Qatar 2022 – Il racconto: Francia in finale, Marocco fuori a testa alta

Anche le favole più belle e intense a volte devono arrendersi alla più prevedibile e cinica realtà. È questo il caso del Marocco, che dopo aver disputato un Mondiale di altissimo livello è stato costretto alla resa da una coriacea Francia, vincitrice per 2-0 grazie alle reti di Theo Hernandez e del subentrato Kolo Muani. Una sconfitta a testa altissima, dal momento che dopo aver subito il gol dell’1-0 del terzino milanista al quinto minuto di gioco il Marocco ha saputo riorganizzarsi, sfiorando in più di un’occasione la rete del clamoroso pareggio. La finale di Qatar 2022 sarà dunque un affare fra Argentina e Francia, e nello specifico fra le stelle del PSG Leo Messi e Kylian Mbappé.

La vincitrice della finalissima salirà in ogni caso a quota 3 titoli mondiali: l’Argentina ha all’attivo le coppe vinte nel torneo casalingo del 1978 e in quello di Messico ’86; la Francia può invece fregiarsi del titolo vinto fra le mura di casa nel 1998 e su quello conquistato appena 4 anni fa. In caso di successo, la Francia centrerebbe inoltre un bis mondiale che non si verifica da 60 anni, e più precisamente dalla doppietta del Brasile di Pelé, a cui Mbappé è stato più volte accostato negli ultimi giorni.

Per le perdenti delle semifinali, il Marocco e la Croazia, resta invece la soddisfazione per un torneo al di sopra delle aspettative, che lascia inoltre la porta aperta per un’ulteriore possibile gioia dalla finale per il terzo posto. Un risultato che per i croati significherebbe confermarsi sul podio delle grandi potenze calcistiche del pianeta a 4 anni di distanza dai Mondiali di Russia, mentre per il Marocco si trasformerebbe addirittura in una pagina di storia per tutto il calcio africano, mai arrivato alle semifinali prima di Qatar 2022.

Qatar 2022: Francia-Marocco 2-0

La semifinale si mette subito bene per la Francia, che passa dopo appena 5 minuti grazie a una prodezza di Theo Hernandez, abile a ribadire in rete con una provvidenziale acrobazia. La prima di una serie di amnesie difensive del Marocco, fin qui inappuntabile in fase di contenimento. Una debolezza causata anche dall’assenza per infortunio di Nayef Aguerd e dalla bandiera bianca alzata al 21esimo dal capitano Romain Saïss, i due leader difensivi degli africani.

Sembra l’inizio di una disfatta, invece il Marocco ha il cuore, la forza e il talento per rialzare la testa, grazie al ritorno al più congeniale modulo 4-3-3 da parte del CT Walid Regragui. A riprova della vivacità della partita, arrivano due pali: uno colpito da Olivier Giroud con un potente tiro e l’altro centrato da El Yamiq con una spettacolare e fortuita acrobazia. Dopo alcune occasioni da gol per il Marocco, fra cui una salvata da un sorprendente ripiegamento difensivo di Antoine Griezmann, la Francia trae il meglio dalla classica girandola di cambi, che porta al gol dopo pochi secondi dall’ingresso in campo dell’attaccante dell’Eintracht Francoforte Kolo Muani.

C’è tempo solo per un’altra occasione da gol in pieno recupero per il Marocco, che avrebbe indubbiamente meritato il 2-1 per l’impegno profuso in campo. Dopo i reciproci attestati di stima e rispetto da parte dei giocatori in campo, la testa per entrambe le squadre va alle due finali: quella di consolazione che vedrà protagonista il Marocco sabato e quella per l’ambito titolo mondiale (fissata per domenica alle 16), in cui la Francia è chiamata a un’impresa leggendaria.

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