ad un impeccabile lavoro e al fatto che il tribunale americano aveva già in precedenza definito la storia di King Kong come di dominio pubblico, riuscì a vincere brillantemente la causa, mettendo la Unviersal nella condizione di dover pagare i danni a Nintendo.
Ed è proprio da questa vicenda che nasce il nome della pallina rosa, dato che Masahiro Sakurai, in parte per celebrare la bravura dell’avvocato, decise di battezzare il protagonista del prossimo grande frachise di Nintendo proprio con il suo nome, ovvero Kirby, anche se in realtà la scelta definitiva è avvenuta un po’ per caso e un per gioco.
L’avvento del franchise
Il nome originale di Kirby infatti doveva essere Brilla Popopo, ma l’azienda ha ritenuto che questo nome avrebbe avuto senso solo per il pubblico giapponese, anche con una certa lungimiranza e alla fine hanno ripiegato su Kirby principalmente per la sua musicalità gutturale, che faceva da contraltare alle sembianze del protagonista.
Stando a quanto dichiarato da Shigeru Miyamoto, il nome dell’avvocato è effettivamente saltato fuori durante la ricerca del nome definitivo di Kirby, ma non si tratterebbe in realtà che di un inside joke, anche perché John Kirby all’epoca è stato ricompensato dalla compagnia con una parcella invidiabile e una barca del valore di 30.000 dollari.
Nel 1992 il primo gioco di Kirby vide quindi finalmente la luce, innestandosi nell’immaginario collettivo collegato alla grande N. Da allora il franchise ha vissuto di grandi successi e finalmente sembra che Nintendo si sia deciso a riportalo in auge, svecchiandolo con Kirby e la Terra Perduta, che speriamo sia solo l’inizio di una nuova grande saga.
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