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Kaspersky supporta “Kilimangiaro. I can!”

Kaspersky al fianco di atleti affetti da sindrome di Down e paralisi cerebrale per scalare il Kilimangiaro

Kaspersky  supporta l’impresa “Kilimangiaro. I can!”, un progetto per superare gli stereotipi legati alla disabilità fisica.

Kilimangiaro. I can!: l’impresa che cerca di scalare gli stereotipi 

Kaspersky, azienda leader per la sicurezza informatica, sta partecipando ad un progetto denominato “Kilimangiaro. I can!” per superare gli stereotipi legati alla disabilità.

Lo scorso 3 settembre, un gruppo di giovani atleti affetti da sindrome di Down e paralisi cerebrale, ha iniziato una grande avventura: scalare il Kilimangiaro. Questo progetto, congiunto tra Kaspersky, Syndrome of Love e Downside Up, mira a superare gli stereotipi attribuiti alla sindrome di Down e a chi è affetto da paralisi cerebrale. “Kilimangiaro. I can!” vuole dimostrare che anche i sogni, apparentemente irrealizzabili, possono diventare realtà. 

Nonostante il Kilimangiaro, con i suoi 5.895 metri sia la vetta più alta dell’Africa, il gruppo seguirà il percorso più antico. La data di arrivo è prevista per il 10 settembre.

Tra i protagonisti della spedizione: Stanislav Bogdanov e Stepan Bezrukov, due giovani ragazzi con sindrome di Down, Pavel Krysanov, famoso maratoneta con paralisi cerebrale e Alexander Lebedev, ospite dell’orfanotrofio Udomlya di Tver, in Russia. Il gruppo di supporto comprende un istruttore di arrampicata, un allenatore, un medico e alcuni membri della fondazione Syndrome of Love e un volontario di Kaspersky. 

 “Spesso si crede che le persone affette da sindrome di Down abbiano molte limitazioni nella loro vita quotidiana, ma questo non è vero: hanno le nostre stesse opportunità. Come chiunque, possono scalare la montagna più alta dell’Africa, e noi siamo qui ad aiutarli a raggiungere nuove vette. Con questo progetto raccoglieremo, inoltre, fondi per l’associazione Syndrome of Love, per aiutare tante persone con la sindrome di Down a realizzare i propri sogni”, ha dichiarato Irina Menshenina, direttrice della fondazione

Kilimangiaro. I can!: il supporto di Kaspersky

L’obiettivo del progetto, oltre alla sensibilizzazione, è quello di raccogliere dei fondi per i programmi educativi e di sviluppo della fondazione Syndrome of Love rivolti alle persone con sindrome di Down. I partecipanti mirano a raccogliere 589.500 rubi, pari all’altezza del monte.

Eugene Kaspersky, CEO di Kaspersky, ha dichiarato: “Qualche anno fa anche io ho scalato la cima del Kilimangiaro e posso dire con certezza che non è per niente un’impresa facile. Ma realizzare i propri sogni non lo è mai. Dunque, auguro tanta fortuna a questa spedizione coraggiosa! Vi invidio davvero tanto perché presto vedrete per la prima volta la vista mozzafiato del Kilimangiaro e si sa, la prima volta è sempre la migliore. Buona spedizione e buona fortuna!” 

La spedizione sarà documentata e potrà essere seguita in diretta sui canali social di Kaspersky. Inoltre, basterà digitare l’hashtag #ICanKili.

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Michele Caliani

Innamorato del mondo e affascinato dalle cose impossibili. Convivo con il mio smartphone e la rete. Nella mia vita suono il pianoforte e nel tempo libero grattugio il violoncello.

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