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Tim ha iniziato lo spegnimento del 3G. Chi deve cambiare telefono o sim

Ecco chi deve cambiare telefono o scheda

Siamo stati informati in maniera piuttosto esaustiva sul passaggio al nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre.

Un po’ più sotto silenzio è invece passato un altro cambiamento non meno epocale, anche dal punto di vista simbolico. E cioè il progressivo spegnimento del 3G. Peraltro i due passaggi sono legati, perché le frequenze del digitale che saranno liberate – quelle in 700 MHz – serviranno proprio per la tecnologia deputata a farci dire addio al 3G, e cioè il 5G.

Ve ne avevamo parlato in un articolo a gennaio. Ma ora siamo entrati nel vivo della questione, perché lo spegnimento del 3G è iniziato proprio nei primi giorni di aprile.

Vediamo anzitutto in cosa consiste la progressiva dismissione della rete 3G da parte di Tim. E scopriamo poi, ribadendo il nostro vademecum, quali sono gli utenti che dovranno (anzi, che devono già) sostituire il proprio smartphone o la propria sim.

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Lo spegnimento della rete 3G

In una nota apparsa sul sito ufficiale già il 25 novembre dello scorso anno, Tim ha illustrato i motivi alla base del progressivo spegnimento della rete 3G.

Leggiamo che “Tim, nel processo di innovazione e sviluppo della propria rete mobile, per offrire alla propria clientela servizi di qualità sempre più elevata, ha avviato la progressiva dismissione della rete 3G, a favore delle più performanti reti 4G e 5G.”

Inoltre, prosegue la nota, “la chiusura della rete 3G consentirà a TIM di concentrare gli investimenti sulle tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico e più performanti in termini di qualità dei servizi offerti ai propri clienti.

Le reti 4G e 5G, potenziate con i continui investimenti in innovazione tecnologica, consentiranno ai clienti TIM di accedere ad un’esperienza d’uso sempre più coinvolgente ed immersiva, anche nella fruizione di video in streaming, come quelli disponibili nelle offerte che uniscono i contenuti di TIMVISION con quelli di DAZN, Infinity+, Disney+ e Netflix”.

Il via ad aprile

La nota di Tim, rispetto a quanto avevamo riportato a gennaio, è stata aggiornata. Perché ora non solo campeggia ancora l’informazione per cui il processo di spegnimento della rete è stato avviato ad aprile. Ma è stato inserito un link con cui gli utenti possono verificare quando la rete 3G sarà dismessa nel proprio comune di residenza.

Dopo una prima ricerca per regione, si potrà scaricare la lista di tutti i comuni in pdf.

Lo swtich off durerà sino a giugno, e nel mese di aprile riguarderà più di 1.500 comuni. E non coinvolgerà solo Tim, ma anche gli operatori virtuali che ne sfruttano le reti, come Fastweb, Tiscali e CoopVoce.

Gli utenti coinvolti

Tre le tipologie di utenti interessate dallo spegnimento del 3G: chi ha un telefono 3G, uno smartphone 4G di prima generazione o una sim con meno di 128K.

Vediamo cosa accade a ciascuna delle tre categorie di utenti.

Possessori di telefono 3G

Per loro il discorso è più semplice. Gli apparecchi che non supportano il 4G potranno solo tornare alla rete 2G, quella che utilizzavamo negli anni Novanta del secolo scorso. Sarà possibile telefonare e inviare SMS, ma la navigazione su Internet sarà decisamente lenta e limitata.

Possessori di smartphone 4G di prima generazione

A loro, Tim ha già inviato la seguente comunicazione: “Gentile cliente, da aprile 2022, Tim avvierà il progressivo spegnimento della rete 3G, che sarà sostituita dalle tecnologie 4G e 5G. Poiché il tuo smartphone non supporta le chiamate con le nuove tecnologie, in assenza di rete 3G, userai la rete 2G per telefonare e inviare sms, ma non potrà più navigare contemporaneamente in Internet sulla rete 4G. Per fruire al meglio della qualità della rete Tim, ti suggeriamo di valutare la sostituzione del vecchio smartphone”.

Più precisamente, i telefoni che non supportano la tecnologia VoLTE (Voce su LTE, che permette di telefonare sulla rete 4G o 5G) potranno navigare in 4G, ma per telefonare e inviare sms dovranno spostarsi in 2G. E non si potrà telefonare e navigare contemporaneamente.

Ma come verificare la compatibilità del proprio smartphone con la tecnologia VoLTE? Basterà controllare, durante una chiamata voce, se appare ancora l’icona con il simbolo 4G o 5G.

Per i telefoni messi in commercio prima del 2020, il servizio VoLTE è indicato da un’icona in alto a destra del display. Se non c’è, va comunque verificato nelle impostazioni se il servizio VoLTE è stato correttamente abilitato.

Possessori di sim con meno di 128K

Chi ha una sim con capacità inferiore a 128k potrà ancora telefonare e inviare sms sfruttando la rete 2G, ma la navigazione in rete sarà precaria.

La sim potrà essere sostituita nei centri Tim. L’operazione ha un costo di 15 euro, che però verranno rimborsati entro 24 ore sul credito della nuova scheda.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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