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La recensione di Final Fantasy XVI: una nuova travolgente avventura

Nel mondo dei videogiochi, la saga di Final Fantasy è un vero e proprio caposaldo; uno dei quei franchise immortali che da decenni contribuisce all’evoluzione del mondo del gaming. Ora, dopo oltre 35 anni, Square Enix ci prova ancora con il lancio del nuovo e attesissimo Final Fantasy XVI e questa è la sua recensione (ovviamente senza spoiler!).

Che abbiate o meno superato il cambio di rotta della saga, avvicinatasi sempre più al genere action, l’hype che ha accompagnato il sedicesimo capitolo di Final Fantasy è innegabile. Sin dal suo annuncio trailer, personaggi e ambientazione promettevano un’altra intrigante storia dalle sfumature dark-medievali.

Le aspettative sono state attese? Partiamo con ordine!

La nostra recensione di Final Fantasy XVI

Final Fantasy XVI è ambientato nel mondo di Valisthea conteso tra sei nazioni. Centro nevralgico del potere degli stati e del mondo, sono i cristalli, fonte inesauribile di energia e magia. Questa colpisce alcuni essere umani che diventano “Portatori“, in grado di adoperare i cristalli per generare acqua, riscaldare, curare i feriti e così via. A questi si affiancano gli Eikon, misteriose creature magiche in grado di brandire gli elementi e manifestarsi nel corpo di alcuni prescelti chiamati “Dominatori“. Shiva, Ifrit e Fenice sono solo alcune delle creature che abitano questo mondo e che sono in grado di alterarne la storia.

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In questo capitolo, il protagonista è Clive Rosfield, principe del regno di Rosaria e protettore del fratello minore Joshua, dominatore dell’Eikon della Fenice. Il potere di un dominatore richiede grandi capacità fisiche e mentali per controllarlo poiché, se in possesso delle mani sbagliate, potrebbe alterare gli equilibri dei regni. Ed è proprio un conflitto che trasformerà la vita di Clive e della sua famiglia e che lo obbligherà a intraprendere un viaggio guidato dalla voglia di vendetta e di scoperta dei misteri dei regni.

Gli intrighi politici sono solo la punta dell’iceberg sotto la quale si celano misteri ancora più oscuri e pericolosi che rischiano di distruggere il mondo di Clive. Un violento flagello si sta infatti riversando sulle terre, alterandole e marcendole e costringendo i regni a cercare nuovi territori conquistandoli ai nemici. Clive si troverà in mezzo a questo scenario geo-politico complicato e nel mentre, dovrà cercare di scoprire una scomoda verità sul suo passato e sulla sua vera natura.

Un “nuovo” Final Fantasy

Final Fantasy XVI UI

Come probabilmente saprete, anche questo Final Fantasy introduce una storia, un mondo di gioco e personaggi inediti condividendo con il franchise alcuni elementi come i mostri, gli Eikon (chiamati in altri capitoli Eoni, Guardian Force e così via) e poco altro. Oltre ad una nuova trama più che intrigante, Final Fantasy XVI apporta tanti cambiamenti rispetto ai capitoli precedenti introducendo interessanti novità e tornando indietro rispetto ad alcune innovazioni. Perdiamo infatti l’Open World del precedente capitolo preferito a una linearità maggiore.

Final Fantasy XVI map
Esempio di una mappa locale

Tornano anche delle meccaniche action, sempre più protagoniste dove sfrutteremo le abilità e i poteri di Clive per attaccare ripetutamente i nemici. Oltre ad attacchi con la spada avremo infatti a disposizione magie a distanza e poteri elementali datici dagli Eikon. A questi sono legati differenti abilità che aumenteranno di varietà e potenza andando avanti nel gioco e presentano caratteristiche ed effetti devastanti.

Nemici, così come anche villaggi, NPC e oggetti, sono sparsi nelle varie aree. Potremmo selezionarle dal menù principale su una grande mappa che evidenzia punti di interesse particolari che fungono anche da viaggio rapido. Da qui entreremo nelle mappe di gioco vere e proprie per esplorare, superare le missioni, eliminare i nemici e guadagnare punti esperienza.

Il sacrificato elemento GDR

Final Fantasy XVI recensione

La frenetica azione di gioco si è rivelata molto più interessante di quanto non sembrasse nella nostra anteprima di Final Fantasy XVI, confermando allo stesso tempi i dubbi che nutrivamo. Come anticipato, Final Fantasy XVI  punta su un gameplay ancora più action rispetto ai precedenti capitoli. Attacchi corpo a corpo, magici a distanza, dash, schivate, parate e abilità speciali si alternano a una velocità quasi esagerata regalandoci sì uno spettacolo scenico senza pari ma a discapito di una strategia pressoché inesistente. Una volta scoperta la combo più potente, farete quella per tutto il resto del gioco. La situazione migliora e si movimenta andando avanti nella storia quando Clive entrerà in possesso di nuove e affascinanti abilità ma la componente action manterrà la sua martellante centralità.

Questa purtroppo andrà a eliminare alcuni degli elementi dei giochi di ruolo (GDR) che speravamo di incontrare. Le caratteristiche di Clive (Vita, Attacco, Difesa, Vacillamento, Forza, Vitalità e Volontà) non possono essere modificate in alcun modo se non aumentando di livello o attraverso l’equipaggiamento. Quest’ultimo si divide in sei elementi: Arma, Cintura, Avambracci e tre slot per gli accessori. Ogni oggetto può migliorare le caratteristiche di Clive e offrire buff interessanti per potenziare determinati attacchi o elementi magici. Inoltre perdiamo anche il concetto di “Party” e i nostri compagni saranno semplicemente delle pedine controllate dall’IA senza nessuna possibilità di personalizzazione.,

Più interessante e stimolante e invece il sistema di esperienza e livellamento. Come ogni GDR che si rispetti, una volta guadagnati abbastanza punti esperienza aumenteremo di livello ma questo garantirà “solo” un miglioramento delle statistiche, non punti abilità. Questi vengono infatti calcolati separatamente alla fine di ogni duello o missione e una volta spesi, possono essere restituiti nel caso in cui decidiamo di cambiare il nostro stile di gioco (succederà spessissimo). A questi poi si aggiungeranno altri “punti” da raccogliere ed elementi da sviluppare che vi lasceremo scoprire da soli!

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  • Scontri titanici - Quando i Dominanti rivali si scontrano, ne derivano epiche battaglie tra i loro Eikon!
  • Azione Eikonica - Clive può sfruttare i poteri di più Eikon in battaglie a rotta di collo per offrire un combattimento...
  • Un’oscura storia fantasy - Scopri una narrazione grintosa e matura intrisa di realismo.

Un mondo vivace da esplorare

Final Fantasy XVI recensione

Non preoccupatevi, di occasioni per fare esperienza ne avremo a bizzeffe. Il mondo di Valisthea è ricco di opportunità, mostri e missioni da completare. Oltre alla storia principale, che vi terrà incollati allo schermo per circa 40, non mancano bestie da cacciare, luoghi da esplorare e missioni secondarie da completare. Queste sono molto varie ma non riescono a mantenere uno standard continuo; abbiamo dalle classiche (e noiose) missioni con campi di raccolto da liberare dai nemici a quelle più intriganti e complesse che aggiungono elementi secondari alla trama. Tra queste troviamo anche delle missioni (segnate da un simbolo +) che apportano un reale vantaggio al gameplay come una nuova armatura o un potenziamento delle pozioni curative.

Questo ci “invita” a compiere quante più missioni possibili ed esplorare contemporaneamente i vari regni. Ed è proprio qui che risiede il punto forte di questo Final Fantasy XVI, il mondo di gioco. Questo capitolo ha rispettato appieno le intenzioni degli sviluppatori di offrire un’ambientazione medievale a tematiche dark. Dimenticatevi macchine stravaganti o elementi futuristici, personaggi mattacchioni e battutine sagaci. Questo Final Fantasy ha voglia di raccontare una storia cupa e matura con la crudeltà che solo il tema medievaleggiante sa regalarci.

Inutile dire che l’attrazione principale di questo capitolo è la storia. Avvincente, misteriosa, piena di colpi di scena e intrighi che ci ha coinvolti come pochi giochi sono riusciti a fare negli ultimi anni. Complici anche un set di personaggi principali, secondari e nemici, davvero ben realizzato che riescono, in una manciata di minuti, a indentificarsi e rimanere impressi nella memoria.

Lato tecnico

Final Fantasy Eikons

Dal punto di vista tecnico, non possiamo che elogiare il lavoro fatto da Square Enix e dall’Engine sviluppato da Creative Business Unit III. Ogni cosa è al suo posto, animazioni, ombre e luci (più ombre) e particelle sono esattamente dove devono stare e contribuiscono a garantire un grado di coinvolgimento altissimo.

Su PlayStation 5, che ricordiamo essere la console esclusiva di Final Fantasy XVI almeno per il primo semestre, troviamo le classiche modalità grafiche specifiche per le prestazioni, favorendo il frame rate o specifiche per la grafica. Per la maggior parte del gioco, abbiamo giocato la migliore qualità grafica a “discapito” dei frame rate, ma anche con questa impostazione non abbiamo mai notato cali pesanti di FPS neanche durante le sequenze action più esagerate (che non mancano).

Per quanto riguarda la colonna sonora, composta da Masayoshi Soken, non siamo riusciti a trovare tracce particolarmente coinvolgenti. Non fraintendeteci, veder lottare i giganteschi Eikon tra di loro mentre una musica epica con tanto di simil-canti gregoriani in sottofondo, è stato davvero intrigante, ma quell’impatto che solitamente hanno le colonne sonore di Final Fantasy, non l’abbiamo percepito.

Il primo Final Fantasy doppiato in italiano

Un grande elogio va fatto invece per il doppiaggio in italiano. Final Fantasy XVI è infatti il primo capitolo dell’intera sega ad avere un doppiaggio in italiano di quasi tutti i dialoghi presenti. Come primo “esperimento” per il franchise, è più che riuscito e a nostra avviso, ha contribuito a creare quel grado di coinvolgimento della storia che rende prezioso questo Final Fantasy.

La recensione di Final Fantasy XVI in breve

Arrivati a questo punto della recensione, avrete capito che Final Fantasy XVI ci ha stregati. Anche se il gameplay action non è stato dei più stimolanti, scorre benissimo insieme alla trama offrendo un buon equilibrio tra parti di gameplay e cinematiche.

Siamo consapevoli che un approccio così fortemente incentrato all’azione potrebbe allontanare i fan più maturi del franchise che hanno ancora a cuore quell’adorabile barra di ricarica del turno (siamo con voi); Final Fantasy però ha rappresentato e continua a rappresentare un’incredibile fonte di storie, avvincenti, incredibili che pochi sanno realizzare. Final Fantasy XVI mantiene vivo quello spirito ed è pronto a emozionarvi ancora.

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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