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Non solo scimmie: anche i maiali sanno giocare ai videogame

Un gruppo di ricercatori della Purdue University ha insegnato a quattro maiali a giocare a Pong

Anche i maiali sanno giocare ai videogame. Solo una settimana fa Elon Musk ha annunciato che una scimmia sta imparando a giocare ai videogiochi con Neuralink. Oggi un gruppo di ricercatori della Purdue University ha pubblicato un articolo scientifico su quattro maiali che hanno imparato a giocare a Pong, dopo 20 anni di ricerche. Forse dobbiamo prepararci a creare una nuova categoria nei tornei di eSport.

Anche i  maiali giocano ai videogame

Un joystick sufficientemente grande e una versione rudimentale di Pong. E quattro maiali con la voglia di diventare gamers. Sembra la peggior trama possibile per un film Pixar, invece sono gli ingredienti per un esperimento compiuto dal Center of Animal Welfare Science della Purdue University. Un lavoro lungo 20 anni condotto da Candace Croney, la direttrice del centro. Iniziato quando era ancora una studentessa.

“Hanno dimostrato di saper colpire la pallina ben al di sopra della casualità. Con abbastanza precisione da render chiaro che hanno qualche comprensione concettuale di quello che devono fare” spiega Croney.

maiali giocano ai videogame studio croney-min
Croney con Omelet (Photo: Eston Martz / Pennsylvania State University)

Giocare, nonostante i limiti

Forse non sono ancora pronti per i tornei competitivi. Ma questi maiali hanno dimostrato di capire quello che stavano facendo. I due maiali Yorkshire Hamlet e Omelet e i due Panepinto chiamati Ebony e Ivory hanno dei limiti nel giocare. I joystick sono pensati per le mani umane, mentre loro hanno dovuto usare il muso. Hanno una vista inferiore, quindi lo schermo deve essere alla distanza perfetta. Inoltre hanno problemi a restare fermi in piedi per lunghi periodi.

“Sebbene avessero dei limiti fisici nella visione dello schermo e nella manipolazione del joystick, hanno chiaramente compreso la connessione fra i loro movimenti, il joystick e cosa stava accadendo sullo schermo” spiega Lori Marino, neuroscienziata esperta di animali.

Questa ricerca, pubblicata nel giornale scientifico Frontiers in Psichology (di cui noi abbiamo letto in Gizmodo, che ha raccolto le intervisti riportate) dice molto sull‘intelligenza animale, un oggetto di ricerca sempre più studiato. Finito l’esperimento, Hamlet e Omelet sono stati adottati da una fattoria e B&B, mentre Ebony e Invory fanno parte di uno zoo per bambini.

Dopo l’annuncio della scimmia che controlla gioca a Pong con la mente di Neuralink, il numero di animali abbastanza intelligenti per giocare ai videogame aumenta ancora. Suscitando domande sui limiti della coscienza, sul modo in cui trattiamo gli animali. E anche nel mondo videoludico: a quando il primo gioco co-op con i nostri cani e gatti?

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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