In Cina sta per vedere la luce una rivale di Wikipedia: la "Chinese Encyclopaedia" sarà infatti la prima risorsa online del paese dedicata a "tutto". Il progetto, a differenza di Wikipedia, sarà scritto da 20.000 studenti selezionati da vari istituti scolastici.
L'enciclopedia digitale sarà grande come la versione cinese di Wikipedia ed il doppio dell'Encyclopaedia Britannica, verrà pubblicata online nel 2018 con più di 30.000 voci, ciascuna lunga circa 1000 parole.
Patrick Poon, ricercatore presso Amnesty International, ha espresso alcuni dubbi sulla natura "chiusa" del progetto: "Wikipedia permette a tutti gli utenti di mettersi alla prova e modificare le informazioni di ogni voce, creare questa enciclopedia relativamente chiusa, che si aggiunge al Grande Firewall, priva ancora di più la popolazione cinese del libero accesso alle informazioni. Questo è un esempio di come la Cina tenti di creare una sua versione degli avvenimenti, specialmente quelli avvenuti nella Cina contemporanea".
Wikipedia è generalmente accessibile anche attraverso il firewall cinese, che blocca i siti ritenuti spiacevoli dal governo, la differenza è che vengono bloccate tutte le pagine relative a problemi politici. Maya Wang, ricercatrice cinese di Human Rights Watch, spiega che la Cina è solita manipolare le informazioni per guadagnare il favore delle persone ed afferma: "Creare un'enciclopedia online è in linea con la pratica del governo cinese di costruire un mondo digitale parallelo, nel quale informazioni e piattaforme censurate sono libere di prosperare, mentre le controparti libere sono bandite".
Gli studenti che lavorano all'enciclopedia invece, ne difendono il valore in quanto strumento d'informazione. Secondo l'editor-in-chief Yang Muzhi, la Chinese Encyclopaedia, sarà la "Grande muraglia cinese della cultura", il tutto nello spirito di rispettare la storia ed affrontare il futuro.