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L’Italia è prima in Europa per attacchi ransomware e malware

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I primi caldi portano con sé non solo zanzare, ma anche cybercriminali. Un recente studio condotto da Trend Micro ci rivela che nel mese di maggio l’Italia ha raggiunto un primato di cui non c’è da andare proprio fieri: il primo Paese in Europa sia per attacchi ransomware che per quelli malware. A livello globale è invece quinto per attacchi ransomware e sesto per quelli malware. Per i primi, nel mondo, l’Italia è preceduta solo da Stati Uniti, Turchia, Giappone, Taiwan e India per quanto riguarda i ransomware. Guadagna addirittura un gradino per i malware prima di: Giappone, Stati Uniti ,India e Brasile.

Italia: paesi di santi, poeti e ransomware

Per essere più specifici Trend Micro riferische che, a maggio, il numero totale di ransomware intercettati in tutto il mondo è stato di 1.336.000. La ricerca ci dice che i cinque settori in ordine più colpiti dai cybercriminali in Italia sono stati: PA, sanità, tech, manifatturiero e banking. A maggio 2022 Trend Micro ha gestito in tutto il mondo 500 miliardi di query e fermato 11,5 milioni di minacce, di cui il 58,6% via e-mail.

I dati sono frutto delle analisi della Smart Protection Network. Quest’utlima è la rete di intelligence globale di Trend Micro che individua e analizza le minacce e aggiorna costantemente il database online relativo agli incidenti cyber. Il tutto per bloccare gli attacchi in tempo reale, grazie anche alla migliore tecnologia platform-based disponibile sul mercato. La Smart Protection Network è costituita da oltre 250 milioni di sensori. Questi riescono a bloccare una media di 65 miliardi di minacce all’anno, con il record di 94 miliardi di minacce bloccate nel 2021.

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