Site icon Techprincess

Trending on Streaming: La società della neve è potente, necessario, non imperdibile

Trending on Streaming: La società della neve è potente, necessario, non imperdibile thumbnail

In questi primi giorni dell’anno, mentre gli ultimi ritornano a scuola o al lavoro dopo le feste, c’è una rumorosa assenza di grandi titoli in streaming. Sono pochi che cercano di sfruttare questa atmosfera ancora sonnacchiosa, dove magari si è più disposti a fare una serata sul divano con un bel film o una serie TV fino a tardi. Fra questi però spicca La società della neve, in cima alla classifica dei più visti su Netflix mentre scriviamo questo pezzo e per questo degno protagonista del nuovo appuntamento con Trending on Streaming. Vediamo insieme di che si tratta e se può essere una buona scelta da accompagnare a divano e tisana.

La società della neve racconta una storia memorabile

Siamo negli anni ’70. La squadra uruguayana di rugby degli Old Christians sta volando verso il Cile, attraversando le Ande. Un tratto dove gli aerei devono stare molto attenti, perché l’incontro di diverse correnti aeree crea vortici pericolosissimi. E come da copione, qualcosa va effettivamente storto.

Quale che sia il motivo, se disattenzione del pilota o problemi tecnici dalla partenza, non è importante. L’aereo precipita sulle montagne, con il suo carico di 40 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio. Numeri che fin da subito si riducono, dato che l’impatto stesso ha fatto diverse vittime.

A questo punto però inizia la sfida. I soccorsi sono sicuramente già in azione, ma per farsi salvare bisogna rimanere in vita. Tra le cime delle ande, circondati dalla fredda neve, travolti dalle tormente e con una quantità di provviste estremamente limitata. Il tutto senza perdersi d’animo e continuare a credere nelle proprie possibilità.

Ne nasce una delle storie più potenti di sempre. Il racconto di un gruppo di ragazzi (quasi tutti sono poco più che ventenni) che si tiene strettamente attaccato alla vita, cercando giorno dopo giorno una soluzione nuova per non cedere alle difficoltà. Una sfida con la montagna, con la sorte e con le proprie forze, tutto per riuscire a tornare a casa.

Un film che è davvero necessario

Per il pubblico italiano (ma forse internazionale in generale) non è semplice capire cosa rappresenti la storia dei sopravvissuti delle Ande. Solo sbirciando tra i commenti sul web ci si può rendere conto di quanto sia profondo il segno lasciato nella popolazione uruguayana e cilena da quella vicenda. Se per noi è solo un racconto emozionante, per gli abitanti di quelle terre è un ricordo fondamentale.

Per questo potremmo davvero definire La società della neve un film necessario. Non nella solita pigra accezione che ha preso questo termine, per opere che devono insegnare qualcosa alla società però. Non è una pellicola che tocca un nervo scoperto o ci vuole far riflettere sul presente. Semplicemente però è giusto che esista un film che racconti quella storia in spagnolo e con una produzione di quei Paesi (al di là della presenza della Spagna).

A qualcuno infatti il breve riassunto qui sopra avrà probabilmente ricordato un’altra pellicola. Stiamo parlando di Alive – Sopravvissuti del 1993, un piccolo classico del genere. È una delle opere di maggior successo finora che hanno adattato quella vicenda, fra le tante che sono state realizzate. Ed è importante vedere che in questo elenco compaia anche un film che ha le sue radici proprio lì dove la storia è accaduta.

La società della neve arriva però tardi

Il problema però è che questa versione soffre proprio il gran numero di precedenti. Un elenco che comprende non solo le effettive trasposizioni della storia delle Ande, ma virtualmente tutti i survival che abbiamo visto negli ultimi 50 anni.

Le tappe sono ormai consolidate, almeno in uno schema generale. Abbiamo già un’idea abbastanza precisa di ciò che succederà, dei possibili tentativi che i sopravvissuti faranno per salvarsi e di come si concluderà il tutto. Proprio la fedeltà storica impedisce poi di trovare escamotage drammatici per ravvivare la formula. Una formula che in parte si è costruita proprio su quella vicenda, paradossalmente.

Il tutto poi è depotenziato dal fatto che La società della neve non cerca mai davvero di farci affezionare ai suoi personaggi. Non li conosciamo davvero a fondo prima dello schianto e per quanto cerchino di ritagliarsi un’identità passano come una massa unica. Facciamo il tifo per tutti loro chiaramente, ma nessuno di loro è davvero memorabile preso singolarmente.

La società della neve è quindi un film che è importante esista, ma che al di fuori di una nicchia che ha già un legame con la storia, non riesce davvero a creare una connessione. È un prodotto interessante per far passare una serata, tanto quanto il suo predecessore con Ethan Hawke ha fatto la fortuna dei palinsesti televisivi in passato, ma non va oltre. Certo, se c’è un film che vi farà venire voglia di stare in casa, con una coperta calda e una tisana bollente è sicuramente La società della neve, ma non per i motivi giusti.

La società della neve
  • Vierci, Pablo (Autore)

Ultimo aggiornamento 2024-09-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

Exit mobile version