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Lingotopia: la Babele videoludica – Martedì indie

Se almeno una volta nella vita vi siete trovati in un Paese di cui non conoscete la lingua e avete avuto difficoltà nel farvi comprendere, allora sappiate che Lingotopia ricalca perfettamente quella situazione, ma in maniera del tutto diversa, divertente e dai tratti pedagogici!

Si tratta di un progetto indie pensato per PC, Mac e Linux, in arrivo quest'estate e sviluppato quasi interamente da Tristan Dahl, eccezion fatta per un piccolo aiuto circa la colonna sonora (di Tobias Junge e Mariella Ziegenhagen) e la direzione artistica (Ludovicus Gees Aryo Herwastho). Dopo un'esperienza relativamente breve nella creazione del simulatore The Curious Expedition e al puzzle game Slayaway Camp, il ragazzo ha deciso di mettersi in proprio e creare questo gioco dedicato all'apprendimento linguistico, lanciando una campagna su Kickstarter che finora ha ottenuto grande successo.

Scopriamo allora di cosa tratta questo gioco dal nome già piuttosto descrittivo: ci troviamo nei panni di una ragazzina, dispersa su un'isola sconosciuta, dove dovrà trovare la via verso casa. Purtroppo però la faccenda si complica nel momento in cui realizziamo che nessuno parla la nostra lingua e quindi dovremo trovare un modo per farci dare aiuto e indicazioni in una città dove non siamo compresi. Di conseguenza dovremo cercare di decifrare le varie parole e di impararle di volta in volta per apprendere questa nuova lingua e arrivare a comprendere i messaggi che ci stanno dando gli isolani.

Al momento è disponibile solo una versione demo del gioco, che ho avuto modo di provare e che mi ha particolarmente entusiasmata. Ovviamente le cose cambieranno un po' in quella definitiva: il gioco includerà una città interamente disegnata a mano da esplorare e piena di centinaia di opportunità di imparare davvero almeno una delle lingue previste nel gioco (circa una dozzina).

Vi segnalo che la conformazione diella città dipenderà da come andrà la campagna Kickstarter: infatti tre dei cinque distretti cittadini sono in via di completamento e, in base alle caratteristiche maggiormente quotate da coloro che supporteranno la campagna, potranno essere aggiunte componenti come un asilo, palazzi lussuosi o zone dedicate agli animali, per apprendere di conseguenza più termini dedicati a questi ambiti.

La versione finale ci permetterà di imparare anche nuove parole della lingua inglese, se partiremo dalla lingua madre, e viceversa, gli anglofoni potranno imparare a loro volta una delle numerose lingue comprese, come arabo, russo, mandarino, giapponese, tedesco e altre ancora!

Veniamo quindi al gameplay e cerchiamo di fare luce su cosa dovremo fare in concreto: ci sono diversi modi di imparare una lingua durante il gioco. Possiamo cliccare sugli oggetti nel luogo dove ci troviamo e scoprirne il nome, oppure quando parliamo alle persone possiamo apprendere un nuovo termine, indovinandolo da una lista che ci viene proposta o risolvendo un indovinello. Infine, possiamo ampliare le nostre conoscenze semplicemente ascoltando le conversazioni degli isolani mentre camminiamo accanto a loro.

Come facciamo a recuperare le parole che abbiamo già incontrato e non vogliamo dimenticare? Molto semplice: questi termini diventano fucsia quando ricompaiono in un dialogo con le persone e muovendo il cursore sopra di esse, potremo rivederne la traduzione! Più parole apprendiamo e più saremo in grado di instaurare discorsi con coloro che incontreremo.

La colonna sonora è infine caratterizzata da melodie numericamente piuttosto ridotte, ma è previsto che altri gruppi si aggiungano al cast di musicisti, così da ampliare anche la colonna sonora. In questa versione inoltre non troviamo una voce narrante di sottofondo, ma solo delle voci sintetiche, che verranno sostituite da veri e propri voice over se la campagna Kickstarter avrà successo e il gioco verrà ultimato a dovere.

Abbiamo di fronte a noi un gioco davvero singolare, a metà tra il divertimento e l'insegnamento, che va a toccare un tema tanto importante quanto sensibile al giorno d'oggi, ossia la capacità di poter comunicare potenzialmente con tutti, imparando lingue diverse. Inoltre Lingotopia si fa forza di un metodo di apprendimento di una nuova lingua che viene sempre più adottato nelle scuole e nei corsi di lingue: imparare divertendosi.
Si riprendonoinfatti diverse tecniche di insegnamento rivelatesi sempre più efficaci negli ultimi tempi, apprendendo nuove parole e idiomi in contesti diversi da quello della classica lezione frontale e permettendo agli "studenti", o giocatori in questo caso, di imparare lingue con attività leggere e ludiche, al contempo portando avanti la storia del gioco a cui ci si sta dedicando.
Speriamo quindi che questo progetto possa davvero raggiungere gli obiettivi economici prefissati e possa continuare i suoi sviluppi, dichiarando ancora una volta il mondo indie come area prolifica e davvero eterogenea.
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