Terrorismo e metaverso, la preoccupazione della UE

Grande preoccupazione per la UE nei confronti del metaverso, che potrebbe diventare un luogo in cui si riuniscono le organizzazioni terroristiche come l’Isis. A segnare questo stato di paura è documento interno dell’agenza anti-terrorismo, riportato direttamente da EuObserver. Andiamo allora a scoprire cosa ha destato tanta preoccupazione per il binomio metaverso-terrorismo.

Metaverso e terrorismo: la UE si rivela preoccupata

“La creazione di un califfato virtuale o di un campo di addestramento dell’Isis è uno dei rischi legati a questo nuovo mondo“. Così si legge nel documento dell’agenzia anti-terrorismo della UE, preoccupata che la realtà virtuale possa diventare uno spazio in cui le organizzazioni pianificano atti di terrorismo. Qualcosa di grosso e simile agli attacchi allo stadio nazionale e al Bataclan di Parigi del 2015, dove hanno perso la vita ben 137 persone. Tra l’altro, il finanziamento decentralizzato delle criptovalute potrebbe agevolare non poco l’interesse delle organizzazioni, rendendo di fatto il binomio metaverso-terrorismo molto pericoloso.

Dal canto suo, l’Europol si è messa all’opera per cercare di reprimere di questi criminali nella realtà virtuale. D’altronde, non c’è soltanto la preoccupazione per la pianificazione di atti terroristici, ma anche quella per il reclutamento di giovani. “Le organizzazioni estremiste potrebbero creare spazi nel Metaverso dove diffondere liberamente disinformazione e discorsi di odio e dove il rifiuto della democrazia riunisce le persone “, si legge nel documento su EuObserver. Cominciano quindi a trapelare i lati oscuri del meraviglioso mondo virtuale. Vediamo ora come si muoverà l’Unione Europea per risolvere la questione.

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