NASA ha svelato alcune immagini di un importante progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA): si tratta di LISA (Laser Interferometer Space Antenna), il primo rilevatore delle onde gravitazionali. La missione, che partirà nel 2035, e potrebbe diventare una svolta nella ricerca astronomica.
LISA, ecco il rilevatore spaziale di onde gravitazionali dell’ESA
LISA utilizzerà tre spacecraft che voleranno in formazione triangolare a 50 milioni di chilometri dalla Terra. Ogni lato del triangolo misurerà 2,5 milioni di chilometri, circa sei volte la distanza Terra-Luna. I satelliti si scambieranno fasci laser per rilevare le minuscole increspature nel tessuto dello spazio-tempo causate da eventi cosmici estremi.
Il cuore di ogni satellite ospiterà dei cubi di oro e platino in caduta libera. Questi cubi fungeranno da masse di riferimento per misurare le distorsioni gravitazionali con una precisione di pochi miliardesimi di millimetro. Un sistema di propulsione ultrasensibile manterrà i satelliti perfettamente allineati, compensando anche la minima pressione della luce solare.
LISA potrà rilevare le onde gravitazionali generate dalla fusione di buchi neri supermassicci e osservare i primi istanti dopo il Big Bang. La missione studierà anche migliaia di sistemi binari compatti nella Via Lattea, complementando le scoperte del telescopio spaziale Gaia.
La costruzione dei satelliti inizierà nel gennaio 2025, dopo la selezione del costruttore. Una volta pronta, LISA volerà su razzi Ariane 6, partendo dalla Guiana Francese. La missione, guidata dall’ESA con il contributo della NASA, rappresenta il culmine di decenni di sviluppo tecnologico, confermato dal successo della missione dimostrativa LISA Pathfinder.
Un progetto spaziale di grandissime ambizioni (per calcolare le più piccole variazioni), pensato per analizzare le onde gravitazionali, che ci permetteranno di esplorare l’universo come mai avevamo fatto prima.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API