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Mafia City, accuse pesanti contro il gioco per smartphone

All’ordine del giorno sono molti i problemi di cui ci si deve preoccupare ma, a quanto pare, quello più importante riguarda il videogioco per mobile Mafia City. Sul profilo social Deputati PD, il Deputato Carmelo Miceli si è lamentato del titolo per smartphone pubblicato nel 2017.

Scopriamo insieme cosa sta succedendo.

Mafia City, al centro di una polemica

Nonostante il titolo per mobile sia stato pubblicato nel 2017, al momento si trova al centro di una polemica particolarmente pesante. Il titolo è stato etichettato come un subdolo strumento di propaganda mafiosa e di istigazione alle pratiche delinquenziali.

In Mafia City l’utente veste i panni di un boss il cui scopo è quello di far diventare il suo gruppo il più forte della Mafia Italiana, fino ad ottenere il titolo di Capo dei Capi. Per ottenere ciò, il giocatore deve saccheggiare, uccidere ed effettuare altre azioni. Il PD lo ha pesantemente accusato, poiché milioni di ragazzini si ritrovano a giocare con il titolo e potrebbero essere influenzati negativamente.

Carmelo Miceli ha pubblicamente affermato di non poter, in alcun modo, accettare l’esistenza di un videogioco simile. Per questo motivo ha deciso di depositare una interrogazione parlamentare per capire per quale motivo Mafia City sia così popolare, in particolare tra i giovani.

Lo scopo finale del Deputato è quello di eliminarlo completamente dai social network.

Sono molte le persone che, sotto i vari post sui social, si sono scagliate contro le accuse. Non si tratta del videogioco per mobile, ma più del mondo dei videogiochi. Più volte infatti, è stato protagonista di polemiche politiche ed accusato dai media in modo ingiusto.

Sono molti i prodotti, tra cinema, serie tv e videogiochi, che nel corso degli anni hanno trattano temi “poco consoni” quindi risulta incomprensibile il motivo per cui, a distanza di tre anni dalla sua pubblicazione, Mafia City venga preso di mira solo ora e con così tanto astio. Non ci resta che attendere e vedere in che modo si concluderà la situazione.

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