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Fidanzata in affitto: com’è il film con Jennifer Lawrence

Fidanzata in affitto è al cinema dal 21 giugno.

Fra i filoni più sacrificati dai recenti stravolgimenti degli assetti distributivi e dai mutamenti sociali e culturali, c’è indubbiamente la commedia demenziale americana. Un sottogenere che affonda le proprie radici in un vero e proprio capolavoro come Animal House di John Landis (recentemente tornato in sala) fino ad arrivare ai vari American Pie, 40 anni vergine, Suxbad – Tre menti sopra il pelo e Molto incinta, che hanno in comune non solo il gusto per la risata più goliardica e sguaiata, ma anche un approccio estremamente libertino alla sessualità. In un panorama odierno particolarmente attento a queste tematiche, è abbastanza sorprendente l’arrivo in sala di Fidanzata in affitto (No Hard Feelings il titolo originale), con protagonista una spumeggiante Jennifer Lawrence alle prese con un rapporto decisamente fuori dagli schemi.

L’attrice già vincitrice dell’Oscar interpreta infatti l’intraprendente barista Maddie, disposta a tutto pur di non perdere la casa di famiglia a Montauk. Le sempre più esigue finanze della giovane la portano però al sequestro della sua auto, che per lei è anche una fondamentale seconda fonte di reddito come autista di Uber. Disperata per le crescenti difficoltà finanziarie, Maddie si imbatte in un curioso annuncio dei coniugi Becker (Laura Benanti e Matthew Broderick), in cerca di una ragazza matura e disinibita per smuovere il figlio Percy (Andrew Barth Feldman) prima dell’inizio del college. Il compito della sensuale Maddie è apparentemente molto semplice, ovvero fare perdere la verginità all’impacciato e inesperto Percy. La realtà però è ben diversa, in quanto il ragazzo predilige la connessione emotiva e sentimentale a quella fisica.

Fidanzata in affitto: Jennifer Lawrence al centro di una rom-com in bilico fra erotismo e scontro generazionale

Jennifer Lawrence si conferma attrice controcorrente e imprevedibile, prestandosi con generosità e abnegazione (anche nel ruolo di produttrice) a un racconto abbastanza scivoloso e non del tutto in linea con l’ideologia woke attualmente in voga. Grazie anche al prezioso sostegno in regia e sceneggiatura di Gene Stupnitsky (già dietro alla macchina da presa per alcuni episodi di The Office), la star hollywoodiana si carica letteralmente in spalla Fidanzata in affitto, diventandone al tempo stesso il traino comico, il baricentro sentimentale e il punto di vista morale.

A una prima parte più pruriginosa, tutta incentrata sul contrasto fra lo spregiudicato erotismo di Maddie e i sani principi di Percy, emblema della Generazione Z, fa seguito una fase centrale più profonda, in cui fra i due si instaura un rapporto sempre più forte e dolce. Niente di nuovo sotto il sole: la ragazza estroversa e dissoluta che scopre i pregi di un rapporto solido e duraturo, mentre al contrario il ragazzo più rigido e introverso impara lentamente a lasciarsi andare. Il principale merito di Fidanzata in affitto non è l’originalità, ma l’abilità di Gene Stupnitsky nel rielaborare un canovaccio ampiamente rodato, avvalendosi di una scrittura efficace e affilata.

La forza dei personali secondari

Fidanzata in affitto

Mentre Fidanzata in affitto ondeggia fra la commedia sexy e la più classica rom-com, Gene Stupnitsky mette in scena un vero e proprio scontro generazionale. Da una parte i millennial, più inclini al divertimento, al sesso e a un approccio pratico alla vita, ma allo stesso tempo eterni insoddisfatti, politicamente scorretti (emblematico il momento in cui Maddie viene accusata di omofobia per qualche parola fuori posto) e già considerati vecchi dalle generazioni successive; dall’altra la già citata Generazione Z, rappresentata da giovani inclusivi e attenti all’ambiente, più attratti dalla realtà virtuale che dal sesso («Ma scopare non va più di moda?», si chiede sconfortata Maddie) e con scarsa fiducia in se stessi.

Muovendosi lungo questa direttrice, Gene Stupnitsky arricchisce il racconto con diversi personaggi secondari, che anche con pochi minuti a disposizione si rivelano funzionali e ben caratterizzati. È questo il caso dei coniugi Becker, che si comportano esattamente all’opposto di James Woods e Kathleen Turner ne Il giardino delle vergini suicide pur essendo altrettanto inquietanti, dei veraci amici di Maddie e dell’apprensivo ex babysitter di Percy, preoccupato per i comportamenti del personaggio interpretato da Jennifer Lawrence. Un’ulteriore freccia all’arco di un film capace di partire da un soggetto estremamente semplice (un vero annuncio apparso su Craigslist) per poi allargarsi a macchia d’olio all’interno della società americana.

Fidanzata in affitto: conta o non conta?

Fidanzata in affitto

Fidanzata in affitto trova la giusta miscela fra erotismo, goliardia, romanticismo e riflessione, muovendosi con disinvoltura fra pomiciate e ragionamenti tutt’altro che scontati sulla gentrificazione. Nonostante l’impegno di Jennifer Lawrence (protagonista di una scena di nudo integrale), il sesso è sempre più raccontato che mostrato, ma Andrew Barth Feldman (giovane attore da tenere d’occhio) è abile a trasmettere l’imbarazzo misto a curiosità tipico delle prime esperienze erotiche e a fare da spalla comica alla sua più celebre collega, sempre più poliedrica e versatile.

Fra equivoci, rivelazioni, ribaltamenti di ruoli e svolte abbastanza prevedibili, si arriva a un epilogo sorprendentemente riuscito, che pur facendo emergere una morale netta e cristallina riesce a evitare le trappole della retorica, del buonismo e della noia. La ciliegina sulla torta di un progetto coraggioso e spericolato, che per diversi motivi sembra costantemente nel posto peggiore nel momento più sbagliato, ma nonostante ciò riesce nel non facile intento di intrattenere con intelligenza ma senza intellettualismi. Mentre scorrono i titoli di coda, resta la sensazione di esserci finalmente riconciliati con una commedia scorretta e spigolosa che mancava da troppi anni nel panorama mainstream, e al contempo è inevitabile cercare una risposta al vero e proprio tormentone di Fidanzata in affitto: conta o non conta?

Fidanzata in affitto

Fidanzata in affitto è in programmazione nelle sale italiane dal 21 giugno, distribuito da Eagle Pictures.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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