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I migliori film biografici da recuperare o rivedere

I film sanno raccontare tante storie diverse, ciascuna con la propria morale e con emozioni sempre diverse che sanno suscitarci. Alcuni di questi sono dedicati poi in maniera specifica alla vita di personaggi storici, cantanti, attori, musicisti e quant’altro. Non pensate però che per questo motivo debbano essere considerati meno avvincenti di altri. In questo approfondimento vi parliamo dei migliori film biografici (e perfino autobiografici) usciti finora e che vi consigliamo di recuperare o rivedere. Ripercorreremo storie diverse tra loro, per regia, trama e data di uscita. Tra queste troverete sicuramente il titolo che vi appassionerà per dargli una prima chance o un nostalgico rewatch. Pronti per accompagnarci in questo viaggio?

I migliori film biografici

  1. Steven Spielberg – The Fabelmans
  2. Andrew Dominik – Blonde
  3. Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
  4. Morten Tyldum – The Imitation Game
  5. Ron Howard – A beautiful Mind
  6. Sean Penn – Into the wild
  7. Thomas Kail – Hamilton
  8. Pablo Larrain – Spencer
  9. Tom Hooper – Il discorso del re

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1. Steven Spielberg – The Fabelmans

Uscito solo lo scorso 22 dicembre, The Fabelmans (che abbiamo recensito per voi) ha saputo conquistare il cuore di chi sa emozionarsi di fronte ai sogni bambini di un giovane che non pone limiti alla propria fantasia. E sa dove vuole andare. Sammy Fabelman è protagonista e alter ego dello stesso Spielberg alla scoperta del cinema, sua passione sin dalla più tenera età. Scopre questa passione durante la visione della sequenza dell’incidente ferroviario ne Il più grande spettacolo del mondo di Cecil B. DeMille.

Da qui, il giovane non fa che esplorare le vie che lo conducono alla sperimentazione delle tecniche cinematografiche, partendo dal trenino regalatogli dal padre. Questo viene seguito da un altro fondamentale punto di svolta: la macchina da presa come dono della madre.

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Un rapporto, quello con il cinema per Spielberg (o meglio, Sammy), che diventa croce e delizia per il padre, pura gioia per la madre ed energia infuocata per il giovane. Una passione che si incrocia con le immancabinili vicissitudini quotidiane e le sottotrame che si snodano tra una piega e l’altra del copione. Tratti che rendono questa autobiografia davvero stimolante ed emozionante.

Vale la pena (ri)vedere questo film per la sua capacità di saper dare vita concreta ai sogni, far tornare a guizzare la fiammella della passione e della speranza nei sogni riposti in un cassetto. Non manca il caldo abbraccio di una famiglia che ha saputo (almeno parzialmente) sostenere “il folle volo” di un giovane Icaro. Al momento, The Fabelmans è ancora disponibile nelle sale cinematografiche.

2. Andrew Dominik – Blonde

Il film che ha diviso la critica, quello dedicato alla bionda di Hollywood per eccellenza. Parliamo di Blonde, lungometraggio di Andrew Dominik dove una irriconoscibile, quanto bravissima, Ana de Armas interpreta Marylin Monroe in tutte le sue difficili fasi esistenziali. Non manca un pizzico di sperimentalismo nella regia, e con qualche escamotage (come l’uso del bianco e nero). Oltre che la cosiddetta pornografia del dolore che ha fatto storcere il naso ad alcuni.

Norma Jeane è una bambina che rimane sola, il cui costante pensiero è rivolto alla ricerca del padre mai conosciuto. Forse uno dei motivi per cui cerca nelle figure maschili che la circonderanno nella breve e difficile esistenza un punto di riferimento. Sarà un’ancora difficilmente reperibile nel suo mare di angosce e dolore che non impiegherà molto a far ingrossare le sue onde. Il passo dall’orfanotrofio alle copertine patinate e poi alla recitazione è breve, ma doloroso.

Marylin Monroe, il suo nome d’arte che le peserà sulle spalle e nel cuore per tutta la vita, scala fin troppo facilmente e velocemente le classifiche e la scala della celebrità. Si susseguono di conseguenza relazioni d’amore violente e tragiche. Per non parlare dell’altro suo grande cruccio e dolore: la ricerca costante, e purtroppo vana, di una gravidanza. Tra qualche estro creativo forse un po’ eccessivo, e refrain registici costanti e non casuali, seguiamo Marylin pedissequamente, tra un dolore e l’altro. Senza mancare alcuna tappa importante della sua vita.

Vi consigliamo di (ri)vedere questo film per via della sua crudezza, e crudeltà talvolta, con la quale i fatti effettivamente accaduti a Norma Jeane si sono susseguiti. Una biografia che talvolta eccede forse con la messa in bella mostra di un dolore e di una concessione carnale quasi fastidiosa. Ci conduce però a empatizzare parecchio con la protagonista, forse fin troppo in alcuni momenti, provando per lei la stessa pena di cui il suo sguardo è pieno. Potete recuperarlo in streaming su Netflix.

3. Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza

Una ventata di aria fresca ci arriva invece con la spensieratezza di Paul Thomas Anderson e il suo Licorice Pizza, titolo uscito a marzo 2022 e che propone uno sguardo sulla gioventù dell’America suggerita dall’attore e produttore Gary Goetzman a Anderson. Tanto da fargli basare il film su persone realmente esistite nella borghesia buona della California degli anni Settanta.

La corsa verso il mondo degli adulti è costante e fondamentale per il giovane Gary Valentine, che cerca di raggiungere il prima possibile la realizzazione dei suoi sogni. Una realizzazione anche personale, che manca invece alla più cinica e adulta Alana Kane, ormai oltre i 25 anni. Ambientato con realismo in quegli anni di crisi energetica, e obbligati a usare la bici, quest’ultima diventa uno dei simboli principali del film, che consente loro di inseguirsi nella San Fernando Valley.

La storia d’amore che viene raccontata è tra le più strane e anomale della cinematografia, con attori debuttanti sul grande schermo e carisma da vendere allo stesso tempo. Lo scontro quasi generazionale tra i due racconta di due altrettanti mondi che si fondono a fatica. Tra scorribande allucinanti e da un lato il costante cinismo di una disillusa Alana che si scontra e incontra con la gioia di buttarsi nella vita, e nel futuro adulto, di Gary.

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Vi consigliamo di (ri)vedere questo film per la sua illuminante limpidezza con cui si racconta la gioventù d’altri tempi, ma che è la stessa di oggi. A cavallo tra speranze perse da tempo e sogni che non vedono l’ora di diventare realtà. Licorice Pizza è un film per alcuni incompreso nella sua narrazione, per altri semplicemente geniale e godibile per il racconto proposto. Lo trovate attualmente su Prime Video e Apple TV.

4. Morten Tyldum – The Imitation Game

Nato dalla mente dello stesso regista di Passengers, uscito due anni dopo, nel 2014 il cinema faceva la conoscenza della storia di Alan Turing, e della conseguente macchina di Turing che fu uno dei principali strumenti utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale. Vincitore dell’Oscar per la miglior regia non originale, The Imitation Game è tra i migliori film biografici che possiate recuperare.

Con un Benedict Cumberbatch ancora lontano dalla fama regalatagli dal ruolo del marveliano Doctor Strange, e una Keira Knightley già ampiamente nota al pubblico per l’allora recente fortuna della saga de Pirati dei Caraibi, siamo nella Gran Bretagna degli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Il secondo conflitto mondiale sta infliggendo sempre più danni e morte tra le nazioni e i continenti. Alan Turing però è un brillante studente che, nel rispetto del libro di Hodges di cui questo titolo è adattamento, si cimenta con complessi enigmi mai proposti davvero allo spettatore. Il focus è altrove: si traspone la figura del crittografo, ma non la sua decrittazione. Neanche attraverso uno smontaggio di Enigma, la macchina simbolo di questo film, e una sua riconfigurazione più simbolica.

Il racconto della vita breve e sofferta di Alan Turing era diventato noto solo circa quindici anni fa, quando le informazioni provenienti dalla caduta dei segreti di Stato hanno concesso dargli il risalto e la giusta luce che meritava. Una storia dove il suo brillante intelletto, fondamentale non solo per l’esito del conflitto, ma anche per porre le basi dell’informatizzazione, non sono bastati a “perdonargli” la colpa che lo ha condotto alla morte: l’omosessualità. E non di certo perché sia stato processato, ma solo per averlo obbligato a sottoporsi a cure che potessero cambiare quello che era il suo orientamento di genere. Un reato che la genialità e l’immenso bene che ha saputo portare non sono riuscite a cancellare.

Vale la pena (ri)vedere questo lungometraggio per la rilevanza dei fatti storici effettivamente accaduti. Offre un punto di vista differente della Seconda Guerra Mondiale e su una parte di storia che, tralasciando i matematici, difficilmente viene allo scoperto. Non meno emozionante è la colonna sonora firmata da Alexandre Desplat, che è sicuramente entrata nella mente di coloro che hanno già visto il film. E farà altrettanto per coloro che lo guarderanno su Netflix, Prime Video e Now TV.

5. Ron Howard – A beautiful mind

Non poteva mancare una delle creazioni più toccanti di Ron Howard, tra i migliori film biografici prodotti finora. Tredici vite, Elegia Americana, Rush, Solo, Heart of the sea, Angeli e demoni, Apollo 13, Willow (di cui abbiamo recensito qui i primi due episodi della nuova serie su Disney+). Alcuni esempi della sua regia, che nel 2001 aveva dato vita a A beautiful mind. Film con un giovane Russel Crowe e un “Visione” Paul Bettany ancor più giovane, dedicato alla vera storia del matematico e premio Nobel John Forbes Nash.

Una drammatica e coinvolgente narrazione dedicata al matematico e alla sua eccentricità, giovane e timido. Grazie alle sue geniali teorie riesce a raggiunge la fama. Non manca nemmeno un prestigioso posto da ricercatore al MIT. Durante la guerra fredda la sua abilità nel decifrare codici segreti attira l’attenzione del Pentagono. La componente psicologica però viene purtroppo a galla, e le sue manie di persecuzione lo spingono verso la malattia mentale e il conseguente ricovero in ospedale. Viene sottoposto a sedute di elettroshock e a una serie di farmaci.

Nonostante la sua individualità più unica che rara, riesce all’epoca degli studi a fare breccia nel cuore della futura moglie Alicia. Lo segue amorevolmente durante l’intera fase di cure e la successiva riabilitazione. Una storia dunque di amore, tenacia, genialità e, come spesso purtroppo accade, di benessere mentale messo a dura prova da una vita spinta oltre i limiti delle proprie umane capacità.

Vi consigliamo questo titolo tra i film biografici più belli per via delle emozioni che saprà suscitarvi, della capacità del regista di romanzare una storia di non facile racconto e della delicatezza decisa che l’amore sa portare con sé. Potete recuperare ancora oggi questo capolavoro su Prime Video, Now TV e Apple TV.

6. Sean Penn – Into the wild

Una biografia che è rimasta nell’immaginario collettivo per lungo tempo, fino a oggi. Sean Penn, stavolta nei panni di regista e dall’altra parte della cinepresa, ha portato sugli schermi Into The Wild, storia di libertà e coraggio oltre i limiti della ragionevolezza che portano in scena la dicotomia della presenza umana e della natura selvaggia.

Il film narra la storia reale del neolaureato Christopher McCandless, che a ventidue anni decide di abbandonare gli agi della sua routine quotidiana per dare tutti i suoi beni in in beneficenza e partire all’avventura, verso l’ignoto. Spogliarsi di qualsiasi riferimento al passato: prima di tutto, il nome. Lo cambia in Alexander Supertramp, il Supervagabondo che diventa simbolo per moltissime persone, ma che lascia anche aperta la domanda sulla sua scelta di vita, che non avrà lunga durata.

Un folle che ha perso il lume della ragione e compie scelte irrazionali, o un pazzo che, in quanto tale, non si lascia avvinghiare dalle convenzioni sociali? Il coraggio di ribellarsi a una società che rischia di soffocare il nostro vero Io è evidente in questo film, e questa decisione ha anche concesso al protagonista di incontrare personaggi caratteristici, che forse non avrebbe mai potuto vedere altrimenti, e che hanno saputo cambiare la sua visione della vita.

Vi consigliamo Into The Wild come uno dei migliori film biografici in quanto il possente inno alla ribellione che si alza da questa narrazione si contrappone al consumismo soffocante e decadente della società che circonda il protagonista. Una ventata di aria fresca che da quindici anni rimane nella mente di coloro che hanno avuto la fortuna di essere spettatori di una pellicola simbolica, una ricerca e scoperta di se stessi meritevole di una o due visioni. Al momento possibili su Google Play, Apple TV e Prime Video.

7. Thomas Kail – Hamilton

In una raccolta di memorabili film biografici, perché escludervi i musical? L’idea di tornare alle origini degli Stati Uniti d’America è venuta a Thomas Kail, già regista di parecchi titoli per teatro e TV. Ha deciso di raccontare in una forma decisamente originale la storia di Alexander Hamilton nell’omonimo Hamilton. Uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti d’America che ha portato la rivoluzione nella sua concezione politica. La stessa nota rivoluzionaria si sente nella regia e nella presentazione di un personaggio di questo calibro sul palco, e quindi sullo schermo.

Alexander Hamilton è con Benjamin Franklin l’unico dei Padri Costituenti a essere rappresentato su un taglio del dollaro americano senza mai essere stato Presidente, per via dell’ammirazione che da sempre suscita per essere stato il più grande sostenitore della costituzione del 1787. Ma Hamilton è stato anche ben altro: mente brillante, marito, padre e…fedigrafo. Nei suoi panni si è calato Lin-Manuel Miranda, presente anche ne Il ritorno di Mary Poppins, Star Wars: L’ascesa di Skywalker e In the Heights, che ha dato, lui come altri, una lettura diversa ai personaggi. Sia per recitazione, sia per etnia, avendo scelto solo attori afro e ispanoamericani.

Lo spettacolo era giunto a Broadway nel 2015, rimasto in scena per due anni con sold out costanti e con la capacità, e il merito, di aver ricevuto un’ottima risposta da parte dei giovani. Hamilton è riuscito a rendere pop la sua storia e realizzare uno spettacolo cult e di tendenza, con una quasi totale assenza di parlato, per lasciare spazio alle canzoni coinvolgenti e frizzanti.

Inutile aggiungere altro: vi consigliamo di recuperare questo musical su Disney+ perché, beh… è semplicemente unico nel suo genere, saprà darvi carica (nonostante sia di una discreta lunghezza) e far amare i musical anche a chi li ha sempre tenuti ben lontani dalla propria vista. Un ottimo connubio tra passato e presente grazie a costumi d’epoca e ritmi pop, r’nb e rap di alto livello.

8. Pablo Larrain – Spencer

Abbandoniamo la frizzantezza, l’allegria e l’energia per suggerirvi di rivedere invece uno dei film biografici che più ci hanno colpito negli ultimissimi anni. Siamo nel 2021 e Pablo Larrain, regista cileno poco citato, ma con già all’attivo altre biografie quali Jackie, Ema e Neruda, decide di portare sugli schermi una fiaba a lieto fine, o quasi, ma solo in questa porzione di pellicola. La storia di Diana Spencer in Spencer è una fiaba anomala, tra il dark e il sovrannaturale, che mette in scena l’animo tormentato della principessa in un preciso periodo storico della sua vita.

Sola, come si è sentita per gran parte della sua vita nella famiglia reale, alla guida di una Porche nera, deve andare in una delle residenze Windsor per la Vigilia di Natale del 1991. La attendono tre giorni con i figli e la famiglia reale, i cui rapporti si sono già deteriorati. Sono luoghi che già conosce, mentre guarda lo spaventapasseri con una giacca del padre. Ma Diana si sente persa anche in posti che le dovrebbero essere famigliari. La sensazione di freddezza e fastidio ci viene suscitata da diversi elementi scenici e registici. Il castello è un luogo opulento, ma spettrale e freddo, dove vige un’atmosfera quasi horror e disturbante per via della colonna sonora realizzata da piano e violini.

Non solo, vengono messi in scena due problemi relativi al disagio psicologico provato da Diana: la bulimia e le manie di persecuzione. Tra incubi e paure di essere condannata a diventare vittima di morte violenta per causa della famiglia reale, come già successo ad Anna Bolena. Si rifugia dunque nel passato, ma anche qui viene perseguitata dai fantasmi di un tempo che non esiste più. L‘unico modo per salvarsi e liberarsi dalle costrizioni di una famiglia che ormai l’ha inghiottita nelle sue tenaglie è ribellarsi, senza alcun timore. E solo una domestica saprà seguirla con affetto attraverso i suoi problemi.

Vi consigliamo di dare un’occhiata a questo film su Prime Video per assaggiare una biopic diversa da quelle precedentemente prodotte su Diana Spencer, e per avere una lettura più artistica, ma non più distante dal vero, di questa vicenda triste. Ancora oggi in grado di catalizzare l’attenzione del pubblico.

9. Tom Hooper – Il discorso del re

Concludiamo la nostra selezione di film biografici da recuperare o rivedere con uno dei film che più sono stati casi di studio. Per i linguisti e per gli amanti del cinema. Tom Hooper ha saputo portare sullo schermo un’altra storia legata ai Reali d’Inghilterra, e anche stavolta con pregi, difetti e debolezze messi ben in mostra. Il discorso del re cavalca l’onda del cinema britannico degli anni 2000, che amava mettere in scena le biografie dedicate alle aristocrazie dei Reali. In questo caso,ha saputo raccontare quanto accaduto al tempo della Seconda Guerra Mondiale, con la morte di Giorgio V.

Il successore Giorgio VI altri non è che un Albert Frederick Arthur George Windsor, inizialmente ben poco felice di assumersi questo grande impegno. Per quanto fu poi tra i principali promotori della ripresa economica e sociale della Gran Bretagna, sin dall’inizio dovette fare i conti con la sua balbuzie. Un grande ostacolo da sormontare soprattutto durante i numerosi discorsi che doveva tenere. Da qui il titolo del film, il cui focus è appunto questa sua problematica. Solo Lionel Logue, successivamente amico storico del Re e Cavaliere dell’Ordine Reale Vittoriano, ha saputo supportare e aiutare.

In questo film pressoché sempre girato in interni, come un teatro alla Hamleth di Kenneth Branagh (altro film che vi consigliamo di recuperare), ci si concentra anche sulle sedute di correzione della balbuzie. Dal canto, alle parolacce, al chiacchiericcio confidenziale, si manifesta tutto il rapporto umano tra Giorgio VI e Logue, oltre a un ritmo leggero. Non ci sono nemmeno troppi stereotipi nella rappresentazione del re e del logopedista australiano. Questi riesce a scardinare la psicologia del Re, andando a fondo della causa della sua balbuzie.

Uno dei film biografici che vi consigliamo di recuperare per via dell’eccellente recitazione che cesella il rapporto tra Geoffrey Rush e Colin Firth, per tutta la durata del film. Ha anche trattato un tema così delicato, ma anche così naturale e meritevole di essere trattato. Il titolo è presente a oggi su Apple TV, Now TV e Prime Video.

Finisce qui la nostra pur ridotta e riduttiva carrellata di film biografici da recuperare. Ricordiamo che anche le serie TV che hanno raccontato le gesta di personaggi e famiglie reali (e non) sono parecchie. Ma questa è un’altra storia che potremmo raccontarvi in un altro momento. Fateci sapere se vi ritrovate con le nostre scelte, o se abbiamo dimenticato dei film biografici assolutamente imperdibili che avete a cuore!

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