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Apple diventa (quasi) una banca con Pay Later

Il servizio BNPL incentiva l'acquisto di iPhone e Mac, dilazionando i pagamenti

Apple ha annunciato il suo servizio Pay Later, che permette di finanziare l’acquisto di un iPhone, di un Mac o di un altro prodotto della Mela per poi pagarlo a rate. Un servizio BNPL (Buy Now Pay Later), che non ha costi per gli utenti se pagano in tempo. Cupertino finanzierà il progetto da sola, senza un supporto a istituzioni finanziarie esterne come fatto in passato. Infatti sembra che stia per arrivare Apple Financing LLC, trasformando la Mela in un banca, o quasi.

Apple diventa un banca con il servizio Pay Later

L’annuncio è arrivato lunedì nel keynote del WWDC 2022, quando Apple ha presentato Pay Later agli sviluppatori e alla stampa di tutto il mondo. Si tratta di un meccanismo già utilizzato da altre società, anzi sempre più diffuso.

La ricetta per Apple è quella di dilazionare i pagamenti di iPhone, Mac e altri dispositivi in quattro rate di egual misura nel corso delle sei settimane successive, senza nessun interesse. Quindi non dovete avere subito tutti i fondi necessari per acquistare il nuovo iPhone 14 quando uscirà a settembre, ma potrete pagare un quarto ogni dieci giorni circa.

Secondo quanto riportano Bloomberg e CNBC, Apple non si affiderà a una delle società che garantiscono questo servizio. Invece creerà Apple Financing LLC, per gestire internamente i finanziamenti agli utenti. E sta già cercando dipendenti per Pay Later.

apple pay later

La Mela vuole fare la banca

Non è la prima volta che Apple introduce un servizio solitamente appannaggio di istituzioni finanziarie e bancarie. Ma è la prima volta che si assume tutti gli oneri di un’operazione di questo tipo. I servizi delle Apple Card, la carta di credito della Mela, sono garantiti negli Stati Uniti da Goldman Sachs.

Questa volta Apple Pay Later ha invece la copertura garantita dalla Mela. Ma Goldman Sachs gioca comunque un ruolo importante: gli utenti dovranno utilizzare una Apple Card (circuito Mastercard) per usare Pay Later. Questo perché Apple Financing tecnicamente e legalmente non sarà una banca, sebbene agirà da finanziatrice degli acquisti dei clienti.

Questo si traduce anche nel fatto che Apple condurrà dei controlli sulla situazione bancaria di chi sua Pay Later. Ma a quanto sembra, il mancato pagamento delle rate per i prodotti Apple non entrerà nella storia bancaria dei clienti, con Apple che resta fuori dal circuito del credito americano.

Non è chiaro se faranno pagare penali in caso di ritardo. Ma sembra che il massimo elargibile in finanziamento sia attorno ai mille dollari. Quindi almeno una parte dei nuovi iPhone Pro dovrete pagarla direttamente.

Apple Pay Later, una possibilità ma anche un rischio

La decisione di finanziare direttamente gli acquisti dei propri clienti per Apple è un’opportunità importante. Non solo incentiva l’uso della Apple Card, ma incentiva i clienti a spendere di più. SFGate spiega che in media gli americani spendono 365 dollari per acquisto con servizi BNL, mentre la media per gli acquisti con carta di credito sono di 100 dollari.

apple pay later bnpl min

Inoltre, come per la possibilità di acquistare iPhone in abbonamento mensile considerata negli scorsi mesi, questo tipo di servizio permette di ‘vincolare’ gli utenti a continuare a restare nell’ecosistema della Mela.

Ma ci sono dei rischi, sia per Apple che per i clienti. Infatti diversi studi dimostrano che l’incentivo a spendere di più con il BNPL porta una percentuale maggiore di persone a spendere oltre le proprie capacità. Finendo per indebitarsi. Per questo motivo diverse aziende BNPL sono finite sotto la lente di ingrandimento di diversi governi.

Apple lancerà Pay Later dapprima negli Stati Uniti, con ogni probabilità anche per testare le acque prima di un lancio in Europa, dove i regolamenti bancari sono molto rigidi. Se Pay Later arriverà anche in Italia, Apple dovrà rispondere alle agenzie di tutela dei consumatori e quelle bancarie.

Insomma, le possibilità sono enormi ma anche i rischi potenziali per la Mela non sono da sottovalutare. Con ogni probabilità, Apple testerà a lungo questa nuova funzionalità negli USA prima che arrivi in Europa. Vi terremo aggiornati in caso di evoluzioni della situazione.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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