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La Francia ha multato TikTok per 5 milioni di euro per violazione della privacy

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L’autorità francese per la protezione dei dati (CNIL) ha multato TikTok per 5 milioni di euro, accusando la piattaforma cinese di violazione della privacy.

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TikTok e la violazione della privacy

In una dichiarazione ufficiale, il CNIL spiega che le motivazioni della sentenza riguardano specificatamente l’accettazione o il rifiuto dei cookie, in quanto:

Gli utenti di TikTok.com non possono rifiutare i cookie con la stessa facilità con cui li accettano e non sono informati in modo sufficientemente preciso sulle finalità dei diversi cookie“.

Le prime ispezioni da parte del CNIL risalirebbero a due anni fa, maggio 2020, terminate poi a giugno 2022. I controlli avrebbero riguardato solo il sito web di TikTok, tralasciando l’applicazione mobile. Sostanzialmente, sulla base delle constatazioni effettuate, l’autorità francese ha ritenuto che le società TikTok Information Technologies UK Limited (TikTok UK) e TikTok Technology Limited (TikTok Ireland) non abbiano rispettato gli obblighi previsti dall’articolo 82 della legge sulla protezione dei dati.

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Pertanto il CNIL ha multato la società per ben 5 milioni di euro, considerando le violazioni, il numero di persone interessate e le dozzine di comunicazioni precedenti atte a esortare la società a porre rimedio sulla possibilità di rifiutare semplicemente i cookie.

I guai per TikTok non sono finiti

Oltre al CNIL, anche l’Unione Europea ha ripreso l’app più famosa del mondo, intimando al CEO di TikTok, Shou Zi Chew, di rispettare le leggi europee. Inoltre sono in corso due nuove indagini sulla privacy guidate dall’autorità irlandese per la protezione dei dati.

Anche l’Italia sta tenendo d’occhio il celebre social, con il Copasir che lo scorso 8 gennaio ha aperto un’indagine conoscitiva per capire se potrebbero o meno esserci pericoli su possibili infiltrazioni da parte del governo cinese.

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Dopo gli Stati Uniti e il loro ban, TikTok è entrata ufficialmente nel mirino delle autorità europee.

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