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La recensione di Let’s School: pronti a diventare Preside di una scuola?

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Il momento di sfogare tutte le frustrazioni provate ai tempi delle scuole è arrivato. Il momento di prendere nelle nostre mani il destino di una scuola è arrivato. Insomma, Let’s School è arrivato! Si tratta del nuovo gestionale di Pathea Games, software house conosciuta per My Time At Portia, che ci permette di gestire la scuola dei nostri sogni. Con uno stile grafico retrò, tante strutture da costruire e parametri da tenere in considerazione, questo titolo vuole dare nuova linfa al genere dei gestionali, ci sarà riuscito? Scopriamolo in questa recensione di Let’s School

La recensione di Let’s School: “Quest’anno ci sono gli esami!

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Ambientato in una cittadina rurale e con un forte richiamo al fascino dei paesini del Giappone, Let’s School ci permetterà di costruire e gestire una scuola e i suoi studenti. Ci verrà infatti affidato un istituto scolastico in rovina, che dovremo ricostruire, gestirlo e trasformandolo alla fine in un centro di eccellenza. Per farlo sarà necessario attirare studenti, assumere personale, creare corsi, gestire il denaro, progettare l’edificio e mantenere la disciplina tra i ragazzi abbastanza a lungo da fargli superare gli esami e alzare così il livello di prestigio della scuola.

Per reclutare studenti da diverse cittadine, sarà necessario aprire nuovi centri di ammissione man mano che il gioco avanza e costruire le strutture necessarie per soddisfare tutte le necessità di studenti e dello staff. Entrambi hanno infatti delle proprie caratteristiche, esigenze e doveri e dovremo mantenerli felici per riuscire a cogliere i risultati del loro studio/lavoro e diventare la migliore scuola dello stato.

Developer: Pathea Games
Price: 18,99 €

“Ma voi a casa vostra fate così?!”

Per mantenere studenti e docenti felici e operativi è necessario offrire loro le strutture giuste per operare al meglio. La costruzione è un elemento centrale di Let’s School. Gli edifici rappresentano la capacità di gestire le sfide che ogni semestre presenterà. Inizieremo con una struttura fatiscente (che funge anche da tutorial); un misero insieme di corridoi e strutture in legno rovinato che dovrà essere ampliato e restaurato.

Tra aule, bagni, stanze dei professori, cucine, sale di ricerca e così via, il numero di strutture da costruire è abbastanza ampio e sarà necessaria un’attenta programmazione per riuscire a sfruttare tutto lo spazio che la scuola offre. A queste si aggiungono anche le decorazioni, fondamentali per mantenere staff e studenti felici e migliorare le loro prestazioni. Elementi come alberi, poster, fontane d’acqua e cestini svolgono una funzione più marginale rispetto a un laboratorio di ricerca, ma altrettanto importante per mantenere la scuola in ordine. Tutto ha un’influenza evidente sull’ambiente scolastico generale.

“Se state attenti in classe, poi dovete studiare la metà!”

Sicuramente la meccanica centrale del gioco è quella delle lezioni, dei voti degli studenti e dei semestri da superare. Con il successo dei risultati degli studenti, migliorerà il prestigio della scuola e con esso le entrate economiche e con esse, beh, tutto il resto. Ma il compito (Capita?? Compito!) non sarà facile. Dovremo infatti gestire le lezioni degli studenti del primo, secondo e terzo anno in semestri e stare al passo con i tempi per fornirgli corsi sempre più avanzati.

Per questo dovremo ricercare nuove lezioni e fornire corsi di aggiornamento agli insegnanti per specializzarli sempre di più. Dal loro successo dipenderà inevitabilmente il successo di ogni studente. Questo aumenta notevolmente la difficoltà del gioco che vi offrirà un grado di sfida davvero notevole tra lezioni da seguire, ricerche da effettuare, studenti da far studiare, bulletti da punire e ovviamente i terremoti. Eh si, in Let’s School la nostra pagella di matematica non è l’unico disastro che potremo incontrare. Possono infatti verificarsi incendi e terremoti e dovremo mettere in sicurezza i nostri amati studenti prima della calamità.

“Guardate il vostro foglio, non copiate!”

A questo punto della recensione, i giocatori più veterani avranno sicuramente notato delle somiglianze tra Let’s School ed altri giochi del genere, primi tra tutti la serie di Two Point di SEGA. E si, avete ragione.

Let’s School si ispira indubbiamente alle meccaniche di questi titoli ma fortunatamente riesce a farlo sviluppando un linguaggio e uno stile tutto suo, a partire dalla grafica. Siamo ben lontani dal clima folle e colorato dei Two Point; i colori vivaci di Two Point vengono attenuati in toni caldi autunnali e sfumature pastello chiare. Il design dei personaggi sembra volutamente squadrato così come anche le texture degli edifici, lasciati volutamente “grezze”.

Sebbene questa scelta possa far storcere il naso a qualche giocatore abituato oramai a grafiche ben più importanti, a noi ci è piaciuto e ci ha ricordato che i gestionali preferiscono concentrarsi su altre caratteristiche. C’è da dire però che la stessa semplicità grafica la troviamo nella UI del gioco, cosa che avremmo volentieri evitato. Prima di prendere la mano su dove si trovano le varie categorie e come muoversi nei menù ci potrebbe volere un po’ troppo tempo.

La recensione di Let’s School in breve

Le potenzialità di Let’s School sono ottime e non hanno nulla da invidiare ai grandi titolo del genere gestionale. La natura del gioco fa si che novità, aggiornamenti ed eventuali espansioni possano espanderlo ulteriormente in modi sempre più avvincenti. Durante la stesura di questa recensione, infatti, un aggiornamento gratuito (New Semester) ha introdotto gli eventi e i club scolastici oltre a nuove mappe e oggetti.

La forza di Let’s School sta proprio nella grande quantità di elementi da tenere sotto controllo che tireranno fuori quella voglia di organizzare e gestire luoghi e persone che fa impazzire noi appassionati del genere.

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