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Echo Combat: la nostra prova dello shooter VR di Ready At Dawn

I primi 15 minuti con Echo Combat sono stati un vero incubo. La gravità zero dei ragazzi di Ready At Dawn ha infatti complicato parecchio le prime fasi di gioco: bisogna abituarsi all'idea di fluttuare nell'aria, è necessario capire come spostarsi velocemente ed è fondamentale imparare a dosare i razzi così da rendere i movimenti un po' più precisi. Una volta capito tutto questo – un'operazione che ha richiesto un buon quarto d'ora ed un po' di nausea – inizia il divertimento.

Proteggete il carico!

Partiamo dalle basi: Echo Combat è uno shooter multiplayer interamente dedicato alla realtà virtuale. Le basi sono quelle già gettate da Ready At Dawn con Echo Arena e Lone Echo, due titoli VR usciti lo scorso anno. Ci troviamo quindi in un ambiente privo di gravità, dove per muoversi è necessario fissare la direzione desiderata e poi premere un tasto per attivare i propulsori e spostarsi. A disposizione avete anche uno stick che vi evita il disturbo di ruotare su voi stessi per girarvi: basta muovere il joystick per aggiustare la visuale e riprendere a giocare. Ovviamente potete interrompere questa incessante catena di spostamenti a gravità zero tenendo premuto il medesimo stick: questo vi permetterà di rimanere bloccati sul posto, riprendere fiato e decidere dove andare.

Tutto chiaro? Beh, sì, almeno per i primi 10 secondi. Una volta sul campo infatti tutto è diventato confuso e decisamente meno semplice del previsto. Adattarsi alla gravità zero e ad un sistema di guida che, inizialmente, vi sembrerà davvero molto innaturale non è facile, ma tranquilli, ad un certo punto inizierete a prenderci la mano.

Echo Combat: lo sparatutto di Ready At Dawn

Ad aiutarvi a familiarizzare davvero con i controlli non sarà però la lobby, ma il match vero e proprio. La struttura è simile alla modalità Trasporto di Overwatch: ci sarà quindi un carico da scortare a destinazione o, al contrario, da bloccare prima che arrivi nel luogo designato. L'obiettivo ovviamente dipende dalla squadra in cui finirete.

Una volta stabilito lo scopo del gioco potrete lanciarvi nella mischia e prepararvi ad abbattere gli avversari. È proprio a questo punto che inizierete a divertirvi davvero e a sfruttare al meglio i controlli a disposizione. Il fatto di trovarvi nel vivo dell'azione, circondati da persone che cercano di abbattervi, vi darà quella botta di adrenalina di cui avete bisogno.

A disposizione avrete poi 3 diversi tipi di armi – una pistola, una mitraglietta e una specie di fucile -, due dischi – uno per bloccare gli avversari e uno per farli esplodere – e tre abilità che corrispondono ad altrettante classi. La prima vi consente di curare i compagni, la seconda di usare una barriera per bloccare il fuoco nemico e la terza di sfruttare un radar che vi aiuta a vedere i nemici anche al di là delle pareti. Non sottovalutateli: tutti questi elementi vi torneranno utilissimi nel corso della partita e daranno al match la giusta varietà.

Echo Combat: l'abilità curativa

Insomma, a conti fatti Echo Combat si è dimostrato un titolo appassionante, divertente ed adrenalico. Uno shooter VR destinato ad avere molto più successo del fratello maggiore Echo Arena.

Volete provarlo? Non vi resta che attendere il lancio della beta del gioco prevista su Oculus Rift il 21 giugno.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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